Votes taken by Phoenix93

  1. .
    Se a qualcuno interessa:

    Comunicazione Importante:

    La Fan Fiction La Rinascita dei Titani sbarca su EFP! Se volete leggere la prima stagione, revisionata e corretta, e volete continuare con l'inedita seconda stagione (L'Alba del Caos) basta cliccare qui! Grazie mille per l'attenzione.
  2. .
    Hey io su rai gulp seguivo Huntik un orgoglio italiano peccato che il disegnatore si sia fatto due conti e ha deciso che con le winx guadagnava di più e ha abbandonato il progetto lasciando parecchi punti aperti per un sequel che non arriverà mai.
    Anch'io guardo miraculus di tanto in tanto, non é malaccio come sembra poi guardo anche cartoni come avatar e dragons (la serie basata su dragon trainer).
    Per i miei momenti 0 brain Guru Guru
    Purtroppo ho notato anch'io che ultimamente i cartoni sembrano mooolto per bimbi come pokemon sole e luna, purtroppo.
  3. .
    Io invece a breve comincio un corso il mio mondo é al rovescio @.@ T.T
  4. .
    Un po' me lo sentivo, erano giorni che passavo ed era desolato.
    Il fatto che mi aspettassi questo giorno non significa che lo desiderassi, speravo davvero di vedere questo forum spegnere le 10 candeline.
    Vi ringrazio dell'esperienza che come la vita mi ha fatto divertire, arrabbiare ma sopratutto, mi ha fatto conoscere un sacco di gente unica (anche se solo virtualmente). Vi chiedo perdono per le assenze e i lunghi periodi morti ma sono tutt'ora alla ricerca di un lavoro e il tempo che mi prendevo era o per motivi di salute o lavorativi.
    Detto questo concludo con un grazie al Pokemon Forever e a tutti i suoi utenti in particolare
    -Shane anche se il dialogo tra noi era spesso movimentato ci siamo sempre rispettati
    -stella (o qualunque sia il suo nick ora) per le ore passate in allegria e l'iniziazione a questo GdR
    -mister Non avrei potuto avere collega migliore per gestire il GdR negli ultimi tempi
    -yu6 per essersi fatta carico di una mansione anche se contro voglia e averla svolta al meglio ed alla sua presenza nel forum era diventata un must in ogni sezione aveva il magico dono di essere ovunque... magari quella che mancava a me

    Un grazie a tutti per tutto quello che mi avete dato spero di essere riuscito a svolgere il mio compito almeno in parte:donarvi un po' di divertimento
  5. .
    oook spetta che richiudo la discussione allora
  6. .
    senti tu hai proposto, ora sembra quasi che si debba fare. perchè il GdR non è al massimo della forma? perchè non c'è utenza e quindi giocatori non ci sono perchè i gdr non ruolati vanno in altri forum? perchè altri forum hanno utenti? anche se aprissimo sto battling competitivio visto che senza una storia credo non si possa parlare di gioco di ruolo non ci sarebbe comunque nessuno a giocarci, credimi non è un problema come si fa il GdR non narrativo basta creare schede e usare lo stesso sitema di lotte del GdR ma senza la descizione della mossa e scrivere solo fallisce o hai subito X danni. Come ti ho già detto non è un problema il COME è un problema NE VALE LA PENA? e shane ti ha appena risposto: ADESSO NO per me la discussione è chiusa.
  7. .
    Capitolo I: Nuovo mondo

    Fos si guardò attorno, era atterrato in un vicolo piuttosto trascurato, gli unici esseri viventi in quel vicolo erano degli strani gatti dal pelo color crema con una piccola perla rossa al centro della fronte, appena lo notarono soffiarono e rizzarono il pelo pronti all'attacco. La cosa assurda era il verso troppo diverso da quello di un normale gatto infatti gli parve di udire un Sian! Piuttosto minaccioso -credo di aver battuto la testa più forte di quanto pensassi- sorrise allungando con incuranza il braccio per accarezzare la bestiola più vicina, con l'unico risultato di ricavare sul dorso della mano quattro sottili linee rette a memoria dell'incontro -ach... maledetto! Non ti faccio niente cosa credi- lo apostrofò inacidito dal graffio appena ricevuto il -PER!- furioso che ottenne come risposta lo convinse a lasciar in pace i gatti e cercare qualcuno anche cui chiedere informazioni, quindi girò i tacchi e lasciò i gatti a miagolargli contro minacciosi. Corse verso la direzione in cui riteneva si trovasse la piazza principale e notò subito la differenza di abbigliamento tra il suo e quello del popolo, indossava casaccia o abiti di stoffa o cuoio con maniche e dei pantaloni grezzi molto simili a quelli indossati da Xavier, le giovani che incontrò portavano lunghe gonne di pizzo con corsetti e camicie con maniche molto lavorate alcune portavano una rete metallica per dare forma all'acconciatura. Non aveva mai visto abiti simili in nessuno dei posti dov'era stato. Si fermò alla fontana al centro della piazza per rinfrescarsi. Gettando una seconda occhiata agli abitanti notò che la maggior parte di loro era accompagnata da bizzarre creature; notò un bambino che teneva a mano uno strano coniglio azzurro mentre lo stomaco di questo strano animale era di un bianco candido, era assai tondo pur non essendo particolarmente tondo la coda era una specie di saetta che culminava in una sfera azzurra stavano mangiando una specie di pane, somigliava ad un cuore, sembravano entrambi molto felici, un piccolo particolare che aveva notato era la distanza, entrambi cercavano di mantenere più distanza possibile con lui. "È naturale Fos, è un bambino" si disse e cercò con lo sguardo qualcun'altro a cui chiedere aiuto, una ragazza dai lunghi capelli neri accompagnata da un essere simile ad una fatina dalla pelle verde e le braccia terminanti in due bellissime rose, camminavano verso di lui. Evidentemente non l'avevano notato intente com'erano a parlare tra loro -si, ci rimane solamente il pesce e poi avremo tutto quello che ci serve per la cena- la sentì dire -selia roseliaa- la rimproverò la fatina -si, hai ragione ci serve anche della Baccamela per la torta- "Cos'è una Baccamela?" Si chiese non aveva mai sentito parlare di un frutto con quel nome, ma non aveva molto tempo per indagare su quella bacca, la ragazza stava proseguendo con le sue commissioni -scusate mia signora, sareste così...- non riuscì aa terminare la frase, non appena la giovane alzò lo sguardo verso di lui cacciò un urlo terrificante e sbiancò -K...Kuro?! La prego non mi uccida!- la ragazza era in lacrime e vani furono i tentativi di rincuorarla -ti darò tutto quello che ho ma ti prego non farmi male- scongiurò consegnando un sacchettino pieno di monete al giovane -no, non voglio il tuo denaro, mi sapresti dire come...- l'urlo della ragazza aveva allertato la piazza seminando il caos provocando un'isterica fuga negli abitanti, alcuni invece avevano deciso di lapidarlo anche se tremavano come foglie -sentite, non voglio far del male a nessuno! Qualcuno sa dirmi come tornare in Grecia?!- una nuova pioggia di pietre accolse la domanda vista la paura della folla erano lanciate debolmente, molte pietre non lo raggiunsero nemmeno -che cos'è la Grecia?- sentì la ragazza sussurrare tra le lacrime -ehm è una grande penisola nel mar Mediterraneo, il mare Nostrum insomma Atene la Magna Grecia!- era spiazzato da quell'affermazione molti risero come se fosse folle altri mormorarono -Forse è una città di Oltre mare!- a quelle parole molti altri dei presenti imprecarono contro questi fantomatici territori di Oltre mare. Fos a corto d'idee si aggrappò alla sua ultima speranza: i consiglieri regali -vorrei conferire con il vostro sovrano!- la piazza ammutolì nessuno osava parlare come se Fos avrebbe ucciso seduta stante chiunque lo avesse fatto. -Vuoi parlare con il re?! Bene, ti ci portiamo subito- un reggimento di guardie in una scintillante armatura nera come il carbone, era un'armatura molto strana per i canoni del ragazzo abituato alle corazze greche che lasciavano scoperte gambe e braccia, quelle coprivano interamente tutto il corpo, inoltre dagli interstizi dell'armatura poteva intravedere una camicia di anelli di ferro. Una quindicina di guardie lo accerchiò con in pugno delle alabarde, quello che doveva essere il capitano visto i fregi e le decorazioni sull'armatura e il pennacchio porpora. -Kuro, ho sempre pensato che arrestarti sarebbe stato più difficile- gli confidò quindi prese il fischietto che portava al collo e vi fischiò dentro. Tre uccelli completamente rivestiti di metallo atterrarono lì vicino stridendo Fos fece un passo indietro -se non oppongo resistenza mandi via gli uccelli dello Stinfalo?- domandò il capitano lo guardò come se fosse pazzo -che cosa?! Uccelli di... bah sono Skarmory addestrati e se ti arrendi senza opporre resistenza... hai la mia parola niente creature magiche va bene?- -andata- rispose grato il figlio di Urano. Scostò la cappa bianca e sciolse i nodi delle cinghie di cuoio che tenevano legato il braccio destro -mi arrendo senza lottare- gli legarono le mani e lo condussero alla rocca. Il re appena lo vide lo schernì ed applaudì alle sue guardie per l'egregio lavoro svolto -sire, volevo sapere come raggiungere la Grecia- disse il prigioniero sfoggiando il suo miglior inchino -l'unico posto che raggiungerai saranno le segrete dove sarai torturato fino a che Giratina non reclamerà la tua anima!- rispose divertito -Sigfrid! Voglio gioire delle sue urla- il capitano si inchinò al sovrano quindi prese Fos per un braccio -mio buon re, se vuole torturarmi faccia pure le concedo tre giorni, se alla terza notte non avrò nessuna ferita eccetto quella al braccio destro mi concederà udienza, altrimenti mi consegnerò al boia- propose con la stessa calma con cui si propone una cavalcata in un prato -davvero ci tieni così tanto a lasciare questo mondo? E sia tre giorni se la terza notte sarai incolume sarai libero di parlarmi-. Sigmund lo condusse in fondo a svariate rampe di scale -sei strano Kuro- disse ad un certo punto -vuoi la verità? Mi chiamo Fos, il vostro Kuro non so chi sia- il capitano rimase in silenzio per un’altra buona parte del tragitto -lo immaginavo, ma ormai la tua sorte è segnata e l'hai decisa tu-. Arrivarono finalmente alla porta delle segrete -devi spogliarti- lo ammonì -mh... si, la tunica fatela lavare con la cenere e qualche essenza floreale grazie- la passò al capitano come se fosse un suo servo rimase con solo un sudario -l'anello- Fos guardò l'anello di schiuma con la pietra trasparente che irradiava luce propria -mi spiace Siffrid, non ho opposto resistenza quando mi hai arrestato ma sono pronto ad uccidere per quest'anello-. Il capitano non insisti e lo condusse alla sua cella -che lusso c'è pure della paglia!- rise il ragazzo -stai per morire e sei così allegro?- -se devo morire voglio andare da Caronte con il sorriso sulle labbra-. Sigfrid lo lasciò al carnefice un uomo dall'aspetto taurino -mi dica, come mi torturerà buon uomo?- chiese con ansia il mezzo titano -pensavo di accecarti grazie ad un attizzatoio incandescente per poi spaccarti le dita e poi vedremo se avrai la voglia di scherzare-. Il fatto di perdere la vista lo infastidì e sentire le pupille che scoppiavano come bolle di sapone lo fece innervosire parecchio, dopo averlo accecato il suo aguzzino gli inflisse qualche stilettata con l'attrezzo incandescente -hey questo non era incluso nel trattamento, mi avrai anche accecato ma non sono insensibile- per tutto il pomeriggio il suo amico torturatore non gli lasciò tregua fino a tarda sera. Fos era in fin di vita ma ancora vivo e dall'arrivo del crepuscolo e per tutta la durata della notte il suo corpo si rimarginò completamente da qualunque ferita anche gli occhi tornarono, si sentiva di nuovo fresco come un fiore. Era il cuore della notte quando una donna entro nelle segrete indossava un lungo abito bianco decorato con un motivo simile ad una ruota che le nascondeva completamente le gambe ed i piedi, le maniche larghe orlate d'oro, i capelli erano nascosti da un velo di raso ad eccezione di una ciocca bionda che spuntava da sotto il velo, indossava una collana con la stessa mezza ruota raggiata riprodotta nella veste -una bella nottata per farsi arrestare non trovi?- La salutò. La ragazza sussultò per la sorpresa quindi prese dal cestino che portava sotto il braccio del pane e lo consegnò ad un detenuto nella cella accanto a lei -hey signorina del pane, hai una focaccia alle olive nel tuo bel paniere?- riprovò il ragazzo. La donna lo ignorò e continuò la sua opera pia -ti fa davvero onore sfamare i prigionieri, sei davvero una giovane molto buona- canticchiò leggermente infastidito dall'essere ignorato -hey, giovane mi daresti una doppia razione? Ho appena trovato un curioso topo viola dall'aspetto molto carino!- la ragazza cominciò a sbuffare -andiamo amica c'è gente che muore di fame qui in fondo è da giorni che non... ah no, ho mangiato al mio matrimonio vero Squit?!- -Rat- replicò il piccolo topolino viola che cercava di tapparsi le orecchie -He...CALIPSO?- ad un tratto la voglia di parlare la ragazza era arrivata alla sua cella e ora Fos poté guardarle il viso che era uguale identico a quello della moglie: la stessa bellezza morbida e gli occhi di un azzurro trasparente il naso delicatamente all'insù le labbra rosse gli zigomi pallidi e tutto il resto quella donna era Calipso, l'avrebbe riconosciuta tra mille -Sia lode ad Arceus! Finalmente stai in silenzio- sospirò -Cal puoi piantarla di scherzare, andiamo sei arrabbiata perché ti ho lasciato su quella nuvola ad aspettarmi, ma posso spiegarti tutto!- le sorrise cercando di nascondere il nervosismo -non so di cosa stai parlando, mi chiamo Lyria e sicuramente non sono tua moglie, sono una sacerdotessa di Arceus- il suo tono era straordinariamente asciutto lo fissava come se fosse un enorme blatta -andiamo Cal! Ricordavo di essere io quello infantile tra i due!- la implorò la sacerdotessa arricciò il naso visibilmente seccata frugò nel paniere e ne estrasse il più piccolo pezzo di pane a disposizione -lo sai, qui c'è gente che è stata torturata dovresti avere più tatto- gettò il pezzo di pane al topolino che lo afferrò e scomparve tra la paglia -che simpatica! Dimmi sei così altruista di tuo... o è un trattamento speciale solo per me?- sospirò sconfitto -mah, mi domando perché non ti abbiano nemmeno sfiorato, gli auguro di tagliarti la lingua il prima possibile- Lyria continuò il suo giro -hai visto Squit? Non può far a meno di me- -che la sacra ruota ti abbandoni Fos- rispose la ragazza -HEY, MI HAI CHIAMATO FOS! COME SAI IL MIO NOME?!-. La ragazza terminò il suo giro e si avviò per l'uscita -sai, Sigfrid mi ha consegnato una tunica dicendo che un idiota voleva la tunica lavata e profumata e sulla tunica sul bordo vicino alla spalla c'era scritto Fos sappi che un'altra serata come questa e la tua tunica va dritta dritta ai poveri- -Non oserai! Alle sacerdotesse è permesso ricattare i prigionieri?!- -in realtà ti ho allietato anche se non hai ricevuto pane: Non pensi più alle torture, a domani spero di vederti più sofferente... avrei piacere di medicare le tue ferite- Fos l'adorava già, così simile a sua moglie e non solo aveva la stessa sfrontatezza che gli dei odiavano in lui -vieni prima del tramonto, mi troverai in fin di vita allora!-.
    Il giorno seguente fu svegliato all'alba da un nuovo aguzzino -in piedi Caterpie, entro questa sera pregherai che ti rispedisca in seno a Giratina- il ragazzo fece com'era stato ordinato per prima cosa lo misero legato in modo che potesse vedere i suoi torturatori mentre lo flagellavano, gli uncini che gli strappavano brandelli di carne furono dolorosi ma non diede il gusto a lor signori di urlare, non aveva idea di quante flagellate aveva ricevuto, era quasi armonico il sibilo dei nove uncini del flagello e il suono crudo del ferro che penetra nella carne avrebbe potuto ascoltarlo tutto il giorno per distrarsi dal dolore quando la voce del boia fermò il supplizio -uff, mi stavo rilassando!- si lagnò il figlio di Urano. -Ma pensa, non ti preoccupare ora ti faremo riposare... Preparate la graticola!- dopo poco lo adagiarono su di una griglia di ghisa e lo incatenarono ad essa, accesero un fuoco e lo lasciarono a cuocere -hey, va bene ben cotto, ma poi se mi brucio perdo i miei aromi naturale e divento secco e non molto commestibile-. I suoi aguzzini lo slegarono e rimasero di stucco nel constatare che aveva preso il sonno e non era morto -ah, che bel sonnellino grazie-. Sembravano scombussolati come se non sapessero più cosa inventarsi. Il boia non era ancora disposto a cedere -mi hai rovinato i ricci amico!- quest'ultimo commento fu la goccia che fece traboccare il vaso -SILENZIO! Dovresti soffrire, lagnarti perché risparmi la tua vita e smetta con tutto questo!- Fos si sentì leggermente in colpa -scusa- biascicò non era facile parlare con tutte quelle ustioni. Il boia fece entrare un enorme toro d'ottone, aveva tre code, un particolare bizzarro. Fos rabbrividì sfortunatamente conosceva quello strumento -il Toro di Falaride, che esagerazione! Mi hai già cucinato oggi ricordi?- l'aguzzino lo prese e lo gettò all'interno del toro -hey la!- urlò solo per sentirne l'eco. Pochi minuti dopo stava di nuovo soffrendo e questa volta il toro muggì parecchie volte e molto a lungo ma ne tirarono fuori dei brandelli di carne ancora vivi per miracolo -ahia- sussurrò appena fuori il suo boia personale fu soddisfatto lo risbatté in carcere -vediamo come sarai ridotto domattina-. Lyria si presentò davvero poco prima del tramonto -bella serata vero?- la saluto con un filo di voce -Buon Arceus! Che ti hanno fatto?!- sentì la voce della ragazza incrinarsi per la preoccupazione -dunque, prima mi hanno flagellato, poi mi hanno cucinato alla griglia e poi... ah sì, il Toro di Falaride, visto anch'io vengo torturato- fece un debole sorriso. La sacerdotessa presse la borsa che portava a tracolla e cominciò ad estrarne vari impacchi di erbe che non aveva mai visto, strani frutti e delle bende -non serve, ho solo bisogno della notte- -non è un influenza, qui rischi la morte!- Fos ridacchiò -non rischio di morire più di quanto lo stai rischiando tu! Fidati di me-. Aspettarono assieme la notte, ed appena il cielo si fece scuro e cominciarono a sorgere le prime stelle la pelle cominciò a rimarginarsi, le bruciature lasciarono il posto a nuova pelle rosea, per fino i capelli ricrebbero esattamente come prima, il ragazzo udì le ossa che si rinsaldavano e i muscoli lacerati che si rimarginavano -Molto meglio!- sospirò, studiandosi la mano -certo è leggermente più lento il processo da quando sono qui le altre notti mi bastano pochi minuti- constatò leggermente contrariato -CHE COSA SEI TU?!- Fos le rivolse un sorriso smagliante -Fos, figlio di Urano per servirla mia signora- -Urano?- ripeté -il titano del cielo stellato, certo mia madre è umana ma va bene così oh giusto e sono il dio del crepuscolo- -sei Darkrai quindi?- il ragazzo la guardò come se stessero parlando due lingue diverse -ehm... io vengo dalla Grecia e un altro giorno di torture e il tuo re mi dirà come tornarci- Lyria si illuminò -Tu non sei di qui! Senti Fos, non esiste in questo mondo uno stato chiamato Grecia- per il ragazzo fu come ricevere un pugno nello stomaco -di bene in meglio- mormorò -No invece, non capisci?- -no, non capisco!- la ragazza era al culmine dell'eccitazione una gioia quasi euforica le impediva di stare ferma -sei stato convocato qui per una ragione, fammi indovinare nel tuo mondo eri speciale, avevi un contatto con un dio o una dea in particolare?- Fos non la seguiva più si limitava ad annuire -intendi oltre mio padre, ero in stretto contatto con Demetra. Sai le ho salvato la vita quando gli dei hanno dichiarato guerra ai titani- Lyria non sembrava ascoltarlo -e dimmi questa Dematra chi è? -la dea dell'agricoltura- la sacerdotessa prese a fare avanti e indietro davanti alla sua cella -Squit, secondo te è pazza?- Squit si passò una zampina tra i baffi e fiutò l'aria -mi faresti vedere come funziona?- il giovane sospirò e chiuse gli occhi per richiamare la moneta dal nulla, per quanto si sforzasse non riusciva a sentire la presenza della dea accanto a lui. -non posso, non ne avverto la presenza- Lyria pestò i piedi, Fos fece un passo indietro s paventato, aveva imparato a conoscere Calipso, e aveva imparato sulla sua pelle che farla arrabbiare non portava nulla di buono dubitava che Lyria fosse diversa. -non è possibile vuoi impegnarti?! È importante Fos!- il ragazzo rabbrividì -senti, io c'ho provato! Perché non facciamo che io guardo te che provi ad evocare un sigillo degli dei come se fossi un fenomeno da baraccone?!- la sacerdotessa strillò irata e corse via urlandogli qualcosa sul suo valore che pensava che valesse di più e invece avrebbe potuto morire tra quelle mura per quanto le riguardava. -grazie, il tuo pane è ottimo, sarai una grande sacerdotessa di acero qualcosa- le urlò di rimando -si chiama Arceus!- sentì l'eco della sua voce. Mentre spariva oltre le scale -DANAZIONE!- urlò tirando un pugno alle grate della prigione che si accartocciarono. Scardinò la porta accanto e la infilò nei cardini della sua cella -Squit, tu mi credi vero?- il topolino saltò sul suo stomaco e lo fisso, aveva due grandi occhi nocciola e gli incisivi molto più affilati rispetto a quelli di un normale topo -certo, d’altronde io ti ho scelto Damos- il piccolo roditore aveva parlato con due voci sovrapposte, una era quella di Demetra e l'altra era più profonda e solenne -chi sei? Non sono più Damos, insomma è solo un aspetto di quello che sono- sbottò furioso per la lite appena conclusa con la ragazza. Squit crebbe di dimensioni fino a quando non assunse le sembianze di quella che sembrava una tigre, dalla pelliccia arancione, delle macchie rosse a forma di fiammelle ricoprivano il corpo dell'animale, attorno alle zampe come delle nuvole bianche, la coda di un marrone scuro con delle protuberanze. -Squit, stai molto meglio così- la tigre ruggì -squit? Intendi il Rattata? Ho usato il suo corpo per poterti parlare-. Fos si sedette sulla paglia -bene, dimmi tigrone cosa c'è? Mi vuoi mangiare purtroppo ti sei perso l'attimo giusto- la tigre ronfò il verso era decisamente una risata -l'ho visto, esibizionista come sempre vero Fos? Ma tu sei fatto così- la voce questa volta era solamente femminile -Demetra, mi sei mancata! Dimmi cosa sta succedendo?- il felino rimase in silenzio -non lo so, non ti so dire come sei finito in q uel mondo e ancora meno so come farti tornare indietro... dovrai vivere gli eventi e capire cosa ti è successo- la voce di Demetra fu nuovamente sovrapposta a quella maschile -aspetta, fammi indovinare: tu sei il dio dell'agricoltura di questo mondo- -vedendoti avrei detto che eri solo uno sprovveduto, invece non sei così stupido- mise la zampa sulla mano di Fos, avvertì la moneta ricomparirgli in mano -io sono Landorus, e con questa moneta i nostri destini saranno incrociati, lo accetti?- Fos sentì chiaramente la forza rigenerante della terra fluire dalla moneta fin dentro di lui. -Bene, si comincia allora ...insieme come ai vecchi tempi. Chiuse gli occhi e avvertì distintamente la presenza di Landorus, era molto simile a Demetra, solo che quella della creatura era più intensa e selvaggia una sorta di completamento di Demetra, mentre la dea era la parte più dolce e controllata di Landorus i due si completavano.
    Chiuse gli occhi, qualcosa gli diceva che il terzo giorno di torture sarebbe stato il più atroce, non era solito dormire di notte ma il sesto senso gli diceva che era il caso di farlo.
  8. .
    2iFw8TJ


    Indice:


    Glossario

    A

    Acheronte: Uno dei fiumi infernali per attraversarlo si doveva pagare Caronte il traghettatore di anime, simboleggia il dolore.

    Ade: Oltre al nome del dio dei morti, figlio di Crono e di Rea e quindi fratello di Zeus, Estia, Demetra, Poseidone ed Era. È anche il regno dei morti della mitologia greca.

    Aesir: È il nome della stirpe degli dei del Cielo della mitologia norrena, che si contrapposero per lungo tempo ai Venir, gli dei della terra, dopo una lunga guerra tra i due clan si raggiunse la pace ed insieme combatteranno contro Loki, della stirpe degli Aesir nel giorno del Ragnarok.

    Afrodite Dea della bellezza e dell'amore, figlia di Urano, anche se discendente dei titani, fu accolta nell'olimpo dove sposò Efesto, ebbe numerosi amanti tra cui Ares il dio della guerra.

    Amaltea: Capra che allattò Zeus, alla sua morte il dio ne ricavò uno scudo dalla sua pelle: l'Egida.

    Ammit: “La divoratrice di cuori”. era il demone che presenziava assieme a Toth, Anubi e Osiride al giudizio dei defunti, aveva il compito di mangiare il cuore del morto se questo fosse pesato di più della piuma della verità. Era rappresentata come un mostro con la testa di coccodrillo, la metà superiore di leonessa e quella inferiore di ippopotamo.

    Anubi: Dio dalla testa di sciacallo, Figlio di Seth e Nefti, il padre lo rinnegò appena nato, così fu adottato da Osiride. E’ il dio dei funerali più che della morte infatti il suo compito era quello di far giungere il morto al cospetto di Osiride, per questo è il patrono della mummificazione e il prottettore delle necropoli.

    Ankh: Simbolo (o chiave) della vita della cultura egizia.

    Apollo: Era dio della poesia e della musica sostituì poi il titano Elio come dio del sole è inoltre il dio degli oracoli, fratello gemello di Artemide era figlio di Zeus e Leto.

    Apophis: Personificazione della notte e del caos era rappresentato come un gigantesco serpente (spesso un cobra), ogni notte Ra doveva combattere contro di esso e sconfiggerlo per far sì che il sole sorgesse. nuovamente.

    Atena: Figlia di Zeus, nata dalla sua mente. Era la dea della tessitura, della saggezza e della strategia bellica.

    B

    Ba: È una parte dell’anima della persona, la parte che continuerà a vivere dopo la morte, è anche la parte che racchiude le emozioni il Ka. La rappresentazione fisica del Ba era un uccello con il volto del possessore.

    Baldr: Figlio di Odino e di Figg, il suo assassinio da parte del fratello Höðr ingannato da Loki porterà all’esilio di quest’ultimo. È il dio del sole e della luce risorgerà da Hel una volta terminato il Ragnarok e guiderà gli dei.

    Bastest: (o Bast) Dea della musica della danza e della gioia, rappresentata come una giovane dal volto felino, certe volte è anche colei che protegge il dio sole Ra da Apophis le prime ore della notte.

    Brokk e Eitiri: Secondo la mitologia nordica erano due fratelli della razza dei nani dalla abilissima bravura nel lavorare il ferro tanto che costruirono molte armi o ornamenti per gli dei come per esempio il martello di Thor, il cinghiale d'oro per il dio Freyr o Gugnir la lancia di odino.

    C

    Calipso: Diverse sono le ipotesi sulle sue origini, Omero la vuole figlia di Atlante e Pleione, io ho scelto volutamente una teoria meno accreditata che la vede figlia di Nereo e della ninfa Dione, nella titanomachia si schierò a favore dei titani, per questo quando gli dei prevalsero Zeus la imprigiono a Ogigia, costretta a rimanere in eterno su quell'isola, mente le Moire la condannarono a innamorarsi e a perdere ogni uomo che approdasse sulla sua isola.

    Caos: L’entità primordiale da cui nacquero Gea che originò la terra, Etere l’aria, Erebo che diede origine agli inferi e Tartaro che costituì la parte più remota del fratello.

    Caronte: Era il traghettatore di anime che trasportava le anime attraverso l’acheronte fino al regno dell’ Ade in cambio di un compenso, infatti era tradizione mettere una moneta d’argento o di bronzo sotto la lingua o nella mano destra del defunto.

    Cartiglio: Il cartiglio era un riquadro che veniva usato per contenere i nomi, usato molto spesso per i faraoni, avere il proprio nome sul sarcofago era un requisito fondamentale per poter ricevere la vita eterna dopo la pesatura del cuore.

    Ceo: Titano figlio di Gea e Urano, era il titano della saggezza e della conoscenza, combatté al fianco del fratello Crono e subì la stessa sorte degli altri titani.

    Chimera: Mostro mitologico dal corpo di leone, sulla cui schiena cresce una testa di capra e per coda ha un serpente, le zampe anteriori sono quelle del felino, mentre quelle posteriori sono dell'ovino. Figlia di Echidna e Tifone, sorella di Cerbero e di Orto. Nella mitologia classica fu sconfitta da Bellerofonte e Pegaso.

    Centauro: Esseri metà uomo, metà cavallo. anche se dotati di una grande saggezza, spesso erano inclini a comportamenti selvaggi, dotati di sangue velenoso. i centauri più famosi sono: Chirone, il mentore di molti eroi della mitologia greca; il più famoso è achille. un altro centauro celebre è Nesso, il cui sangue uccise Eracle.

    Cerbero: Era l'enorme cane a tre teste, figlio di Tifone ed Echidna. Era posto a guardia delle porte degli inferi.

    Ciclope: I ciclopi, erano giganti dalle fattezze umane con un unico occhio al centro della fronte, i ciclopi maggiori figli di Urano e Gea, furono rinchiusi dal padre nel tartaro che ne temeva la forza smisurata, quindi liberati dal figlio Crono, alcuni lo seguirono nella guerra contro Zeus, altri si allearono contro di lui. finita la titanomachia, furono assoldati da Efesto per lavorare nella sua fucina, i ciclopi minori, invece sono molto più bassi dei loro fratelli e figli di Poseidone.

    Circe: Figlia di Elio il titano del sole, famosa per trasformare coloro che arrivavano sulla sua isola in animali, tra i più si ricordano la ninfa Scilla e i compagni di Odisseo trasformati in maiali.

    Cocito: È il principale fiume dell’Ade è il fiume del lamento nel quale scorrevano fiamme (in alcune versioni vi scorreva acqua).

    Crono: È la personificazione del tempo, figlio di Gea ed Urano, dopo aver spodestato il padre divenne il re dei titani e divorò i suoi figli nati dall' unione con Rea (gli dei) perché un oracolo avrebbe annunciato la sua morte ad opera di uno dei suoi figli, ma uno riuscì a scappare a questo destino: Zeus che riuscì a recuperare i suoi fratelli e sorelle e a sconfiggere il padre facendone a pezzi il corpo e gettandolo nel Tartaro.

    D

    Dioniso: Figlio di Semele e di Zeus, sua madre morì prima ancora di partorirlo quindi fu custodito nella coscia del padre fino alla nascita, fu quindi affidato alle ninfe del monte Nisa. Fu accolto tra gli dei grazie alla sua invenzione: il vino divenendo il dio della follia, del delirio dell’ebrezza e dell’euforia, incarna perciò lo spirito più selvaggio dell’animo umano.

    Dracani: dracani Mostri primordiali nati dal Tartaro, serpenti dalla vita in giù e dal busto di donna. Molto simili alle naghe della mitologia indiana, si differenziano per il temperamento e per il numero di code, infatti la nagini della mitologia induista ha solo una coda mentre le dracani ne possiedono due.

    Drago: I draghi della mitologia greca, si differenziano dal classico drago europeo per l'assenza di ali e l'alito incendiario, e in alcuni casi anche delle zampe, infatti i draghi greci erano enormi serpenti, in alcuni casi dotati di zampe ma tutti avevano la caratteristica di sputare veleno, inoltre alcuni avevano più teste come Ladone, privo di zampe e con sei teste differente dall'idra per la mancanza della rigenerazione.

    Draug: Nella mitologia nordica i Draug sono gli spiriti dei morti inquieti condannati alla non morte, per scacciarli occorreva bruciarne il corpo e spargere le ceneri in acqua pura. Draug è un termine generico che identificava sia gli spettri che scheletri viventi o altre forme di non morte, spesso dovute ad una morte non onorevole.

    Driade: Sono le ninfe dei boschi, create da Gea quando creò il mondo. Abitano negli alberi e sono vincolate al loro albero.

    Duat: Regno dei morti della mitologia egizia.

    E

    Ebe: Coppiera degli de e dea della giovinezza, sposerà Eracle una volta che questi è divenuto un dio.

    Ecate: Titanide figlia di Perse e Asteria, titanide della magia e degli incroci non che delle fasi lunari, combatte con i titani nella titanomachia, fu però risparmiata da Demetra che la fece accogliere nell' Olimpo per l'aiuto datole nella ricerca di Persefone.

    Ecatonchiro: Giganti figli di Urano e Gea. Erano dotati di cento braccia, assistettero Zeus e gli dei nella guerra contro i titani, vennero imprigionati nel tartaro con loro alla fine della guerra. combatterono quindi contro l'olimpo nella guerra dei giganti.

    Efesto: Dio delle fucine, figlio di Zeus e di Era, da lei azzoppato quando lo scagliò giù dall’Olimpo quando vide il suo brutto aspetto, da allora prese dimora in vari vulcani tra cui l’Etna e Vulcano nelle isole Eolie. Famoso per aver forgiato gli automi, suoi aiutanti nelle fucine insieme ai ciclopi e il colosso Talo, creò anche i tori delle Colchide.

    Einherji: Letteralmente “combattente Unico” è il singolare di Einherjar: i guerrieri di Odino.

    Enea: Figlio di Afrodite e di Anchise fu uno dei troiani che sopravvisse alla guerra di Troia, dopo una serie di avventure raccontate ne “L' Eneide" giunse in Lazio e qui fondò Roma.

    Eolo: Nato mortale e poi reso un dio da Zeus, è considerato il dio dei venti e risiede nelle isole Eolie.

    Era: Figlia di Rea e Crono, sorella e moglie di Zeus dea della famiglia e del matrimonio, madre di molti dei dell’olimpo, Particolarmente Gelosa del marito e delle sue mancanze ai vincoli di fedeltà, punì con ferocia ogni figlio nato da relazioni extraconiugali salvo piccole eccezioni.

    Eracle: Figlio di Zeus e Alcmena, reso celebre dalle sue dodici imprese per ottenere il perdono del suo crimine, una volta morto per mano di Deianira ingannata dal Centauro Nesso, venne accolto tra gli dei e divenne il guardiano dell’ Olimpo e prese in moglie Ebe.

    Erinni: Dee infernali che punivano il tradimento nate dalle gocce di sangue di Urano quando Crono lo uccise, erano rappresentate come donne dalle vesti nere con una chioma di serpenti e ali di pipistrello. Erano tre Alecto, Tisifone e Megera.

    Eris: Dea della discordia figlia di Nyx (la notte) e Caos o Erebo, l'evento più famoso collegato a lei è senza dubbio il giudizio di paride che assegnò la mela doro per la più bella donatogli dalla ad Afrodite causando così il rapimento di Elena, dando inizio alla guerra di Troia.

    Eros: Figlio di Afrodite e di Efesto. Dio dell’amore e della passione, figlio di Afrodite ed Efesto, era rappresentato come un giovane con ali bianche e una faretra ed armato d’arco, con il quale scagliava le frecce dell’amore.

    Estia: Nome greco della dea romana Vesta, primogenita di Crono e Rea, sorella di Ade, Poseidone Demetra Era e Zeus. Dea del focolare e della casa.

    Eurizone: Figlio di Ares a guardia insieme ad Ortro alle vacche di Gerione.

    F

    Fafnir: Dapprima nano buono e onorevole fu trasformato in un drago dopo che Loki uccise suo padre ed egli si appropriò del suo oro senza dividerlo con il fratello, quindi preso dall’avarizia nascose l’oro dei nibelunghi in una caverna e si pose come suo guardiano, assumendo quindi le fattezze di un drago o in alcune versioni del mito di viverna.

    Fenice: Nella mitologia araba la fenice era un uccello di fuoco che aveva la capacità di rinascere dalle proprie ceneri, fu successivamente importata nella mitologia greca con alcuni cambiamenti fisici.

    Fenrir: Il “Lupo di Asgard” colossale lupo figlio di Loki e la gigantessa Angrboða, fratello di Hel dea dell’oltretomba e di Jörmungandr il serpente di Midgard. Fu allevato dagli dei ad Asgard, fino a quando impauriti dalle dimensioni che stava raggiungendo lo legarono su di un’isola, per poterlo legare con Gleipnir la catena che lo avrebbe tenuto legato fino al Ragnarok Tyr dovette infilargli il braccio in bocca in segno di fiducia, tuttavia quando il lupo si trovò legato staccò di netto il braccio al dio che fino a quel momento lo aveva sfamato durante il periodo trascorso ad Asgard, era in grado di parlare e pensare come un essere umano, il suo destino è di divorare Odino nella battaglia finale e morire per mano di Viorr del figlio di quest’ultimo.

    Fimbulveter: L'ultimo dei segni che preannunciano Ragnarok, sono tre inverni ogni uno dei quali dura tre anni, durante i quali il sole non brilla mai, al termine dei quali il sole e la luna verranno divorati dando inizio al Ragnarok.

    G

    Garmr: Cane a guardia del mondo di Hel è legato a una montagna, uno dei segni del Ragnarok è la sua liberazione ha il pelo nero e incrostato del sangue dei morti che non sono riusciti a oltrepassarlo, nella battaglia finale morirà uccidendo a sua volta il dio Tyr.

    Gea: Titanide della terra nata da Caos generò Urano e quindi tutti gli altri titani insieme a lui, dopo la titanomacchia (guerra dei titani) fu imprigionata nel tartaro insieme agli altri titani che avevano assaltato l'Olimpo.

    Gerione: Gigante con tre busti e tre teste, era invincibile a meno che non si uccidessero i tre busti in un unico colpo. Insieme a Orthos e a Eurizone era a guardia delle mucche rosse del dio Apollo; fu ucciso da Eracle.

    Giapeto: Figlio di Urano e Gea, padre di Prometeo e Atlante, combatté affianco del fratello Crono, nella mitologia fu condannato da Zeus assieme a gli altri titani.

    Glepnir: Erano le catene i forgiati dai nani per tenere imprigionato Fenrir, che questi divorò il braccio di Tyr. Forgiati con sei ingredienti: rumore dei passi dei gatti, barba di donna, radici di montagne, nervi di orsi, fiato di pesci e sputo di uccelli. Erano delicate come la seta e resistenti come l’acciaio.

    H

    Hapi: Dio del Nilo racchiude in sé aspetti maschili e femminili, era infatti rappresentato come un uomo barbuto e il busto femminile, coronato di loto a rappresentare il Nilo dell’alto Egitto (Sud). Spesso rappresentato insieme ad una sua copia in un canneto di papiro simbolo del Nilo del Basso Egitto rappresentante il Nilo del nord.

    Hathor: Dea dell’amore, dei lavori domestici e protettrice la regina. È spesso raffigurata come una donna con le corna bovine che sorreggono il disco solare o come una donna dalla testa di mucca, è nata dalla scissione di Sekhmet.

    Heimdallr: È il dio che sorveglia il Bifrost, il ponte dell'arcobaleno che collega i mondi riesce a vedere ogni mondo allo stesso tempo, se un pericolo minaccia Asgard suona il suo corno che può essere udito in qualunque parte del mondo. oltre ad essere destinato ad uccidere Loki nel Ragnarok ha anche il compito di suonare il corno per radunare tutti i soldati per la battaglia finale.

    Hel: Dea e regina dell’ oltretomba destinato ai morti senza gloria, ossia tutti coloro moti di vecchiaia o di malattia, o per coloro che hanno condotto un’esistenza malvagia. Figlia Loki e della gigantessa Angrboda, dunque sorella di Jörmungandr e di Fenrir. È per metà una donna dall’aspetto ordinario mentre per metà è in decomposizione, è suo compito punire i morti soprattutto i trasgressori della morale, nel Ragnarok guiderà i morti contro gli Aesir.

    Helheim: Il mondo dei morti, uno dei nove regni (o mondi) della mitologia norrena, governato da Hel la dea della morte e della putrefazione.

    Hell: Altro nome di Helheim

    Horus: Figlio di Iside e Osiride divenne il nuovo dio del sole quando la madre costrinse Ra ad abdicare. Oltre a essere il dio del sole è il dio della vendetta è rappresentato con la testa di un falco. Dopo che i suoi occhi furono strappati dallo zio Set, furono sostituiti con due nuovi organi uno di color oro rappresentante il sole e l’altro d’argento che rappresenta la luna.

    Hrimthurs: Giganti primordiali fatti di ghiaccio, sono i primi abitanti del mondo e ne conoscono ogni segreto, sono in grado di mutare forma e sono padroni della magia e del linguaggio runico,sono i discendenti di Ymir il gigante di ghiaccio da cui ebbe origine il mondo. per via della loro vasta conoscenza sono perennemente in guerra con gli dei.

    Hvergelmir: secondo la mitologia norrena è la sorgente di tutti i fiumi del mondo su cui è posata una delle tre radici di Yggdrasil, l'albero del mondo.

    I

    Idra: Figlia di Tifone ed Echidna era un mostruoso serpente a nove teste che viveva nel lago di Lerna, il suo sangue era molto velenoso, era inoltre dotato della straordinaria abilità rigenerativa infatti per ogni testa che gli veniva mozzata essa veniva sostituita con due nuovi capi.

    Iperione: Titano rappresentante la luce solare, padre di Elios il sole. fu esiliato dopo aver combattuto assieme a crono nel Tartaro.

    J

    Jörmungandr: Figlio di Loki e la gigantessa Angrboða, fratello di Fenrir e di Hel. E' un immenso serpente ingrado di avvolgere il mondo intero nelle sue spire, è l'opposto di Thor, nel ragnarok verrà finalmente ucciso dopo una lunga battaglia da quest'ultimo.

    Jotunn: La razza dei giganti che popola il mondo di Jotounheim, il mondo che affianca quello mortale.

    K

    Kamaitachi: :”Donnola dalle falci”. Demone donnola, portatore di raffiche di vento sferzante, si pensava che abitasse i valichi montani dove spira un vento tagliente, per questo è rappresentato come una donnola nascosta dentro un vortice di vento, con artigli di ferro oppure capace di usare due falci. In alcune versioni sembra fosse composto da tre donnole distinte, la cui abilità era tale da far grondare sangue ad un uomo senza provocargli alcun dolore.

    Kraken: Mostro della mitologia nordica rappresentato come un gigantesco calamaro, era così grande da sembrare un’isola è destinato a emergere nel giorno del Ragnarok.

    URL=https://i.imgur.com/0vNcNfc.jpg]Kriss[/URL]: Pugnale tipico dell’India, caratterizzato dalla lama a biscia molto lavorata, in grado di causare ferite irregolari e quindi difficilmente rimarginabili.


    Khopesh: Spada tradizionale egizia nata dalla necessità di unire la forza di un'ascia da guerra con la manovrabilità di un pugnale, dalla tradizionale forma storta e dalla caratteristica. È spesso associata al dio Horus.

    L

    Lete: Fiume dell’oltretomba, era il fiume della dimenticanza, serviva a far scordare alle anime dei morti la vita terrena, una sola goccia poteva cancellare ogni ricordo.

    Leto: Figlia dei titani Ceo e Febe era collegata alla tecnologia e alla conoscenza ma anche all’invisibilità e al mistero, Zeus si innamorò di lei dopo averla vista, con lei generò Apollo e Artemide, dopo di che Zeus l’abbandonò. Per volere di Era fu inseguita per tutto il mondo senza mai poter riposare da Pitone, un enorme drago che fu ucciso dai due gemelli, Apollo ne donò la pelle al tempio di Delfi.

    Loki: Pur essendo figlio di due giganti ma fu accolto comunque ad Asgard. Dio della menzogna del caos e dell’astuzia, fu cacciato da Asgard quando durante un banchetto uccise Baldr, quindi Odino lo condanno a restare incatenato in una grotta in attesa del Ragnarok quando guiderà l’esercito dei giganti.

    Lykófos (Crepuscolo): Nome della spada di Fos.

    M

    Maat: Dea egizia dell’ordine e della verità e della giustizia, figlia di Ra forse la dea più importante di tutto l’Egitto. Era rappresentata come una donna alata, che portava una corona sormontata da una piuma di struzzo simbolo di purezza era anche la dea delle offerte ella riceveva una coppa dal faraone quando si instaurava un nuovo sovrano come simbolo che nel regno governava ancora l’ordine.

    Manticora: Mostro della mitologia greca importato da quella persiana, era rappresentato come un leone dal volto umano con una coda da scorpione con aculei che poteva lanciare in tutte le direzioni come dardi. Si pensa fosse originaria dell'India.

    Mastini infernali: Mostruosi cani che abitano l’Ade il loro compito è quello di punire alcune anime nei campi della pena, dilaniandole per l'eternità o finche il torto che hanno commesso non sarà perdonato dai viventi.

    Menadi: Termine generico per definire le seguaci di bacco, ninfe che si abbandonavano agli istinti selvaggi e all’ebrezza facendo a pezzi i malcapitati.

    Mitrhil: Rarissimo metallo dalle prodigiose qualità Infatti era leggerissimo e più duro del diamante, è spesso associato ai nani di Midgard che lo lavoravano per la fabbricazione di armi e corazze.

    Mjollnir: Era il martello di Thor fabbricato per lui dai nani era dotato di un incredibile potere distruttivo ma anche di ottime capacita per la creazione, tuttavia il dio doveva indossare un guanto per impugnarlo in quanto i nani sbagliarono le misure.

    Moire: Le moire sono le tre dee del destino, si occupavano di creare misurare e tagliare il filo della vita di ogni mortale.

    Monte Otri: Il monte Otri era la montagna dove era posto il palazzo dei titani.

    N

    Naglfar: È la nave fatta di unghie dei defunti, il suo varo darà inizio al Ragnarok, porta con sé oltre alle armate di Hel i giganti di fuoco.

    Nemes: il copricapo del faraone, caratterizzato dalle bande blu ed oro spesso sormontato da un cobra simbolo di regalità.

    Nereidi: Ninfe marine, abitavano le fonti di acqua salata come i mari. Figlie di Nereo, antico dio del mare figlio di Ponto e Dione figlia di Oceano. Erano ninfe benigne si riteneva infatti che aiutassero i marinai.


    Nereo: Primo dio dei mari, figlio del titano primordiale delle acque Ponto e di Gea, la madre terra. Oltre al dominio sul mare che cedette a Poseidone al momento della suddivisione dei regni era in grado di predire il futuro. Sposò l’oceanide Doride, dalla quale ebbe le nereidi tra le quali anche Calipso.

    Nike: Figlia del titano Pallante e della oceanide Stige, sorella di Cratos, dio della potenza, Bia, il dio della forze e Zelos l’ardore. È la dea della vittoria, e l’auriga del carro di Zeus, ossia guida il carro di Zeus quando questi scende in guerra.

    Ninfa: Le ninfe erano dee minori della natura, avevano l'aspetto di ragazze sempre giovani, possiedono nome diverso a seconda dell’elemento naturale che presiedono, ad esempio le Asterie è famigli delle ninfe del cielo, le Naidai sono le ninfe dei fiumi.

    Nut: Figlia di Shau e di Tefnet. Dea del cielo, era raffigurata come una donna gigantesca il cui corpo blu era il cielo stesso trapuntato di stelle, dalla sua unione con Geb, il dio della terra ebbe Iside, Osiride, Nefti e Set, fu quindi separata dal marito per questa unione da Ra ma le fu consentito vederlo e mai raggiungerlo infatti è spesso rappresentata in posizione ad arco sopra a Geb sorretta da Shu suo padre, il dio dell’aria.

    O

    Odino: Era il re degli dei di Asgard, ed uno dei pochi dei a comprendere il inguaggio delle rune, ossia il linguaggio che permette di modificare l'universo e quindi si può definire Odino come un mago. Padre di Thor e Baldr e molti altri dei, fra le principali imprese legate al dio si ricorda il sacrificio dell’occhio in favore della saggezza, l’occhio fu sostituito da due corvi che volando per il mondo rifervano alla sera quello che avevano visto. Si impiccò inoltre all’albero Ygdrasil per sperimentare la morte. Nel Ragnarok guiderà l’esercito degli dei ma è destinato a morire per mano di Fenrir che lo divorerà intero. Rappresentato come dio giusto e crudele al tempo stesso. Uno dei suoi tratti peculiari era il disprezzo per le donne.

    Ombra: Secondo la credenza classica le anime dei morti nell'Ade diventavano ombre: esseri incorporei e quindi condannati per i loro crimini, sono il corrispondente dei nostri fantasmi.

    Orfeo: Mitico musico suonatore di lira, la sua musica riusciva ad ammansire qualsiasi animale, scese negli inferi per recuperare l’anima della sua amata morta prematuramente, quindi suonò alla corte di Ade riuscendo ad ottenere il suo consenso a riportare l’anima della ragazza dal regno dei morti, solo se fosse riuscito a percorrere la strada che lo separava dal regno dei vivi senza mai voltarsi, però quando fu quasi arrivato fuori si voltò per vedere se l’amata lo seguiva ancora e così la perse per sempre quindi si tolse la vita per restarle accanto.

    Oreadi: ninfe dei monti, accudirono Zeus in fasce.

    Ortro: (o Orthos) Mostro figlio di Tifone e di Echidna è il fratello minore del cerbero e della chimera e condivide parte dell'aspetto dei fratelli era infatti un cane a due teste con un serpente come coda era posto a guardia delle mucche di Gerione insieme ad Eurizone.

    Ourae: Ourae: Dei delle montagne, figli di Gea, furono sconfitti nella titanomachia.

    P

    Persefone: Figlia di Zeus e della sorella Demetra, fu rapita da Ade di cui successivamente diventerà moglie, è la dea della primavera, visto che la madre la voleva accanto a sé e che fu rapita dal fratello sotto consiglio di Zeus stesso Demetra ottenne il permesso di poterla riavere dall’oltretomba per due periodi all’anno, nei due periodi prestabiliti la terra germogliava e dava frutti e fiori mentre nei due periodi che la dea passava con il marito il mondo rinsecchiva e diveniva sterile nacquero così le stagioni.

    Ponto: Figlio di Gea e fratello maggiore di Urano, essendo stato concepito senza il suo intervento. Era il titano che diede origine alle acque prima che Oceano ne ottenesse il dominio per successivamente cederlo a Nereo e quindi alla caduta dei titani passasse a Poseidone.

    Prometeo: Titano figlo di Giapeto e di Climene, creò l'uomo con del fango soffiandoci dentro la vita, combattè per gli dei nella titanomachia, fu condannato per aver rubato il fuoco agli dei e averlo donato agli uomini, fu quindi incatenato da Zeus ad una rupe dove un'aquila gli divorava il fegato ogni giorno essendo però immortale l'organo si rigenerava in continuazione creando un ciclo infinito. Fu liberato da Eracle.

    Poseidone: Figlio di Crono e fratello di Zeus ed Ade, nonché di Era e Demetra, è il dio del mare e dei terremoti. Diventato famoso per la sua arma: il tridente; è inoltre collegato ai cavalli, infatti secondo il mito furono creati da Poseidone dalla spuma delle onde del mare.


    R


    Ra: Dio del sole era uno degli dei più importanti d’Egitto aveva tre varianti a seconda della posizione del sole all'alba era un bambino al mezzogiorno un falco e al tramonto un vecchio. Il sovrano degli dei prima che Iside non lo costringesse ad abdicare con un tranello, permettendo a Horus figlio di quest'ultima di ascendere al trono. era rappresentato con una testa di falco.

    Ragnarok: È il giorno della fine del mondo, preceduto da tre inverni consecutivi in cui gli eroi del Valhalla combatteranno a fianco degli dei per ottenere la vittoria, in questo giorno molti dei sono destinati a morire.

    Rea: titanide moglie di Crono, e madre degli dei salvò la vita al piccolo Zeus nascondendolo dal padre in una grotta, fu rinchiusa nel tartaro poichè anch'essa era un titano.

    S

    Satiro: Spiriti dei boschi, caratterizzati dalle zampe di capra due corna caprine e il pizzetto, una volta sconfitta la madre terra si unirono al corteo di Dioniso, spesso pacifici, erano la controparte maschile delle ninfe.

    Sekhmet: Figlia di Ra e sposa di Ptah dea egizia dalla testa di leonessa della guerra e della medicina, delle epidemie e del calore solare. Dea venerata per la sua forza aveva una personalità sanguinaria per questo era anche molto temuta oltre che adorata.

    Set: Dio del deserto e del caos figlio di Nut (la dea del cielo) Geb (il dio terra) pur essendo parte della guardia di Ra durante il suo viaggio nella duat per portare il nuovo giorno aveva una personalità estremamente negativa, tanto da far sì che gli egizi collegassero il rosso a un colore malvagio infatti il colore di set è il rosso (come le sabbie del deserto) e la testa era di un’animale così repellente da non aver neppure il nome anche se è molto simile a un armadillo e a un coyote o a un lupo.

    Serket: Dea della magia, guardiana dei vasi canopi era venerata per la protezione dal veleno specie per quello dello scorpione è spesso rappresentata anche con sembianze da scorpione o con una coda di scorpione.

    Sfinge: Mostro importato dai greci dalla mitologia egizia, cambiandone completamente il significato, per gli egizi la sfinge era un’animale guardiano fedele ai faraoni, per questo è spesso rappresentata all’entrata di templi o piramidi. In Grecia diventa un mostro dotato di grandissima intelligenza e saggezza, Figlia di Orthos e Ceto (dea) divorando tutti coloro che non sapevano rispondere ai suoi enigmi.

    Skadi: Dea dell' inverno e della caccia, inventrice degli sci. Pur essendo una gigantessa fu accettata dagli dei, moglie di Njord, dio del mare.

    Sobek: Dio delle acque, dal suo sudore naquero i fiumi era rappresentato con la testa di un coccodrillo.

    Stige: Fiume del lamento che scorre negli inferi i giuramenti su questo fiume erano sacri, le sue acque avevano il potere di conferire l'immortalità alle parti del corpo che venivano a contatto con le sue acque.

    Surt: È il re degli Múspellsmegir, la razza dei giganti del fuoco che abitano uno dei nove mondi di Yggdrasil, nel Ragnarock è destinato a incendiare la terra con le sue fiamme.

    Svartàlf: Sono gli elfi scuri, caratterizzati, provenienti da Svartalfheim il mondo delle tenebre di Yggdrasil.

    T

    Tartaro: È la zona più remota dell’Ade ed è la prigione dei titani e di coloro che hanno sfidato gli dei,oltre ad essere la sua stessa personificazione.

    Telchino: Demoni acquatici erano fabbri eccezionali, a loro si deve la creazione del tridente di Poseidone, il fulmine originale di Zeus e all'elmo di Ade, vivevano nell'isola di Rodi dove era anche posta la loro fucina.

    Thanatos: Figlio di Nyx e di Erebo, era il dio della morte.

    Thor: Dio del tuono, figlio di Odino e di Jord la dea della terra. Il più forte degli dei e dei mortali, noto per la sua ferocia e grande uccisore di giganti. Risiede a Thundrvangr, nel suo palazzo. Oltre al martello possiede altri due oggetti megici i guanti di ferro senza cui non potrebbe brandire il maglio e una cintura che raddoppia la forza di chi la indossa.

    Tiche: Dea greca della fortuna e del caso, è spesso rappresentata con gli occhi bendati, da qui l’espressione: "La fortuna e cieca". ed il suo soprannome: "La dea bendata".

    Tori della Colchide: Mostruosi tori i di bronzo in grado di sputare fuoco forgiati da Efesto. erano uno dei mostri a guardia del Vello d’oro.

    U

    Uaget: Dea cobra della regalità, era associata al faraone. Inseme a Nekbeth la dea avvoltoio legittimava il potere del faraone dividendosi tra alto e basso egitto Uaget infatti rappresentava il basso Egitto (Nord). faceva inoltre parte dell'equipaggio della
    barca del sole.

    Uccelli dello Stinfalo: Mostruosi uccelli dalle piume di bronzo e artigli in acciaio che abitavano la regione paludosa dello Stinfalo, la loro uccisione era una delle dodici fatiche di Eracle.

    UpuautEra un dio della guerra raffigurato come un’ uomo dalla testa di lupo che indossava un’armatura, oltre ad avere una funzione guerriera era anche un dio funebre poi assimilato ad Anubi.

    Urano: È la personificazione del cielo notturno (o cielo stellato), figlio di Gea e suo marito fu il re dei titani prima che il figlio corno lo uccidesse facendo a pezzi il suo corpo. da lui nacquero i titani, i ciclopi maggiori i giganti Centomani e alla sua morte nacquero Afrodite e le erinni.

    V

    Valchiria: Le valchirie erano le servitrici degli dei, il loro compito era quello di raccogliere gli spiriti dei guerrieri più valorosi morti in battaglia e di condurli al Valhalla, per guidarli nel giorno del Ragnarok.

    Valhalla: Uno dei palazzi di Asgard, Luogo in cui le valchirie accompagnavano gli eroi che erano valorosamente caduti in battaglia qui le anime dei guerrieri combattevano ogni giorno e banchettavano ogni sera rigenerando le loro ferite in attesa del Ragnarock quando avrebbero accompagnato gli dei nell'ultima guerra.

    Viverna: Mostro originario della mitologia norrena, simile a un drago europeo si differenzia da quest'ultimo per le dimensioni più ridotte, gli arti anteriori assenti o poco sviluppati e la presenza di un pungiglione velenoso sulla coda, alcune viverne inoltre sanno sputare fuoco o veleno, la viverna più famosa è probabilmente è Nidhoggr, la viverna che si ciba delle radici di Yggdrasill.

    X

    Xiphos: Spada greca di età omerica, con una lama che poteva andare dai 60 ai 70cm di lunghezza, affilata su entrambi i lati. in dotazione alla fanteria greca.

    Y

    Yokai: È la parola giapponese per identificare i demoni, che siano animale o oggetti posseduti.

    Z

    Zeus: il più giovane dei figli di Crono e Rea signore del cielo e delle tempeste e re degli dei forse il più famoso degli dei della mitologia classica a lui si deve la caduta dei titani e molte altre vicende mitologiche.


    Immagine creata da phoenix* non copiatela da qualche parte senza dirlo mi farete piangere :( e non copiate neppure la fan fiction qui di seguito mi farete super piangere :piango:

    *quelle del glossario, a parte quella di Telchino sono googlate.

    Salve a tutti, non so se vi ricordate di me, sono quello che scrive fan fiction sulla mitologia con successi discutibile ma lo faccio per hobby e assolutamente no profit se avete pagato per leggerla WOW vi stimo tanto per aver pagato per leggere sta brodaglia informe :D comunque vi presento il prologo di un nuovo progetto abbastanza ambizioso ossia fondere mitologia classi, egizia nordica e una spolverata proprio un velo di mitologia giapponese e gia questo è tremendo maaaaaaaaaaaaaaa UDITE UDITEEEEEEEEEEEE!!!! aggiungiamoci pure i pokekmon che non guastano mai! per cui non mi resta altro che augurarvi buona lettura


    Prologo: Sognando il passato

    Il ragazzo seguì in silenzio Anubi, il dio egizio dei riti funebri, l'aspetto della divinità lo aveva sempre divertito fin da quando aveva notato per la prima volta la sua statua al tempio degli dei; era un uomo dalla carnagione scura, baciata dal sole i muscoli da atleta in bella mostra, bracciali d'oro gli cingevano gli avanbracci, un pettorale dello stesso metallo gli ricadeva dal collo a coprire i pettorali infine un gonnellino di lino bianco legato da una cintola dorata lasciava scoperte le gambe. Niente di inusuale, un abbigliamento che un qualsiasi egiziano di ceto nobile avrebbe sfoggiato tutti i giorni, la parte curiosa era la testa del dio: era il muso allungato di uno sciacallo dal lucido pelo nero, gli occhi bruni e le orecchie ritte, indossava un sudario di color blu a strisce dorate; uno dei simboli di potere sull’Egitto. Non amava particolarmente il dio specie dopo gli ultimi avvenimenti, aveva assistito a tutto l'odio che serbava per il figlio. Lungo il tragitto non poté far a meno di pensare che poco prima stava salendo in cielo con la sua novella sposa ed ora stavano camminando alla cieca verso est.
    -Quindi mi hai portato via un figlio e hai lasciato morire l'altro! Ben fatto umano- ringhiò schifato mentre i due giungevano a quello che sembrava un piccolo porto, un’unica barca di canne intrecciate era legata a poco più di un passo da loro -ma guarda, ora ti va di fare il padre? Non ho nulla da dirti, per cui conducimi al tribunale dei morti in silenzio- lo rimbeccò asciutto il ragazzo salendo in barca, si sdraiò e si addormentò. Non ricordava l'ultima volta che aveva sognato eppure quel sonno fu interrotto da un sogno riguardante il passato. Era ancora sdraiato, ma i caldi raggi di un sole estivo ormai al tramonto gli ferivano gli occhi, mentre il morbido abbraccio delle spighe di grano lo ristorava. Avrebbe riconosciuto quel poto tra mille: Eliospiti in Arcadia, la sua vecchia casa. Un Damos molto meno accorto stava finendo di mietere prima di rincasare... un moto di nostalgia serrò la gola del sognatore, allora la vita era molto più semplice o almeno lo era stata fino a quel giorno: il giorno in cui gli uccelli del lago Stinfalo avevano raso al suolo il suo villaggio nel giro di pochi istanti la sua vita era cambiata per sempre.
    Come per dar ragione a questo pensiero uno stormo di uccelli dalle lucenti piume di bronzo, affilate come rasoi che alla necessità usavano come dardi spuntò dall'orizzonte portandosi dietro una scia di morte e distruzione senza eguali. Il sogno fu molto più infido di quello che il giovane avrebbe mai potuto immaginare, il tempo si fermò e lo spazio lo attirò verso una ragazza che spaesata aveva gettato da parte la lira che fino a poco fa stava suonando ed era corsa ad aiutare i più anziani a fuggire da quella minaccia alta. Il ragazzo dovette schiarirsi più volte la voce prima di mormorare -Clio- allungò il braccio sinistro per accarezzarle una guancia ma l'immagine tremolò come una fiamma. Clio figlia di Vespria una ninfa delle stelle che aveva conosciuto molti secoli prima della sua vita come Damos, quando il suo nome era ancora Fos il figlio di Urano, titano delle stelle e primo re dei titani, e di Zoe una comune mortale. Quei tempi prima degli dei erano duri per gli esseri umani, i titani non si curavano minimamente ai loro sudditi e i mostri erano sempre in agguato. Ripensò al suo addestramento con Prometeo il creatore degli umani, uno dei pochi titani a cui quelle misere creature nate dal fango sembravano importanti il titanotitani gli insegnò tutto sull'arte della spada e una volta concluso l'addestramento aveva incontrato una delle persone più importanti per lui: Kentas, un centauro dai lunghi capelli vermigli e il cuoio nero che divenne il suo miglior amico, insieme avevano trovato ed istruito il giovane Zeus anche se l'irruenza del Fos di quel tempo lo portò più volte a scontrarsi con il dio ma non impedì al mezzo titano di schierarsi a difesa degli uomini durante la guerra contro i titani, durante una campagna incontrò Orthos il cane bicefalo che adottò come animale di compagnia e Calipso, Nereide figlia di Nereo antico dio del mare schierata dalla fazione opposta, più volte capitolò contro Afros la spada della ragazza in grado di controllare bolle e schiuma in grado di corrodere le carni.
    mise un freno ai ricordi prima di perdervisi e tornò a concentrarsi su quello che aveva difronte: Clio, il suo più grande errore Damos aveva una storia con quella ragazza ma guardandola ora sentiva solo un grande senso di colpa alleviato solo dalla certezza di aver fatto la cosa giusta, anche se troppo tardi. Non poté far altro che vederla sparire tra le fiamme, mentre il sé stesso del passato era svenuto dopo aver distrutto i volatili metallici grazie alla moneta di Demetra, un sigillo degli dei oggetti donati ai mortali dagli dei, in grado di attingere alla forza del dio in questione sfruttando la propria concentrazione o la forza vitale dell'individuo.
    Il sogno mutò si trovava in una grande piazza d'arme una ragazza dalla pelle scura e i lunghi capelli corvini in abito lilla e manto rosso gli stava presentando un ragazzo più giovane di lui, tuttavia il suo portamento dimostrava una grande sicurezza e intelligenza Amir il suo maestro al tempio e ... una lacrima scivolò dai suoi occhi fino a terra Rashja la ragazza più tenace e coraggiosa che avesse mai conosciuto e lui un mezzo titano, immune allo scorrere del tempo, immortale se non in battaglia non era riuscito a fare una cosa così stupida come salvarla dalla morte!
    Il sogno mutò di nuovo ora era insieme alla sua combriccola del tempio: Elly, Amir in possesso dell’anello di Anubi, suo padre che gli conferiva il potere di evocare gli sciacalli e un discreto controllo sulle salme, Nathan; il dio del sole sotto mentite spoglie non che mastro di Raul, quest’ultimo era un semplice pescatore il cui villaggio era stato distrutto da un’idra ed era l’unico superstite, aveva ricevuto da Poseidone il suo amuleto in grado di evocare il tridente del dio del mare e controllare le acque, in una piccola casa in Egitto, Alex un compagno di Amir era a terra privo di sensi, come uno sparti acque tra loro ed un manipolo di figure in mantello nero. Il loro capo, Ahmed era una copia in chiave più dura e disciplinata del fratello Amir. In pochi minuti le cose erano precipitate: i tipi in mantello nero avevano attaccato ed il gruppo si era diviso per fronteggiare la minaccia. Istintivamente Fos si strinse il braccio destro anticipando il futuro, infatti pochi istanti dopo, il suo secondo più grande errore: si era frapposto tra il suo maestro e Ahmed riportando la ferita che gli avrebbe portato via per sempre l'uso del braccio destro, l'amuleto di Anubi del ragazzo era in grado di evocare una doppia lancia egizia in grado di recidere l'anima degli oggetti che mieteva. Lo shock tuttavia lo portò a conoscere suo padre e a stringere un patto con lui: la fine del caos in cambio della sua vecchia vita come contadino. Quella fu la prima volta che dopo secoli tornava ad impugnare Lykofos "crepuscolo" una spada nera come la notte con l'intero firmamento riprodotto su di essa in grado di evocare le costellazioni.
    Un nuovo cambio di scena e si ritrovò tra le rovine del tempio, distrutto dalla legione della morte guidata da Rashja alleata con lì fidanzato Ahmed, fin dal principio. Fos o meglio il Damos del passato stava fronteggiando Clio, ora un membro della legione, svuotata dalle emozioni per un patto con Gea, titaneide della terra madre e moglie di Urano uccisa dallo stesso Fos nella titanomachia dopo che questa uccise Kentas e sua madre Zoe. Gea ricolmò Clio di sete di vendetta nei suoi confronti per averla abbandonata mesi prima il giorno in cui il loro villaggio.
    Ricordava perfettamente la sua morte, non era stata poi tanto male delle driadi lo avevano ucciso trafiggendo ogni centimetro del suo corpo con dardi, probabilmente avvelenati. Giù nell'Ade aveva rincontrato le erini sue sorelle, demoni incaricate di punire i crimini contro la famiglia, se da un lato la discesa all’Ade era stata felice dall'altro proprio qui aveva perduto Alex, soggiogato da Set il dio egizio del Caos. Dopo aver percorso il sentiero di Orfeo grazie a Xavier era tornato in vita.
    Il sogno lo riportò a Ogigia era insieme a Basylius, un ragazzo figlio di Zeus conosciuto poche ore prima quando lui non era che un tenero coniglietto e Basylius lo aveva salvato d s l diventare la cena della maga Circe. Ora invece erano al cospetto di Calipso e nella sua casa dalla fine della guerra dei titani. Il ragazzo si era trasferito a Ogigia dove Zeus aveva confinato la Nereide, rivederla aveva risvegliato i ricordi della sua vita precedente decretando la fine di Damos e la rinascita di Fos. Non appena ebbe ripreso la sua vecchia vita quello che era stato il suo salvatore ora si poneva contro di lui, Basylius infatti sotto ordine del padre avrebbe dovuto trovare e ucciderlo, il loro scontro si concluse in piena parità e con quella che si poteva considerare un’amicizia.
    -mostrami tutto ma non quella scena- sibilò mentre il sogno sbiadiva e tornava a fuoco in un'altra scena era al capezzale di una Rashja sofferente e stava dando tutto sé stesso per trasferirle la sua energia per mantenerla in vita mentre Sekmeth la dea egizia della guerra, del calore solare e della medicina. Sigillata nel suo corpo stava divorando la sua intera linfa vitale. Elly principessa Egitto e sorella d'anima di Rashja, aveva ingaggiato un feroce duello con Sekmeth anche se con il pieno potere di Horus riusciva a tenere a bada la dea Fos riusciva ad avvertire la vita di Rashja che scivolava via dalle sue dita. La situazione precipitò quando Ahmed accorso per assistere la fidanzata si piegò in due dal dolore e il suo occhio sinistro contenente il potere di Crono il titano del tempo e padre degli dei fu finalmente pronto a tornare in vita, per far fronte al nemico il ragazzo sacrificò la sua vita sulla bilancia dell'ordine, pesando il suo cuore contro quello del titano, per spezzare l'equilibrio Rashja mise sul piatto anche il suo cuore che insieme a quello dell'amato risultava più leggero di quello del secondo re dei titani. Dopo aver affidato la bambina appena nata agli zii Elly e Amir, la coppia si spense stringendosi.
    -Anubi, tu eri lì e non hai salvato tuo figlio né la sua fidanzata, lasciando che una bambina innocente cresca senza genitori, non avrai il mio perdono!- dopo aver perso tutto Fos si diresse all'Olimpo deciso a chiudere la disputa con Zeus e chiedere in moglie Calipso di fronte a tutti gli dei, dopo che fu fatta pace si diresse a Eliospiti per fronteggiare Gea per limitare i danni provocati dalla legione che intendeva distruggere il mondo per ricrearne uno più puro senza guerre ed odio. La squadra capitanata da Xavier e composta da Daniel il suo giovane allievo e Raul compagno di studi di Fos ed utilizzatore dell'amuleto di Poseidone grazie all'aiuto di Basylius giunto a Midgard riuscì a fermare il Ragnarok, la fine del mondo nelle terre nordiche. Tuttavia in Egitto la squadra del tempio ottenne la più grande sconfitta: Ra fu divorato da Aphopis portando la notte eterna in tutta la terra d'Egitto.
    Fos giunto in Grecia per fermare l'ascesa della signora della terra modificò il patto con suo padre Urano: una volta fermato il Caos avrebbe dato la sua vita per salvare Clio. Dopo aver distrutto Gea, il ragazzo fu attaccato da Chaos la dea primordiale del caos. Dopo aver con uno stratagemma sacrificato la sua vita e disperso il caos il ragazzo rispettò la parola data e per evitare la morte ancorò la sua esistenza ad un fiore donatogli da Kathlina, ninfa delle stelle e personificazione della costellazione della fenice; costellazione molto amata dalla madre. Quindi tornò a Ogigia per prendere in moglie Calipso. Dopo aver assunto il ruolo di dio del crepuscolo Fos fu convocato da Anubi per andare a testimoniare per Ahmed e Rashja davanti ai giudici dei morti ed Osiride.
    Il giovane si svegliò e scese dalla barca che evidentemente aveva subito svariati danni da chissà quali creature a giudicare dagli squarci sullo scafo. Non se ne curò più di tanto e si diresse verso il grande edificio sulla riva un grande palazzo di ossidiana il soffitto aveva un quadrato di almeno dieci piedi dal quale entrava la luce naturale della duaat: una fioca luce rossa un lungo viale di larghe colonne che sorreggevano il soffitto decorate con geroglifici d'argento conducevano al vestibolo del tribunale, una doppia fila di lanterne dalla fiamma verde gettavano un'ombra spettrale in tutto il palazzo.
    Fos stava percorrendo quel sentiero obbligatorio quando si sentì sprofondare nell'oscurità, non riuscì a capire da quanto stava precipitando, un secolo? Un secondo? O forse un’eternità dopo il suo corpo cadde pesantemente a terra dallo schiocco che riuscì a sentire una o più costole non aveva retto all'impatto la sua bocca si riempì del sapore ferroso di sangue mentre la vista gli si annebbiò mentre pallini di luce gli danzarono davanti agli occhi, una fitta di dolore acuto gli mozzò il respiro -dannazione- sibilò tra i denti rimettendosi dolorosamente in piedi. Era in una città, una cinta di mura di pietra grigia racchiudeva un borgo formato da piccole casette mentre una seconda cinta di mura divideva la città da quella che doveva essere la residenza del signore locale, un palazzo in pietra rissa ad essere onesti il ragazzo non ne aveva mai visti di simili alte mura dalla merlatura a coda di rondine davano accesso ad una grata di ferro che conduceva ad un ponte levatoio abbassato un drappello di uomini era disposto sulle mura dietro alle quali una torre alta circa otto metri era collegata a svariate altre torri più basse. Era molto grezza e molto più efficiente in difesa che non i palazzi dei te greci, molto sfarzosi e ideati per mettere in risalto la ricchezza del padrone di casa. Per quanto si sforzasse non riusciva aa trovare una falla nella roccaforte scarlatta. Il bastione mostrava uno stendardo dorato con ricamati due martelli argentei incrociati, sormontati da una corona.
    -Questo posto non so cosa sia, né tanto meno dove sia- mormorò rivolgendosi a sé stesso. Sicuramente non era il tribunale dei morti, non era in Egitto e non si trovava in Grecia, doveva capirne di più,


    mi ritaglio questo piccolo spazietto pubblicitario per chiedervi se vorreste partecipare! basta che mi diciate nome del pesonaggio e bhe il pokemon il mio cervello si sforzerà di fare il resto!

    Ricordo inoltre di leggere non dico l'intera fan fiction perchè occorre uno stomaco d'acciaio ma almeno il glossario alla fine di ogni capitolo click

    Edited by Phoenix93 - 28/5/2017, 16:42
  9. .
    salve a tutti, mi rivolgo a tutti quelli che hanno acquistato un powersaves e si sono trovati a fare i conti con questo errore:

    rcfl5u1

    quest'errore si presenta se non avete ricevuto nessuna mail dopo l'attivazione del vostro account, vi consiglio di non provare più di 2 volte ma di contattare subito l'assistenza via twitter, è molto veloce a rispondere nel giro di un'oretta sono riuscito ad attivare il powersaves.

    una volta su twitter dovete scrivere (ovviamente in inglese) che avete un problema con il log in quindi vi verrà richiesto dal centro d'assistenza di contattarli privatamente mandando uno screenshot dell'errore e vi verrà chiesto di fornire l'username e il codice seriale del vostro powersaves, successivamente vi chiederanno di mandare una copia dello scontrino (o la fattura di amazon) quindi vi ricontatteranno fornendovi un nuovo codice seriale. dopo averlo inserito riceverete la tanto agoniata mail di conferma.
    una volta attivato l'account il programma sarà perfettamente funzionante

    ATTENZIONE: A me la mail di conferma è arrivata nella casella delle spam!
  10. .
    *chiude il giornale* aaaaah non imparano mai i minigiochi globali sono dei flop assurdi e secondo me questo non farà alcuna eccezione visto che in GTS hanno pretese assurde tipo voglòio un rattata e chiedono un tapu koko al lv 100. comunque grazie per la news :)
  11. .
    ho provato anch'io ma non ho trovato nulla non è colpa tua è proprio che i file sono andati offline
  12. .
    l'esame è OK io lo stab lo applico comunque e fine :D
  13. .
    Il film è in MKV più alta definizione di così... comunque cercherò la qualità da DVD
  14. .
    Sole e luna non ho provato per ora ho provato Alpha e Y
  15. .
    mh...

    tuononda (utile per catturare i pokemon/paralizzare gli avversari)
    fulmine
    una buona combo sarebbe
    Pioggiadanza+tuono
    oppure

    potresti insegnare tossina che è sempre utile e pallaombra visto che agatha usa spettri e spettro è superefficacie su spettro, se proprio non vuoi tuononda portesti sempre usare ondashock che non può fallire
132 replies since 8/8/2012
.