La rinascita dei titani

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  1. Phoenix93
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    Buon giorno, come promesso Amhpy eccoti il capitolo per il tuo compleanno è lungo, ma spero che piaccia sia a te che a tutti gli altri (anche se molti altri non ce ne sono) comunque buon compleanno e 111 di questi giorni :) buona lettura a tutti

    Capitolo Extra 2: La principessa delle sabbie

    Dopo una giornata qualunque a palazzo la vita si fece più movimentata quando iniziò il grande banchetto voluto dal faraone Horus-Akehn e sua moglie per la nascita della loro primo figlio, una bambina, era un occasione unica nella storia d' Egitto infatti per volere del faraone tutto il regno era stato invitato per quella notte di festa -sono felice che alla fine hai esaudito il mio desiderio- sorrise la madre novella al marito baciandolo teneramente -si, amore pensavo potesse turbare la piccola tanta gente e invece… guardala- il faraone indicò la figlia che guardava meravigliata l'enorme folla che si era radunata vicino alla culla sembrava un po’ spaesata ma continuava a distribuire sorrisi a tutti. -Sicuramente è contenta, forse un po’ assonnata dovresti congedare gli ospiti- suggerì la regina vedendo un vistoso sbadiglio della piccola -mia signora la notte è ancora giovane credo che gli ospiti capirebbero se lei e la piccola vi assentaste- si intromise un' uomo, dagli abiti che indossava era sicuramente un nobile, era avvolto in una tunica bianca di lino pregiato bordata in oro, dalla cintura pendeva il fodero di un ascia di ferro, all'anulare destro un anello d'oro con una pietra turchese intagliata fedelmente a uno scarabeo -Azhar, sei il fratello del faraone non sei tenuto a essere così formale- rise Akehn dandogli una forte pacca sulle spalle -hai ragione fratello ma non vorrei farlo davanti a tutti questi ospiti- gli bisbigliò all'orecchio -andiamo fratellino divertiti è una festa diverti, ti farebbe bene sei sempre così rigido -sono il capitano delle guardie reali e hai dato il giorno libero alla mia élite- sbottò-già l'ho fatto per darti una giornata di riposo, dico sul serio ti dai troppo assillo non ti fa bene- replicò in tono grave -lo so è solo che gli accadi popolo contro il quale nostro padre ha cominciato una guerra si fanno sempre più viscidi non mi sorprenderebbe se mandassero dei sicari proprio questa sera- lo ammonì Azhar squadrando la folla in cerca di un papabile assassino -vado a ispezionare le cucine- quindi lo salutò con un profondo inchino -molto bene non stancarti troppo non vorrei che le tue paranoie si rivelassero fondate e tu fossi troppo stanco per combattere- gli sorrise il fratello -non accadrà mio re- rispose molto formalmente Akehn sospirò, stava per prendere un altro sorso di vino dal suo calice quando un falco si appoggiò sul bracciolo del suo trono -Zaira cara perché tu e la piccola no vi andate a riposare? siete entrambe stanche- propose il faraone a sua moglie che faticava a tenere gli occhi aperti -si hai ragione, non ti dilungare troppo hai il consiglio di guerra domani- quindi baciò il marito e dopo aver preso la bambina che appena fu in braccio alla madre si addormentò quindi Zaira si diresse nei suoi alloggi. Il rapace si spostò sul braccio del sovrano che si diresse furtivo fuori dal palazzo per restare solo -salute a te Horus- salutò quando furono fuori portata d'orecchio -salute a te Akehn gran bella festa dico davvero come l'avete chiamata la piccola?- domandò il falco il faraone rise -ecco a me sarebbe piaciuto chiamarla come la madre ma lei è rimasta affascinata dal nome della sua balia e quindi l'abbiamo chiamata Elly- l'uccello si agitò inquieto -Elly? non è un nome egiziano non si addice a una principessa d'Egitto- replicò duramente -lo so, ma è solo un nome può sempre modificarlo quando diventerà regina no? E poi sai com'è fatta mia moglie o era Elly o io mi ritrovavo senza moglie e senza figlia- rise nervosamente -forse hai ragione Elly è solo un nome a conti fatti- replicò distrattamente fatto che certo non sfuggì all'amico -cosa ti turba? se è per l'esercito accadico diretto qui ti assicuro che gli fermeremo ancora prima che giungano in vista della città- il faraone cercò di rincuorare il dio che sembrava assorto in tutt'altri pensieri -hey Horus mi ascolti?- domandò un po’ preoccupato -cos… oh ehm si certo non ne dubito tuo fratello ha fatto un ottimo lavoro con i tuoi uomini- rispose come se il faraone lo avesse risvegliato bruscamente da un sogno -Horus c'è qualcosa che ti turba e sicuramente non è l'esercito accadico- Horus non rispose ma l'espressione cruciata del falco era fin troppo eloquente -sono due eventi uno dei quali ti riguarda ma non potrei dirti di più -capisco, non ti preoccupare siamo amici da molto tempo- rise Akehn -è vero, da quando da ragazzo ritrovasti un pezzo della lama del mio khopesh e lo rifoggiasti, per ringraziare la tua famiglia vi ho donato l'Egitto anche se eravate dei semplici fabbri, il guscio non mi importa è quello che avete dentro che è degno del ruolo che ricopri- -te ne sono grato, è stato difficile i primi tempi ma ora tutti riconoscono in me il legittimo faraone, se non vuoi dirmi ciò che ti affligge non te ne posso dare torto in fin dei conti l'Egitto è in festa e non ti ho neppure chiesto se vuoi un cosciotto di vitello o un boccale di birra- rise il faraone il falco sembrò sbuffare -non so dove trovi la tua allegria- quindi spiccò il volo solo per sgranchirsi le ali per poi ritornare difronte al sovrano -tu mi fraintendi, non posso intervenire direttamente nella vita di voi mortali… ma se potessi io mi recherei nelle paludi in cerca di qualche ibis-ammiccò il rapace -per quanto riguarda la seconda notizia non dovrei dirla ma nascondertelo potrebbe distruggere il regno. Sono andato alla tomba di Set…era scoperchiata del caro zietto nessuna traccia- riferì il faraone non proferì parola per un lungo lasso di tempo quindi annuì -capisco pensi che ci sia lui dietro gli accadi?- chiese serio -chi può dirlo- rispose il dio disarmato -l'onniscienza di un dio non funziona su di un dio- rispose -quindi è stato un dio a farlo rinascere- completò Akehn accarezzandosi il pizzetto finto -come osi accusare un dio di questo gesto?- esclamò adirato Horus assumendo la sua forma divina, un uomo dalla muscolatura massiccia, la carnagione bruna, la testa di falcone piumata di bianche piume i suoi occhi erano spaiati l'occhio destro era d'orato mentre il sinistro era di color argento la testa cinta dalla classica corona da faraone blu e oro sormontata da una corona solare, legato al gonnellino dorato portava una spada dorata dalla lama a mezza luna -calmati, lo hai appena detto tu se fosse stato qualcuno di mortale lo avresti saputo ma un dio… questo cambia tutte le carte in gioco- Horus rifletté -hai ragione ma chi? Sembra degno di Set generare diffidenza…buona notte Akehn ah e salutami Zaira e la piccolina.

    Dieci anni dopo

    -Papà, ci sei?- una bambina andava avanti e indietro per le immense stanze del palazzo cercando il padre, aveva lunghi capelli castani, la pelle color cannella e gli occhi nocciola fino a quando non andò a sbattere contro una guardia -ahio!- si lamentò massaggiandosi la testa -ciao zio, hai visto papà?- l'uomo si chinò quindi la prese in braccio -hey Elly stai diventando pesante, e così oggi è il grande giorno eh? sorrise Azhar -si, papà mi ha promesso che quest'anno mi porta alla processione della festa di Sobek- la bambina era molto emozionata tanto da tremare -zio tu verrai?- il soldato sorrise -è un segreto, ma ora pensiamo non vedo mio fratello da giorni, dev'essere nelle sue stanze con tua madre- propose -non c'è ho già chiesto alla mamma mi ha detto che ieri notte è uscito e non e che forse era rientrato, ma non lo trovo- rispose delusa la piccola, proprio in quel momento la voce possente di Akehn chiamò il fratello -eccolo hai visto che lo abbiamo trovato?- sorrise lo zio alla nipotina che corse felice dal padre che non la salutò nemmeno -papà vero che verrò anch'io alla parata?- il sovrano abbassò lo sguardo sulla bambina, era sudato e il suo volto dimostrava sentimenti contrastanti, sembrava voler giocare con la figlia ma qualcosa gli lo impediva -silenzio, parla il faraone- rispose in tono freddo e autoritario -ma…- tentò poi vide che lo zio si era chinato e la bambina capì che non voleva sentire una singola parola in più -certo che verrai questo è il volere del faraone avresti dovuto vedere la tua faccia, su vai a fare un giro al bazar ti manderò a chiamare- rise Akehn la principessa corse via felice. Quando Elly se ne fu andata Azhar si rimise in piedi sorridendo per lo scherzo -in qualità di guardia reale, gradirei sapere i tuoi spostamenti e come tuo fratello minore il tuo comportamento mi angoscia-disse preoccupato il comandante -fratello tu non sai quello che so io Thot ha predetto, Elly porterà il trionfo di Apophis. Per questo sono così turbato in quanto ai miei spostamenti era di questo che ti volevo parlare, da ormai dieci anni che Set è rinato e gli sto dando la caccia- spiegò Akehn che sembrava invecchiato di dieci anni -capisco terrò le orecchie ben aperte- disse l'altro. Nel frattempo la bambina aveva raggiunto il grande bazar di Luxor, era intenta ad osservare le numerose bancarelle facendosi largo tra la folla quando un uomo corpulento, alto quasi due metri le si parò dinanzi -ehy piccola tutta sola al mercato rischi di farti male- la schernì -e indoviniamo dovresti essere tu a farmelo?- rise la bambina -perspicace, ma preferirei non farti nulla prima di aver intascato il riscatto da tuo padre- rise sguaiatamente il bruto, la bambina sfortunatamente aveva imboccato una stradina laterale -andiamo scimmione, papà mi ha chiesto di non fare tardi ma se proprio ci tieni, vedrò di stenderti alla svelta- sbuffò leggermente infastidita mostrando tutto il suo coraggio l'energumeno rise -te la cavi a parole ora vediamo con i fatti- quindi sfoderò una scimitarra dalla cintola, Elly arretrò impaurita in uno scontro a mani nude avrebbe potuto sfruttare il divario tra le loro stature per stancare quel bandito, la sua agilità era senz'altro migliore della sua visto la pancia immensa che ballonzolava ad ogni passo. -Non è leale se solo avessi una spada ti farei perdere qualche chilo in eccesso- protestò l'uomo calò il colpo ridendo colto da un divertimento folle, Elly riuscì a schivare il fendente rotolando con un'eleganza in mezzo alle gambe del suo aggressore, tagliandosi la ritirata. Il bandito incredulo stava ancora cercando la sua vittima quando un uomo avvolto in un manto color crema, di materiale grezzo che gli nascondeva il volto girò per quella via, se lo avesse fatto con intenzione non lo dava a vedere tanto camminava spensieratamente solo quando si trovò di fronte al bruto gli afferrò con forza il braccio libero -non ti vergogni Thalis? Prendertela con una bambina disarmata per giunta!- la sua voce era calma come il mare prima della tempesta -c-chi sei… e come sai li mio nome?!-piagnucolò l'uomo impaurito cadendo in ginocchio sopraffatto dal dolore, a vederlo così Elly provò compassione per il suo aggressore -ti prego basta, lo perdono- implorò la bambina, ma il misterioso individuo non sembrava darle ascolto e con una rapida flessione del braccio spezzò l'arto di Thalis che svenne accompagnato dal suo urlo straziante -svenire non servirà a far cambiare la tua sorte- lo sconosciuto estrasse un kopesh e si preparò ad assestare il colpo -FERMO È UN ORDINE DELLA PRINCIPESSA ELLY D'EGITTO- urlò facendo da scudo al mal capitato -ha già pagato per il suo crimine- il misterioso salvatore rinfoderò l'arma -Elly? non ti avevo riconosciuta, hai avuto coraggio ad affrontare quest'uomo e a metterti tra me e lui, se avessi un arma saresti una guerriera eccezionale, sono un amico di tuo padre e tuo zio mi accompagni da loro?- il suo tono di voce era più caldo quasi fosse un lontano parente, Elly tirò un sospiro di sollievo -certo, grazie per avermi salvata ehm?- sorrise -il mio nome non è importante, hai per caso notato cambiamenti nel comportamento dei tuoi genitori nei tuoi confronti?- chiese a bruciapelo La principessa rimase in silenzio non sapendo cosa rispondere a quella domanda -i miei genitori mi vogliono bene e anche io gli voglio tanto bene, papà è sempre un po' stanco ma trova sempre tempo per me la mamma invece è dolcissima- rispose -mh… capisco scusami per la domanda strana- -no, figurati però è come chiedere se nel deserto fa caldo- rise la bambina -oh siamo arrivati- annunciò quando arrivarono alle porte di un immenso palazzo con ampie colonne dipinte, i muri dipinti di dei o scene quotidiane come la mietitura o la caccia, i due si scontrarono con il faraone che stava uscendo -oh, Elly ma che hai fatto ti sei rotolata nella sabbia?- ridacchiò Akehn -più o meno… è una storia buffissima…-attaccò la bambina ridacchiando nervosamente -già, soprattutto quando quel bandito ti ha aggredita- si intromise lo sconosciuto il faraone si accorse solo ora della sua presenza -quanto tempo sii il benvenuto- lo salutò quindi tornò a concentrarsi sulla figlia -alla luce di questi eventi, non ti sarà più permesso allontanarti dal palazzo da sola, da oggi uscirai solo se accompagnata da me tua madre lo zio. Sono stato chiaro?- ordinò -ma papà non è vero… non sono…- il faraone alzò una mano per zittirla -ho detto sono stato chiaro?!- ripeté Elly sospirò amaramente -trasparente- sibilò quindi se ne andò inviperita -sembra si sia arrabbiata- sorrise il misterioso visitatore togliendosi il mantello rivelando una testa di falco -Horus, certe volte credo di essere troppo severo con lei- il dio guardò l'amico con dolcezza -lo fai per il suo bene, hai saputo la sua profezia?- chiese Akehn sembrò invecchiare sotto il peso di quella domanda -si, ma è e rimarrà sempre mia figlia- rispose il dio della vendetta lo guardò perplesso ma lasciò cadere l'argomento -credo di aver rintracciato Set- annunciò la notizia lasciò completamente senza parole -dove? Organizzerò un esercito e…- cominciò a pianificare, il dio rise -amico mio il nemico si trova tra i tuoi, è Hotep il sacerdote di Osiride voglio che meno persone lo sappiano tuo fratello deve partecipare un guerriero come lui è raro trovarlo, potrebbe battersi al pari con me- detto questo il dio falco scomparve. Elly era rientrata nelle sue stanze dove sua madre l'aspettava tra il divertito e l'accigliato -piccola mia- la madre abbracciò la figlia sconvolta -ehm non dovresti essere arrabbiata?- sorrise la regina la strinse con più dolcezza -perché? sei sana e salva…però!- cominciò severamente -sei una principessa non sta bene che tu ti riduca così per una semplice scaramuccia- rise -e poi credo che tuo padre ti abbia già punita più del necessario- quindi prese acqua e oli profumati e lavò i sottili capelli della bambina incrostati di polvere con molta cura -a volte credo che papà non mi capisca- sospirò Elly rilassandosi sotto le cure della madre -ti sbagli, Akehn ti vuole bene… solo vuole che tu sia al sicuro- la rassicurò Zaira accarezzandone il volto con dolcezza -cerca di non essere così dura con lui, metterò io una buona parola per te- sorrise. In quel momento bussarono alla porta -vostre altezze, Azhar chiede di entrare- il regina sbuffò -tuo zio e la sua fissazione per l'etichetta- -entra pure-lo esortò, il capitano entrò quindi sorrise alla nipotina -Zaira c'erano le tue ancelle fuori- quindi si rivolse a Elly -ho sentito della tua piccola disavventura al bazar- rise la principessa deglutì -ormai mezzo Egitto lo saprà- lo zio sembrò divertito -probabilmente, ma questo è successo perché non sapevi difenderti- -ma il signor "hey tu non esci più se non al guinzaglio" non lo permetterà mai-rispose abbattute -giusto, ma mio fratello non deve per forza saperlo o sbaglio?- ammiccò il soldato quindi spostò lo sguardo sulla cognata -sei dei nostri vero Zaira?- sorrise la regina rise -io non so nulla so che ho ripulito mia figlia, poi lei è andata nelle cucine con Nifek, la mia ancella personale- rise -molto bene, mi prenderò cura io di lei- promise -andiamo zietto!- si intromise vitale la bambina -e va bene andiamo- sorrise Azhar. I due si diressero alla piazza d'armi, un grande cerchio di terra battuta e polvere argillosa sul quale erano piantati vari tipi di manichini di canne -molto bene cominciamo con la lotta disarmata- voglio vedere la tua forza, picchia un po’ la tua forza- Elly si avvicinò eccitata a il manichino più vicino e gli tirò un diretto piuttosto debole -devi caricare il peso sul colpo prova a fare un passo avanti mentre colpisci- quindi fece vedere, il pugno dell'uomo fece volare qualche scheggia del suo avversario aprendo un buco all'altezza di un ipotetico stomaco, Elly ci provò caricò la forza e il suo peso nel colpo che incrinò qualche canna nell'impatto, la forza dell'impatto fece sbilanciare la bambina che per non cadere si aggrappò con tutta la sua forza al collo del nemico fittizio spezzandolo -bhe ci siamo scaldati e hai massacrato seppure per errore il tuo primo manichino- -quindi devo solo continuate a inciampare- disse un po’ accaldata -in teoria si in pratica il nostro obbiettivo è imparare non solo imparare a far male ma soprattutto a difendersi, quindi non inciampiamo. Ora che so qual è la tua forza…DIECI GIRI INTORNO ALLA PIAZZA DI CORSA!- urlò in tono militare, la principessa lo guardò con gli occhi sgranati -ma è enorme! Non ci riuscirò mai- esclamò Elly abbattuta -è vero non ci riuscirai mai se continui a dire che non ce la farai ora corri e voglio che tu ti convinca che ci puoi riuscire- la incoraggiò lo zio, la principessa chiuse gli occhi per qualche attimo di concentrazione, quindi gli riapri, ora nel suo sguardo era inciso a fuoco tutto il suo carattere e la sua determinazione, cominciò a correre senza alcun pensiero in mente solo correre più veloce, non era cosciente di nulla, sentiva solo i suoi passi attuti dalla polvere e il ritmo del suo cuore che accelerava sempre di più, un braccio energico quindi la bloccò -dieci giri della piazza, solo cerca di essere più consapevole dei tuoi limiti la volontà è fondamentale, ma il fisico lo è altrettanto- gli sorrise lo zio riportandola bruscamente alla realtà, le manca il fiato un dolore al fianco costrinse Elly a sedersi sentiva i polmoni bruciare come avvolti dalle fiamme, il cuore minacciava di esplodere -sai, sono fiero di te farò di te un eccellente guerriera- disse Akehn passando una brocca d'acqua alla nipotina che bevve avidamente -vorrei solo che anche papà fosse fiero di me- rispose dopo una lunga pausa. Gli allenamenti continuarono fino alla sera prima della festa in onore di Ra qualche mese dopo quella sera, quando tornò nelle sue stanze Elly era felice lo zio le aveva confidato che l'indomani avrebbe partecipato pure lei ai festeggiamenti -Zaira sa proprio come prenderlo il mio fratellone eh?- rise prima di andarsene scusandosi con la bambina, ma a detta dello zio aveva in impegno -poco male, meno allenamenti- pensò tra se la ragazza prima di addormentarsi, quella sera il suoi sogni furono tutt'altro che piacevoli, suo padre, lo zio e un falco d'oro stavano combattendo contro il deserto stesso, non era molto chiaro, sembrava che una tempesta di sabbia cercasse di uccidergli, per un frangente le sembrò di vedere un uomo in una tunica rossa in mezzo alla tempesta, i tre guerrieri erano eccezionali ma sembravano non riuscire a contrastare quell'uomo fino a quando i tre non riuscirono a colpire allo stesso tempo quell'uomo, la tempesta si placò all'istante, l'uomo in rosso scomparve in polvere di color scarlatto, solo allora notò che il volto di Azhar era sfregiato da tre grosse lacerazioni che gli scorrevano da guancia a guancia. Il sogno quindi cambiò vedeva un paesaggio che riconobbe immediatamente, era la sua città, Luxor alla luce del tramonto, era invasa da miliardi di scorpioni, alcuni dei quali erano circondati da fiamme azzurre e appiccavano il fuoco a case persone con il minimo contatto, facendo assomigliare la città ad una gigantesca candela Elly si svegliò pallidissima, quindi andò a cercare suo padre, c'era qualcosa in quel sogno era fin troppo reale. Entrò nella camera del faraone e trovò solo sua madre che dormiva beata, di del sovrano nemmeno l'ombra, non trovandolo uscì per il colonnato cercando Azhar, sperando che stesse pattugliando il palazzo, ma non trovò nemmeno lui. La principessa si accorse solo ora che il suo respiro era irregolare come il suo battito decise di tornare a letto e di credere di essere ancora in un incubo. Una dolce carezza la svegliò all'alba -buongiorno, sei bella quanto il sole oggi- sorrise Akehn baciandola sulla fronte -papà ieri ho fatto un brutto sogno, c'eri anche tu e lo zio combattevate un uomo vestito di rosso insieme ad un falco- disse sollevata nel vedere che suo padre era sano e salvo, il faraone la guardò con un misto di emozioni sembrava sorpreso impaurito e sembrava un po’ consapevole della cosa come se si aspettasse qualcosa del genere, ma rispose con allegria -ieri ho avuto ricevuto l'ambasciatore assiro, sembra che dopo tre anni di guerre avremo un po’ di pace, e ora giù dal letto pigrona altrimenti farai tardi alla festa-. Quel giorno era piacevole il sole cocente dell'Egitto faceva capolino da un velo di nuvole bianche, lasciando una giornata ventilata e piacevole -amore mio, hai dormito bene? sembri sconvolta- Zaira si affrettò ad abbracciare e baciare la figlia, quel giorno aveva profumato i suoi capelli on oli floreali -vedrai che ti divertirai vedrai oggi l' intero Egitto è in festa, e potrai pure esprimere un desiderio se sarai fortunata- sorrise la regina -lo zio sta bene?- chiese a malincuore, per quanto potesse affascinarla il tema "festa di Ra", ma Zio Azhar -lo zio verrà vero?- chiese cercando di nascondere la sua preoccupazione -ma certo che verrà, e ora colazione su, poi un bel bagno e dopo ti aiuto con l'abito nuovo e così fece quindi dopo un bel bagno rilassante la madre l'aiutò con il nuovo abito che il sarto le aveva fatto su misura, un abito di seta pregiata di color argento le maniche lunghe come il colletto erano di raso blu, una fascia dello stesso materiale ma di color oro assicurava la chiusura della veste -ti sta d'incanto, sei bellissima amore mio- le sorrise dolcemente la bambina quindi si mise l'anello d'oro con scarabeo al dito e si allaccio la collana con l'occhio di Horus che suo padre le aveva regalato anni prima, secondo il faraone quella collana l'avrebbe protetta dalla sventura -sei quasi perfetta… ecco- le mise un piccolo cerchio d'argento tra i capelli con inciso un gatto quindi si tolse un anello del medesimo metallo e lo mise al dito della figlia -ecco ora sei perfetta- Elly guardò l'anello della madre -ma…mamma è il tuo anello preferito- disse senza parole -già e ora è tuo del resto è il tuo compleanno e il primo che tuo padre ti fa passare fuori dal palazzo è giusto così- Zaira accarezzò la figlia che continuò a fissare l’anelo d'argento con l'Ankh, la chiave della vita -grazie lo costudirò gelosamente -ehy ma siete ancora qui a chiacchierare?- Azhar si affacciò alla porta -siete bellissime- quindi guardò meglio la nipotina - non è adatto per combattere- rise Elly rimase in silenzio. Il volto dello zio aveva lo stesso sfregio che aveva nel sogno -zio che ti sei fatto?- chiese -questo dici?- indicando la cicatrice -è solo un graffietto, ma è stato per una giusta causa-rise divertito -un graffietto sembra che l'animale di Set ti abbia lacerato il viso-sorrise contagiata dallo zio -già, sembra proprio- rise nervoso come se la bambina avesse colto nel segno. I tre raggiunsero il faraone fuori dal palazzo, per le strade musica gioiosa giungeva da ogni via, molti uomini si affrettavano a portare grosse ceste di frutta o cereali verso il grande tempio di Ra. Trovarono anche molti allevatori che portavano il loro bestiame per sacrificarlo a al dio del sole quando il faraone e la sua famiglia arrivarono al tempio sacrificarono un montone, quindi iniziarono i festeggiamenti, danze canti e cibo che spuntava ovunque, queste furono le cose che rimasero impresse nella mente della principessa, ma il meglio doveva ancora arrivare, a mezzogiorno Akehn fermò i festeggiamenti con fare solenne -è ora!- disse con fare solenne quindi si diresse verso l'alta statua in pietra nera del dio e accese una bacchetta d'incenso ai piedi della scultura -per il bene dell'Egitto- annunciò, la folla esplose in un ovazione, -per il volere di Ra quest'anno il desiderio sarà espresso da un fanciullo- riprese quando la folla si fu calmata, al sentire queste parole ci furono altre grida di gioia -silenzio, parla il faraone! venite figli del Nilo datevi la mano e fate un cerchio attorno a Ra-esclamò con voce potente. Un centinaio di bambini radunò attorno alla statua -Elly vai tesoro- sorrise Zaira -ma nemmeno se venisse Anubi a prendermi la vita- rispose Elly rossa in volto -andiamo riesci a picchiare i miei soldati e non hai il coraggio di andare vicino a una statua?- rise Azhar -quando picchiavo i tuoi uomini non c'era tutta la città a vedermi -Elly, fai un passo avanti- le disse il padre, anche se più che un suggerimento sembrava un ordine -Gente del Nilo, quest'anno partecipa per la sua prima volta mia figli Elly, sembra però non voler aggiungersi al cerchio, cosa dovrebbe fare?- sorrise Akehn -NEL CERCHIO! NEL CERCHIO!- ruggì la calca -gli hai sentiti? Non puoi sottrarti ai doveri che hai con il tuo popolo- le disse il padre divertito -e sia- rise nervosamente la bambina -ma quale volere di Ra e Ra! papà ti odio- pensò cercando conforto nella madre e lo zio che si limitarono a sorriderle incoraggianti, riconobbe la sconfitta e andò ad aggiungersi al cerchio -un applauso ai nostri bambini -esortò la gente che esplose in grida e applausi la musica quindi ricominciò più briosa mentre i bambini iniziarono a danzare attorno alla statua, la banda si arrestò solo quando la luce solare che filtrava dalla corona del dio non si concentrò in un unica posizione lasciando in ombra il resto del cerchio, immersa nella luce c'era Elly che dovette strizzare gli occhi per non restare abbagliata -quest'anno sarà la nostra principessa a esprimere il suo desiderio- ruggì Akehn quindi si spostò davanti alla figlia -parla Elly figlia del Nilo, un grande privilegio ti è stato concesso- disse con tono solenne, era la prima volta che la bambina lo vedeva seriamente come il faraone, ora temeva il suo sguardo. Elly guardò i bambini e la gente radunata lì -vorrei che… tutti gli abitanti d'Egitto siano liberi e felici come lo sono io e bhe la mia famiglia- balbettò la piccola principessa, il faraone sorrise quindi posò il pastorale e il flagello sulle spalle della figlia -gente di tutto l'Egitto, da oggi siete liberi anche se non siete nati in Egitto, la vostra gioia sia uno stimolo per voi che il vostro ringraziamento giunga a questa bambina, mia figlia!- annunciò le grida festose divennero così assordanti che non si riuscivano a distinguere le parole che Akehn disse alla figlia, praticamente urlando. La festa continuò fino al tramonto quando il sovrano congedò la folla -dunque com'è stata la festa- chiese Zaira alla figlia mentre tornavano verso il palazzo una voce rispose al posto della bambina -molto bella devo dire- un uomo si stava avvicinando molto lentamente Azhar sguainò il Khopesh e si mise a difesa delle due donne, la stessa cosa fece il fratello -Hotep, ti avevo concesso di vivere purché non ti presentassi più sulla mia strada- disse con fermezza il faraone l'uomo rise -Akehn il tuo tempo è finito, anzi il tempo della tua dinastia è finito- rispose il grande sacerdote di Osiride -hai la lingua lunga ma sei completamente disarmato- lo schernì Azhar avvicinandosi cauta mente, senza nessun motivo la guardia reale quindi si accasciò al suolo -è vero ma ha amiche influenti- annunciò una voce divertita, accanto a Elly e a Zaira una donna dai lunghi capelli neri come il suo abito di seta e la carnagione abbronzata cominciò a ridere follemente -salve Akehn, mi sorprendi sei riuscito ad annientare Set certo il tuo fratellino era un guerriero formidabile peccato che ora non ci sia più-, il suo aspetto era bellissimo, deturpato solo dalla coda di scorpione che le sbucava dal vestito -Akehn amore, cosa succede?- chiese terrorizzata Zaira fissando la scena cercando di capire cosa stesse succedendo -Zaira prendi Elly e scappa io ti seguirò, andate!- le rispose il marito con le lacrime che scendevano dai suoi occhi illuminati dal desiderio di vendetta, Zaira prese per mano la figlia quindi corse via il più velocemente possibile, ma non abbastanza per portarsi fuori portata della lunga coda avvelenata che le trafisse la schiena - Elly devi sopravvivere sorridendo, sei così bella quando sorridi, ti ho sempre voluto bene- le disse la madre sorridendole e accarezzandola un ultima volta, quindi il veleno entrò in azione sciogliendola completamente nel giro di pochi minuti -MAMMA!- Elly crollò in ginocchio vicino agli ultimi resti della madre, la sua corona e qualche brandello di seta Akehn ruggì la sua rabbia quindi sferrò un colpo alla dea ferendola sulla guancia -molto bene, visto che fai il duro ucciderò anche la bambina- rise quindi la sua coda saettò e un attimo prima che colpisse Elly trovò il petto di Akehn -scusa Elly, non te l'ho mai detto ma ti voglio bene e sarò sempre orgoglioso di te- il faraone sputò qualche grumo di sangue quindi si accasciò al suolo -papà voglio cambiare desiderio, voglio rimanere per sempre con te e la mamma non mi lasciate sola- pianse la piccola -oh ma tra un po’ gli raggiungerai- le disse la dea con voce melliflua mentre si preparava all' ultimo attacco, quindi l'arto schizzo contro la sua ultima vittima -Horus, se la nostra amicizia significa qualcosa proteggi mia figlia- bisbigliò il faraone con il suo ultimo respiro, due ali di fuoco bianco crebbero sulla schiena della bambina avvolgendola come in un abbraccio, che la fece smettere di tremare era come se lo zio, la mamma e il papà la stessero abbracciando per cancellarle la paura, Serket urlò da dolore, con la coda ustionata e accecata dalla lucentezza di quelle ali, Elly quindi ne approfittò per spiccare il volo. Quando atterrò vide la sua città brillare in lontananza come una candela contro il cielo rosso, il suo sogno si era realizzato, la bambina quindi perse i sensi stremata.

    Due anni dopo

    Erano trascorsi due anni da quella sera, vagando senza meta per l'Egitto era venuta a conoscenza che il nuovo faraone aveva messo una ricompensa per la sua cattura, quindi si era fatta più cauta nei movimenti spostandosi principalmente di notte e per strade poco frequentate, dopo giorni di cammino si trovava dalle parti del Sinai, nel deserto, un uomo durante l'ultima visita ad una città per sfamarsi e per cercare informazioni, l'aveva avvicinata dicendo di essere un amico di suo padre, era da qualche giorno in quel deserto ma nessuno si era ancora fatto vedere, tanto che la ragazza cominciò a sospettare che si trattasse di una trappola -brava Elly, così si fa fidati degli sconosciuti- sospirò quindi si rialzò e mosse qualche passo cercando di ricordare da dove era arrivata, ma in ogni direzione l'unica cosa che riuscì a vedere era sabbia la ragazza sbuffò e scelse una direzione a caso dove andare, dopo una mezz'ora era riuscita ad arrivare all'ombra di una parete di roccia -ecco, ci mancavano i miraggi- rise sarcastica, una sagoma si stava avvicinando a passo veloce -spero che sia amichevole ho troppa sete per picchiarlo- si disse la figura misteriosa appena la notò le corse incontro quindi le porse un otre piena d'acqua ghiacciata -tutto bene?- le chiese era la voce di una ragazza, il viso però era nascosto da un velo di colore bianco che le copriva la testa ad eccezione degli occhi di color ambrato -grazie, stavo morendo di sete- sorrise Elly asciugandosi la bocca -non so chi sei ma io mi leverei di qui alla svelta- la frenò l'altra indicando un punto imprecisato alle sue spalle una gigantesca nuvola di sabbia si stava avvicinando a velocità esorbitante -ma io dovrei aspettare un amico… o quello che credo sia mio amico- rispose sotto tono -senti ti fidi di me? c'è una grotta qui vicino potremmo andare lì e bhe aspettare che la tempesta finisca- le offrì la ragazza misteriosa Elly studiò rapidamente la situazione: una completa estranea le aveva offerto dell'acqua e ora la invitava a seguirla, dall'altra parte una tempesta di sabbia l'avrebbe sepolta viva nel giro di qualche secondo e dell'amico di suo padre non si era vista nemmeno l'ombra. -Va bene fai strada- rispose, circa un minuto dopo erano in una grotta artificiale al sicuro -dunque, hai fame?- chiese la ragazza misteriosa Elly fece di tutto per nasconderlo ma moriva di fame, la misteriosa salvatrice le sorrise -ho capito ti preparo un pò di minestra- quindi andò a prendere una scodella da una incavatura della grotta -ehm… grazie- disse Elly -oh, figurati, tutto questo mi sa di gia visto sai, è così che ho conosciuto il mio ragazzo- rise l'altra tornando da un luogo in ombra e porgendole la scodella ricolma di brodo -puoi chiamarmi Rashja- quindi si sedette vicino a lei -grazie Rashja sarei sepolta qualche metro sotto la sabbia se non fosse per te- le rispose tra un boccone e l'altro -vediamo se indovino… tu sei la principessa d'Egitto di cui tutti parlano- rise l'espressione stupita sul volto della sua ospite fu più che una risposta ma come hai… n-non vorrai riportarmi a Luxor?- domandò in preda al panico Rashja rise divertita -non lo so, tu vuoi andare a Luxor?- chiese -no di certo- rispose la principessa ora in allerta -molto bene allora non ci andremo… solo è vero quello che dice la gente? la tua famiglia è scomparsa principessa?- domandò con certo interesse -principessa?- Elly rise amara -forse due anni fa ora sono solo Elly una ragazza orfana che ha visto una dea uccidere i suoi genitori quando aveva solo dieci anni- rispose -bhe Elly se hai finito di mangiare ti consiglio di darti una pulita, sei pur sempre una ragazza no? troverai un catino e dell'acqua in quell'angolo… ora scusami ma non mi sento molto bene vado a prendere un po' d'aria- Rashja si alzò e se ne andò quindi Elly si diede una ripulita quindi indossò uno dei vestiti di Rashja, che le aveva preparato insieme alla cena -mi è andata bene, Rashja è premurosa, si comporta come se fossi la sua sorellina e ci siamo appena conosciute- la ragazza si addormentò con quel pensiero in mente, dormì un sogno profondo solo un sogno molto strano rovinò tutto: l'uomo che due anni prima l'aveva aiutata con il bandito del mercato era ritto accanto a lei -Elly, ho poco tempo per cui ascoltami, tuo padre mi aveva avvisato che Set si stava facendo aiutare da un dio ma ho seguito una falsa pista e…-quindi fui interrotto -tu sapevi di questa cosa ma non hai fatto nulla? Mi spiace ma mamma mi ha insegnato a diffidare dagli sconosciuti- rispose acida -è vero ma se Akehn fosse vivo ti direbbe di fidarti del dio che ti ha salvato la vita due volte- rispose a tono togliendosi il pesante mantello rivelando la testa da rapace -Horus, hai contribuito alla morte dei miei genitori, cosa ti porta qui?- rispose gelida -che splendido risentimento- rispose il dio come se stesse annusando un fiore delicato -tu ed io vogliamo la stessa cosa la morte di quei traditori, per cui ti offro il mio sigillo e la mia amicizia… e Elly mi spiace davvero i tuoi erano delle persone stupende e tuo zio uno dei migliori guerrieri che io abbia mai visto, trova il luogo chiamato Tempio degli dei, hai già la chiave in mano- la sua voce si spense accucciata accanto a lei c'era solo Rashja che le bagnava la fronte -scusa ti ho svegliata, avevi il respiro affannato devi essere rimasta troppo tempo al sole- le sorrise dandole un piccolo buffetto -sto bene-disse anche se sentiva il suo corpo senza peso -no non è vero, tranquilla mi prenderò io cura di te, su ora riposa- -Rashja grazie, sei una persona così buona- l'espressione di Rashja sembrò turbata ma Elly era già crollata esausta, la mattina successiva la ragazza si sentiva in gran forma -senti Rashja hai mai sentito parlare del Tempio degli Dei?- chiese mentre facevano colazione -si, ma non so se tu ci puoi entrare- rispose osservando la collana della ragazza con interesse, ma continuò a mangiare come se nulla fosse, anche la principessa tentò di fare altrettanto ma aveva appena preso la ciotola con il latte quando una leonessa sbucò da sotto il rudimentale tavolo di pietra e tentò di artigliarla, ma fu più veloce e riuscì a balzare all'indietro -Rashja aiuto!- esclamò ma l'altra fece orecchie da mercante continuando la sua colazione -se non lo bevi subito si fredda- disse con tono neutro -già e scommetto che non dovrei sporcare con il mio sangue la caverna- rise sarcastica -perspicace la principessa- sorrise -ti avverto se ti fai ammazzare dalla miciona ti riporto in vita e ti ammazzo per avermi sporcato la grotta intesi- sorrise dolcemente, la giovane schivò diverse serie di artigliate e di morsi ma non aveva nulla con cui contrattaccare -andiamo concentrati per amor degli dei- sospirò Rashja annoiata dallo scontro -giusto, devo concentrarmi, ma sai c'è una gattina molto arrabbiata che vuole divorarmi- rispose ironica -coraggio Elly concentrati e trasferisci parte della tua energia alla collana-il tono di Rashja era fermo quasi come se le ordinasse di concentrarti, Elly inspirò quindi si concentrò sulla sua collana fino a quando questa non brillò di luce dorata e non sentì di stringere nella mano destra la tipica spada a mezza luna egiziana. -Wow ci sono riuscita! e ora a noi due gattaccia, la ragazza si mosse con più convinzione verso il felino -ah, adesso non fai più la dura- la stuzzicò quindi sferzò un colpo, ma la leonessa afferrò il filo della lama con i denti -molla l'osso… è mia! Trovati la tua spada- ringhiò Elly strattonando l'animale per fargli lasciare la presa, vista la convinzione della leonessa Elly dovette mollarle un calcio tra le costole, -e ora chi è più forte?- rise alzando trionfale la spada, la leonessa ruggì e le balzò addosso, Elly schivò di lato e trafisse la fiera tra le spalle -interessante, forse una guerriera non litiga con una gattona per una spada- nascose la bocca dietro la mano -bhe ho vinto no?- rispose un pò abbattuta -Elly da te voglio anche la grazia- la ammonì -ma sei stata bravissima- le disse dandole un buffetto sulla punta del naso -grazie ma da dove è entrata?- chiese, Rashja sorrise quindi mostrò il suo anello -tu hai i tuoi trucchi, io ho i miei- quindi spiegò la storia dei sigilli -non va bene, mi sto affezionando troppo a te- le sorrise -quindi rischio la vita ad usare il mio sigillo- chiese preoccupata -tranquilla, devi conoscere i tuoi limiti, e poi devi solo allenarti e non avere fretta certo devi ogni tanto esagerare per migliorare, ma se ascolti i miei consigli e non esuberi andrà tutto bene te lo prometto, adesso riposa è la prima volta, quella più spossante- quindi Rashja uscì lasciandola sola. Dopo un paio di settimane di addestramento Elly sentiva di aver appreso bene a concentrarsi in battaglia, ormai Rashja doveva usare minimo tre leonesse per metterla in difficoltà -sei pronta- annunciò quella mattina andremo al tempio oggi lì ti addestrerai con gli altri -Grazie Rashja per non avermi venduta a Hotep- disse stringendo l'amica in un abbraccio -figurati, come se potessi vendere la mia sorellina a un pazzo- Rashja si affrettò a zittirsi con la mano -aspetta vuoi forse dirmi che mi vuoi bene come a una sorella?- rise -certo, seccante, irritante ma soprattutto sei buona e ti proteggerò andiamo siamo una famiglia no?- sorrise dolcemente, Elly si prese qualche momento per metabolizzare l'informazione -sarai sempre con me?- chiese con lacrime di che le scendevano dagli occhi -che c'è? Piangi adesso?- rise dolcemente quindi le asciugò gli occhi -certo, andiamo- quindi insieme uscirono dalla grotta Rashja stese il braccio e pronunciò chiaramente -Tempio degli dei- quindi scomparve come sabbia al vento -Tempio degli dei- pronunciò a sua volta il mondo sembrò diventare liquido per poi ricompattarsi qualche secondo dopo -ci sei riuscita- la salutò Rashja che l'aspettava davanti a un gigantesco portale di un tempio bianco sgargiante -wow- riuscì a dire emozionata e sorpresa insieme all' amica varcò le porte, quindi dopo essere stata presentata ai maestri del tempio le fu assegnata una camera, insieme a Rashja. Da quel giorno passarono quasi tre anni. Erano ormai settimane che sentiva che qualcosa in Rashja non andava era schiva, riservata e irritabile, quella mattina le fu affidata una missione nell'Egeo, sembrava che una sfinge1 avesse attaccato un villaggio di pescatori –Rashja, quel Damos… com'è ci sa fare?-chiese avendo sentito dell'ultimo acquisto del tempio -è solo un contadino che è rimasto immischiato in tutto questo- rispose con un alzata di spalle -sembra che Lily e Alex siano scomparsi, strano non trovi? Chiese mentre preparava la borsa -già, ma ho mandato Amir e Damos a indagare- sospirò -io vado ci vediamo presto- sorrise Elly mettendosi la sacca in spalla -buona fortuna Elly, anche se non ne hai bisogno- le augurò -ci rivedremo sorellona è una promessa-le sorrise un attimo prima di sparire per l'Egeo. Il villaggio era a strapiombo sul mare, case distrutte e uno sgradevole lezzo di pesce l'accolse -bene sono arrivata trovare un gigantesco gattone svolazzante non dovrebbe essere complicato-pensò ad alta voce infatti una sagoma gigantesca coprì il sole, leone gigantesco con il volto umano dalle fauci irte di zanne affilate, sul dorso un paio d’ali piumate proporzionato all’immensa mole del mostro erano spiegate e si piegavano ad intervalli regolari per mantenere quota. appena vide carne fresca piombò sulla ragazza che l'attendeva già con il Khopesh dorato sguainato –e tanti cari saluti all’enigma, hai fame eh?- rise tra se divertita quindi la creatura si lacerò l'addome quindi ruggì e artigliò la ragazza alla spalla che urlò dal dolore -non sei il primo gattaccio che stendo- sibilò ricacciando indietro il dolore bruciante alla spalla quindi colpì nello stesso punto il nemico -allora non è piacevole vero?- la schernì, la sfinge tentò di azzannarla, ma Elly riuscì a schivare le fauci mostruose quindi conficcò la lama nel fronte femminile della sfinge che crollò al suolo non prima di un ultima lacerazione sul fiano del nemico. La carcassa del mostro crollò versando il suo sangue sul terreno roccioso, -addio- disse sofferente quindi tornò al tempio, dopo aver bendato le ferite- andò ad allenarsi, quindi assistette allo scontro tra Damos e Raul e il nuovo studente di Nathan -Damos ha potenzialità…>- pensò osservando con minimo interesse lo scontro il contadino aveva potenzialità e anche Raul se la cavava però nulla di impressionante fino a quando Damos giunto in fin di vita non diede tutto se stesso - lo spirito guerriero, penso devo osservarlo con maggiore attenzione, e poi sembra un tipo simpatico- si disse quindi insistette per andare in Egitto con il gruppo per recuperare Alex e Lily. Quella notte rimase scolpito nella sua mente e nel cuore, Rashja si era rivelata una traditrice. La sua sorellona l'aveva ingannata per tutto il tempo in più aveva infranto la loro promessa, non solo non le era rimasta accanto ma aveva cercato di ucciderla diventando una specie di donna leonessa assassina, anche lei padroneggiava lo spirito guerriero, e molto meglio di quello che aveva visto usare a Damos, se rivoleva indietro la sua sorellona doveva padroneggiare quella tecnica, da quella sera decise che avrebbe cercato tre cose: la vendetta, riavere la sua amica, si rifiutava di credere che dopo averla accudita come una sorella l’avesse ingannata no, non lo accettava e trovare una bella cuccia per il cagnolino di Damos. Elly si ridestò dai suoi ricordi -la sera della sconfitta in Egitto, ho perso una sorella, mi aveva promesso di starmi vicino sempre ma ha sempre mentito. ma sai, grazie al suo addestramento e a quella sottospecie di ehm… spappolata di cranio di Damos… questo mio quindicesimo compleanno potrò vendicarmi di te, la dea che uccise la mia famiglia- esclamò Elly rivolta a dove fino a qualche istante prima c'era la dea scorpione.

    Glossario:

    1 Sfinge: Mostro importato dai greci dalla mitologia egizia, cambiandone completamente il significato, per gli egizi la sfinge era un’animale guardiano fedele ai faraoni, per questo è spesso rappresentata all’entrata di templi o piramidi. In Grecia diventa un mostro dotato di grandissima intelligenza e saggezza, Figlia di Orthos e Ceto (dea) divorando tutti coloro che non sapevano rispondere ai suoi enigmi.
     
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