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    Capitolo I: Nuovo mondo

    Fos si guardò attorno, era atterrato in un vicolo piuttosto trascurato, gli unici esseri viventi in quel vicolo erano degli strani gatti dal pelo color crema con una piccola perla rossa al centro della fronte, appena lo notarono soffiarono e rizzarono il pelo pronti all'attacco. La cosa assurda era il verso troppo diverso da quello di un normale gatto infatti gli parve di udire un Sian! Piuttosto minaccioso -credo di aver battuto la testa più forte di quanto pensassi- sorrise allungando con incuranza il braccio per accarezzare la bestiola più vicina, con l'unico risultato di ricavare sul dorso della mano quattro sottili linee rette a memoria dell'incontro -ach... maledetto! Non ti faccio niente cosa credi- lo apostrofò inacidito dal graffio appena ricevuto il -PER!- furioso che ottenne come risposta lo convinse a lasciar in pace i gatti e cercare qualcuno anche cui chiedere informazioni, quindi girò i tacchi e lasciò i gatti a miagolargli contro minacciosi. Corse verso la direzione in cui riteneva si trovasse la piazza principale e notò subito la differenza di abbigliamento tra il suo e quello del popolo, indossava casaccia o abiti di stoffa o cuoio con maniche e dei pantaloni grezzi molto simili a quelli indossati da Xavier, le giovani che incontrò portavano lunghe gonne di pizzo con corsetti e camicie con maniche molto lavorate alcune portavano una rete metallica per dare forma all'acconciatura. Non aveva mai visto abiti simili in nessuno dei posti dov'era stato. Si fermò alla fontana al centro della piazza per rinfrescarsi. Gettando una seconda occhiata agli abitanti notò che la maggior parte di loro era accompagnata da bizzarre creature; notò un bambino che teneva a mano uno strano coniglio azzurro mentre lo stomaco di questo strano animale era di un bianco candido, era assai tondo pur non essendo particolarmente tondo la coda era una specie di saetta che culminava in una sfera azzurra stavano mangiando una specie di pane, somigliava ad un cuore, sembravano entrambi molto felici, un piccolo particolare che aveva notato era la distanza, entrambi cercavano di mantenere più distanza possibile con lui. "È naturale Fos, è un bambino" si disse e cercò con lo sguardo qualcun'altro a cui chiedere aiuto, una ragazza dai lunghi capelli neri accompagnata da un essere simile ad una fatina dalla pelle verde e le braccia terminanti in due bellissime rose, camminavano verso di lui. Evidentemente non l'avevano notato intente com'erano a parlare tra loro -si, ci rimane solamente il pesce e poi avremo tutto quello che ci serve per la cena- la sentì dire -selia roseliaa- la rimproverò la fatina -si, hai ragione ci serve anche della Baccamela per la torta- "Cos'è una Baccamela?" Si chiese non aveva mai sentito parlare di un frutto con quel nome, ma non aveva molto tempo per indagare su quella bacca, la ragazza stava proseguendo con le sue commissioni -scusate mia signora, sareste così...- non riuscì aa terminare la frase, non appena la giovane alzò lo sguardo verso di lui cacciò un urlo terrificante e sbiancò -K...Kuro?! La prego non mi uccida!- la ragazza era in lacrime e vani furono i tentativi di rincuorarla -ti darò tutto quello che ho ma ti prego non farmi male- scongiurò consegnando un sacchettino pieno di monete al giovane -no, non voglio il tuo denaro, mi sapresti dire come...- l'urlo della ragazza aveva allertato la piazza seminando il caos provocando un'isterica fuga negli abitanti, alcuni invece avevano deciso di lapidarlo anche se tremavano come foglie -sentite, non voglio far del male a nessuno! Qualcuno sa dirmi come tornare in Grecia?!- una nuova pioggia di pietre accolse la domanda vista la paura della folla erano lanciate debolmente, molte pietre non lo raggiunsero nemmeno -che cos'è la Grecia?- sentì la ragazza sussurrare tra le lacrime -ehm è una grande penisola nel mar Mediterraneo, il mare Nostrum insomma Atene la Magna Grecia!- era spiazzato da quell'affermazione molti risero come se fosse folle altri mormorarono -Forse è una città di Oltre mare!- a quelle parole molti altri dei presenti imprecarono contro questi fantomatici territori di Oltre mare. Fos a corto d'idee si aggrappò alla sua ultima speranza: i consiglieri regali -vorrei conferire con il vostro sovrano!- la piazza ammutolì nessuno osava parlare come se Fos avrebbe ucciso seduta stante chiunque lo avesse fatto. -Vuoi parlare con il re?! Bene, ti ci portiamo subito- un reggimento di guardie in una scintillante armatura nera come il carbone, era un'armatura molto strana per i canoni del ragazzo abituato alle corazze greche che lasciavano scoperte gambe e braccia, quelle coprivano interamente tutto il corpo, inoltre dagli interstizi dell'armatura poteva intravedere una camicia di anelli di ferro. Una quindicina di guardie lo accerchiò con in pugno delle alabarde, quello che doveva essere il capitano visto i fregi e le decorazioni sull'armatura e il pennacchio porpora. -Kuro, ho sempre pensato che arrestarti sarebbe stato più difficile- gli confidò quindi prese il fischietto che portava al collo e vi fischiò dentro. Tre uccelli completamente rivestiti di metallo atterrarono lì vicino stridendo Fos fece un passo indietro -se non oppongo resistenza mandi via gli uccelli dello Stinfalo?- domandò il capitano lo guardò come se fosse pazzo -che cosa?! Uccelli di... bah sono Skarmory addestrati e se ti arrendi senza opporre resistenza... hai la mia parola niente creature magiche va bene?- -andata- rispose grato il figlio di Urano. Scostò la cappa bianca e sciolse i nodi delle cinghie di cuoio che tenevano legato il braccio destro -mi arrendo senza lottare- gli legarono le mani e lo condussero alla rocca. Il re appena lo vide lo schernì ed applaudì alle sue guardie per l'egregio lavoro svolto -sire, volevo sapere come raggiungere la Grecia- disse il prigioniero sfoggiando il suo miglior inchino -l'unico posto che raggiungerai saranno le segrete dove sarai torturato fino a che Giratina non reclamerà la tua anima!- rispose divertito -Sigfrid! Voglio gioire delle sue urla- il capitano si inchinò al sovrano quindi prese Fos per un braccio -mio buon re, se vuole torturarmi faccia pure le concedo tre giorni, se alla terza notte non avrò nessuna ferita eccetto quella al braccio destro mi concederà udienza, altrimenti mi consegnerò al boia- propose con la stessa calma con cui si propone una cavalcata in un prato -davvero ci tieni così tanto a lasciare questo mondo? E sia tre giorni se la terza notte sarai incolume sarai libero di parlarmi-. Sigmund lo condusse in fondo a svariate rampe di scale -sei strano Kuro- disse ad un certo punto -vuoi la verità? Mi chiamo Fos, il vostro Kuro non so chi sia- il capitano rimase in silenzio per un’altra buona parte del tragitto -lo immaginavo, ma ormai la tua sorte è segnata e l'hai decisa tu-. Arrivarono finalmente alla porta delle segrete -devi spogliarti- lo ammonì -mh... si, la tunica fatela lavare con la cenere e qualche essenza floreale grazie- la passò al capitano come se fosse un suo servo rimase con solo un sudario -l'anello- Fos guardò l'anello di schiuma con la pietra trasparente che irradiava luce propria -mi spiace Siffrid, non ho opposto resistenza quando mi hai arrestato ma sono pronto ad uccidere per quest'anello-. Il capitano non insisti e lo condusse alla sua cella -che lusso c'è pure della paglia!- rise il ragazzo -stai per morire e sei così allegro?- -se devo morire voglio andare da Caronte con il sorriso sulle labbra-. Sigfrid lo lasciò al carnefice un uomo dall'aspetto taurino -mi dica, come mi torturerà buon uomo?- chiese con ansia il mezzo titano -pensavo di accecarti grazie ad un attizzatoio incandescente per poi spaccarti le dita e poi vedremo se avrai la voglia di scherzare-. Il fatto di perdere la vista lo infastidì e sentire le pupille che scoppiavano come bolle di sapone lo fece innervosire parecchio, dopo averlo accecato il suo aguzzino gli inflisse qualche stilettata con l'attrezzo incandescente -hey questo non era incluso nel trattamento, mi avrai anche accecato ma non sono insensibile- per tutto il pomeriggio il suo amico torturatore non gli lasciò tregua fino a tarda sera. Fos era in fin di vita ma ancora vivo e dall'arrivo del crepuscolo e per tutta la durata della notte il suo corpo si rimarginò completamente da qualunque ferita anche gli occhi tornarono, si sentiva di nuovo fresco come un fiore. Era il cuore della notte quando una donna entro nelle segrete indossava un lungo abito bianco decorato con un motivo simile ad una ruota che le nascondeva completamente le gambe ed i piedi, le maniche larghe orlate d'oro, i capelli erano nascosti da un velo di raso ad eccezione di una ciocca bionda che spuntava da sotto il velo, indossava una collana con la stessa mezza ruota raggiata riprodotta nella veste -una bella nottata per farsi arrestare non trovi?- La salutò. La ragazza sussultò per la sorpresa quindi prese dal cestino che portava sotto il braccio del pane e lo consegnò ad un detenuto nella cella accanto a lei -hey signorina del pane, hai una focaccia alle olive nel tuo bel paniere?- riprovò il ragazzo. La donna lo ignorò e continuò la sua opera pia -ti fa davvero onore sfamare i prigionieri, sei davvero una giovane molto buona- canticchiò leggermente infastidito dall'essere ignorato -hey, giovane mi daresti una doppia razione? Ho appena trovato un curioso topo viola dall'aspetto molto carino!- la ragazza cominciò a sbuffare -andiamo amica c'è gente che muore di fame qui in fondo è da giorni che non... ah no, ho mangiato al mio matrimonio vero Squit?!- -Rat- replicò il piccolo topolino viola che cercava di tapparsi le orecchie -He...CALIPSO?- ad un tratto la voglia di parlare la ragazza era arrivata alla sua cella e ora Fos poté guardarle il viso che era uguale identico a quello della moglie: la stessa bellezza morbida e gli occhi di un azzurro trasparente il naso delicatamente all'insù le labbra rosse gli zigomi pallidi e tutto il resto quella donna era Calipso, l'avrebbe riconosciuta tra mille -Sia lode ad Arceus! Finalmente stai in silenzio- sospirò -Cal puoi piantarla di scherzare, andiamo sei arrabbiata perché ti ho lasciato su quella nuvola ad aspettarmi, ma posso spiegarti tutto!- le sorrise cercando di nascondere il nervosismo -non so di cosa stai parlando, mi chiamo Lyria e sicuramente non sono tua moglie, sono una sacerdotessa di Arceus- il suo tono era straordinariamente asciutto lo fissava come se fosse un enorme blatta -andiamo Cal! Ricordavo di essere io quello infantile tra i due!- la implorò la sacerdotessa arricciò il naso visibilmente seccata frugò nel paniere e ne estrasse il più piccolo pezzo di pane a disposizione -lo sai, qui c'è gente che è stata torturata dovresti avere più tatto- gettò il pezzo di pane al topolino che lo afferrò e scomparve tra la paglia -che simpatica! Dimmi sei così altruista di tuo... o è un trattamento speciale solo per me?- sospirò sconfitto -mah, mi domando perché non ti abbiano nemmeno sfiorato, gli auguro di tagliarti la lingua il prima possibile- Lyria continuò il suo giro -hai visto Squit? Non può far a meno di me- -che la sacra ruota ti abbandoni Fos- rispose la ragazza -HEY, MI HAI CHIAMATO FOS! COME SAI IL MIO NOME?!-. La ragazza terminò il suo giro e si avviò per l'uscita -sai, Sigfrid mi ha consegnato una tunica dicendo che un idiota voleva la tunica lavata e profumata e sulla tunica sul bordo vicino alla spalla c'era scritto Fos sappi che un'altra serata come questa e la tua tunica va dritta dritta ai poveri- -Non oserai! Alle sacerdotesse è permesso ricattare i prigionieri?!- -in realtà ti ho allietato anche se non hai ricevuto pane: Non pensi più alle torture, a domani spero di vederti più sofferente... avrei piacere di medicare le tue ferite- Fos l'adorava già, così simile a sua moglie e non solo aveva la stessa sfrontatezza che gli dei odiavano in lui -vieni prima del tramonto, mi troverai in fin di vita allora!-.
    Il giorno seguente fu svegliato all'alba da un nuovo aguzzino -in piedi Caterpie, entro questa sera pregherai che ti rispedisca in seno a Giratina- il ragazzo fece com'era stato ordinato per prima cosa lo misero legato in modo che potesse vedere i suoi torturatori mentre lo flagellavano, gli uncini che gli strappavano brandelli di carne furono dolorosi ma non diede il gusto a lor signori di urlare, non aveva idea di quante flagellate aveva ricevuto, era quasi armonico il sibilo dei nove uncini del flagello e il suono crudo del ferro che penetra nella carne avrebbe potuto ascoltarlo tutto il giorno per distrarsi dal dolore quando la voce del boia fermò il supplizio -uff, mi stavo rilassando!- si lagnò il figlio di Urano. -Ma pensa, non ti preoccupare ora ti faremo riposare... Preparate la graticola!- dopo poco lo adagiarono su di una griglia di ghisa e lo incatenarono ad essa, accesero un fuoco e lo lasciarono a cuocere -hey, va bene ben cotto, ma poi se mi brucio perdo i miei aromi naturale e divento secco e non molto commestibile-. I suoi aguzzini lo slegarono e rimasero di stucco nel constatare che aveva preso il sonno e non era morto -ah, che bel sonnellino grazie-. Sembravano scombussolati come se non sapessero più cosa inventarsi. Il boia non era ancora disposto a cedere -mi hai rovinato i ricci amico!- quest'ultimo commento fu la goccia che fece traboccare il vaso -SILENZIO! Dovresti soffrire, lagnarti perché risparmi la tua vita e smetta con tutto questo!- Fos si sentì leggermente in colpa -scusa- biascicò non era facile parlare con tutte quelle ustioni. Il boia fece entrare un enorme toro d'ottone, aveva tre code, un particolare bizzarro. Fos rabbrividì sfortunatamente conosceva quello strumento -il Toro di Falaride, che esagerazione! Mi hai già cucinato oggi ricordi?- l'aguzzino lo prese e lo gettò all'interno del toro -hey la!- urlò solo per sentirne l'eco. Pochi minuti dopo stava di nuovo soffrendo e questa volta il toro muggì parecchie volte e molto a lungo ma ne tirarono fuori dei brandelli di carne ancora vivi per miracolo -ahia- sussurrò appena fuori il suo boia personale fu soddisfatto lo risbatté in carcere -vediamo come sarai ridotto domattina-. Lyria si presentò davvero poco prima del tramonto -bella serata vero?- la saluto con un filo di voce -Buon Arceus! Che ti hanno fatto?!- sentì la voce della ragazza incrinarsi per la preoccupazione -dunque, prima mi hanno flagellato, poi mi hanno cucinato alla griglia e poi... ah sì, il Toro di Falaride, visto anch'io vengo torturato- fece un debole sorriso. La sacerdotessa presse la borsa che portava a tracolla e cominciò ad estrarne vari impacchi di erbe che non aveva mai visto, strani frutti e delle bende -non serve, ho solo bisogno della notte- -non è un influenza, qui rischi la morte!- Fos ridacchiò -non rischio di morire più di quanto lo stai rischiando tu! Fidati di me-. Aspettarono assieme la notte, ed appena il cielo si fece scuro e cominciarono a sorgere le prime stelle la pelle cominciò a rimarginarsi, le bruciature lasciarono il posto a nuova pelle rosea, per fino i capelli ricrebbero esattamente come prima, il ragazzo udì le ossa che si rinsaldavano e i muscoli lacerati che si rimarginavano -Molto meglio!- sospirò, studiandosi la mano -certo è leggermente più lento il processo da quando sono qui le altre notti mi bastano pochi minuti- constatò leggermente contrariato -CHE COSA SEI TU?!- Fos le rivolse un sorriso smagliante -Fos, figlio di Urano per servirla mia signora- -Urano?- ripeté -il titano del cielo stellato, certo mia madre è umana ma va bene così oh giusto e sono il dio del crepuscolo- -sei Darkrai quindi?- il ragazzo la guardò come se stessero parlando due lingue diverse -ehm... io vengo dalla Grecia e un altro giorno di torture e il tuo re mi dirà come tornarci- Lyria si illuminò -Tu non sei di qui! Senti Fos, non esiste in questo mondo uno stato chiamato Grecia- per il ragazzo fu come ricevere un pugno nello stomaco -di bene in meglio- mormorò -No invece, non capisci?- -no, non capisco!- la ragazza era al culmine dell'eccitazione una gioia quasi euforica le impediva di stare ferma -sei stato convocato qui per una ragione, fammi indovinare nel tuo mondo eri speciale, avevi un contatto con un dio o una dea in particolare?- Fos non la seguiva più si limitava ad annuire -intendi oltre mio padre, ero in stretto contatto con Demetra. Sai le ho salvato la vita quando gli dei hanno dichiarato guerra ai titani- Lyria non sembrava ascoltarlo -e dimmi questa Dematra chi è? -la dea dell'agricoltura- la sacerdotessa prese a fare avanti e indietro davanti alla sua cella -Squit, secondo te è pazza?- Squit si passò una zampina tra i baffi e fiutò l'aria -mi faresti vedere come funziona?- il giovane sospirò e chiuse gli occhi per richiamare la moneta dal nulla, per quanto si sforzasse non riusciva a sentire la presenza della dea accanto a lui. -non posso, non ne avverto la presenza- Lyria pestò i piedi, Fos fece un passo indietro s paventato, aveva imparato a conoscere Calipso, e aveva imparato sulla sua pelle che farla arrabbiare non portava nulla di buono dubitava che Lyria fosse diversa. -non è possibile vuoi impegnarti?! È importante Fos!- il ragazzo rabbrividì -senti, io c'ho provato! Perché non facciamo che io guardo te che provi ad evocare un sigillo degli dei come se fossi un fenomeno da baraccone?!- la sacerdotessa strillò irata e corse via urlandogli qualcosa sul suo valore che pensava che valesse di più e invece avrebbe potuto morire tra quelle mura per quanto le riguardava. -grazie, il tuo pane è ottimo, sarai una grande sacerdotessa di acero qualcosa- le urlò di rimando -si chiama Arceus!- sentì l'eco della sua voce. Mentre spariva oltre le scale -DANAZIONE!- urlò tirando un pugno alle grate della prigione che si accartocciarono. Scardinò la porta accanto e la infilò nei cardini della sua cella -Squit, tu mi credi vero?- il topolino saltò sul suo stomaco e lo fisso, aveva due grandi occhi nocciola e gli incisivi molto più affilati rispetto a quelli di un normale topo -certo, d’altronde io ti ho scelto Damos- il piccolo roditore aveva parlato con due voci sovrapposte, una era quella di Demetra e l'altra era più profonda e solenne -chi sei? Non sono più Damos, insomma è solo un aspetto di quello che sono- sbottò furioso per la lite appena conclusa con la ragazza. Squit crebbe di dimensioni fino a quando non assunse le sembianze di quella che sembrava una tigre, dalla pelliccia arancione, delle macchie rosse a forma di fiammelle ricoprivano il corpo dell'animale, attorno alle zampe come delle nuvole bianche, la coda di un marrone scuro con delle protuberanze. -Squit, stai molto meglio così- la tigre ruggì -squit? Intendi il Rattata? Ho usato il suo corpo per poterti parlare-. Fos si sedette sulla paglia -bene, dimmi tigrone cosa c'è? Mi vuoi mangiare purtroppo ti sei perso l'attimo giusto- la tigre ronfò il verso era decisamente una risata -l'ho visto, esibizionista come sempre vero Fos? Ma tu sei fatto così- la voce questa volta era solamente femminile -Demetra, mi sei mancata! Dimmi cosa sta succedendo?- il felino rimase in silenzio -non lo so, non ti so dire come sei finito in q uel mondo e ancora meno so come farti tornare indietro... dovrai vivere gli eventi e capire cosa ti è successo- la voce di Demetra fu nuovamente sovrapposta a quella maschile -aspetta, fammi indovinare: tu sei il dio dell'agricoltura di questo mondo- -vedendoti avrei detto che eri solo uno sprovveduto, invece non sei così stupido- mise la zampa sulla mano di Fos, avvertì la moneta ricomparirgli in mano -io sono Landorus, e con questa moneta i nostri destini saranno incrociati, lo accetti?- Fos sentì chiaramente la forza rigenerante della terra fluire dalla moneta fin dentro di lui. -Bene, si comincia allora ...insieme come ai vecchi tempi. Chiuse gli occhi e avvertì distintamente la presenza di Landorus, era molto simile a Demetra, solo che quella della creatura era più intensa e selvaggia una sorta di completamento di Demetra, mentre la dea era la parte più dolce e controllata di Landorus i due si completavano.
    Chiuse gli occhi, qualcosa gli diceva che il terzo giorno di torture sarebbe stato il più atroce, non era solito dormire di notte ma il sesto senso gli diceva che era il caso di farlo.
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    Indice:


    Glossario

    A

    Acheronte: Uno dei fiumi infernali per attraversarlo si doveva pagare Caronte il traghettatore di anime, simboleggia il dolore.

    Ade: Oltre al nome del dio dei morti, figlio di Crono e di Rea e quindi fratello di Zeus, Estia, Demetra, Poseidone ed Era. È anche il regno dei morti della mitologia greca.

    Aesir: È il nome della stirpe degli dei del Cielo della mitologia norrena, che si contrapposero per lungo tempo ai Venir, gli dei della terra, dopo una lunga guerra tra i due clan si raggiunse la pace ed insieme combatteranno contro Loki, della stirpe degli Aesir nel giorno del Ragnarok.

    Afrodite Dea della bellezza e dell'amore, figlia di Urano, anche se discendente dei titani, fu accolta nell'olimpo dove sposò Efesto, ebbe numerosi amanti tra cui Ares il dio della guerra.

    Amaltea: Capra che allattò Zeus, alla sua morte il dio ne ricavò uno scudo dalla sua pelle: l'Egida.

    Ammit: “La divoratrice di cuori”. era il demone che presenziava assieme a Toth, Anubi e Osiride al giudizio dei defunti, aveva il compito di mangiare il cuore del morto se questo fosse pesato di più della piuma della verità. Era rappresentata come un mostro con la testa di coccodrillo, la metà superiore di leonessa e quella inferiore di ippopotamo.

    Anubi: Dio dalla testa di sciacallo, Figlio di Seth e Nefti, il padre lo rinnegò appena nato, così fu adottato da Osiride. E’ il dio dei funerali più che della morte infatti il suo compito era quello di far giungere il morto al cospetto di Osiride, per questo è il patrono della mummificazione e il prottettore delle necropoli.

    Ankh: Simbolo (o chiave) della vita della cultura egizia.

    Apollo: Era dio della poesia e della musica sostituì poi il titano Elio come dio del sole è inoltre il dio degli oracoli, fratello gemello di Artemide era figlio di Zeus e Leto.

    Apophis: Personificazione della notte e del caos era rappresentato come un gigantesco serpente (spesso un cobra), ogni notte Ra doveva combattere contro di esso e sconfiggerlo per far sì che il sole sorgesse. nuovamente.

    Atena: Figlia di Zeus, nata dalla sua mente. Era la dea della tessitura, della saggezza e della strategia bellica.

    B

    Ba: È una parte dell’anima della persona, la parte che continuerà a vivere dopo la morte, è anche la parte che racchiude le emozioni il Ka. La rappresentazione fisica del Ba era un uccello con il volto del possessore.

    Baldr: Figlio di Odino e di Figg, il suo assassinio da parte del fratello Höðr ingannato da Loki porterà all’esilio di quest’ultimo. È il dio del sole e della luce risorgerà da Hel una volta terminato il Ragnarok e guiderà gli dei.

    Bastest: (o Bast) Dea della musica della danza e della gioia, rappresentata come una giovane dal volto felino, certe volte è anche colei che protegge il dio sole Ra da Apophis le prime ore della notte.

    Brokk e Eitiri: Secondo la mitologia nordica erano due fratelli della razza dei nani dalla abilissima bravura nel lavorare il ferro tanto che costruirono molte armi o ornamenti per gli dei come per esempio il martello di Thor, il cinghiale d'oro per il dio Freyr o Gugnir la lancia di odino.

    C

    Calipso: Diverse sono le ipotesi sulle sue origini, Omero la vuole figlia di Atlante e Pleione, io ho scelto volutamente una teoria meno accreditata che la vede figlia di Nereo e della ninfa Dione, nella titanomachia si schierò a favore dei titani, per questo quando gli dei prevalsero Zeus la imprigiono a Ogigia, costretta a rimanere in eterno su quell'isola, mente le Moire la condannarono a innamorarsi e a perdere ogni uomo che approdasse sulla sua isola.

    Caos: L’entità primordiale da cui nacquero Gea che originò la terra, Etere l’aria, Erebo che diede origine agli inferi e Tartaro che costituì la parte più remota del fratello.

    Caronte: Era il traghettatore di anime che trasportava le anime attraverso l’acheronte fino al regno dell’ Ade in cambio di un compenso, infatti era tradizione mettere una moneta d’argento o di bronzo sotto la lingua o nella mano destra del defunto.

    Cartiglio: Il cartiglio era un riquadro che veniva usato per contenere i nomi, usato molto spesso per i faraoni, avere il proprio nome sul sarcofago era un requisito fondamentale per poter ricevere la vita eterna dopo la pesatura del cuore.

    Ceo: Titano figlio di Gea e Urano, era il titano della saggezza e della conoscenza, combatté al fianco del fratello Crono e subì la stessa sorte degli altri titani.

    Chimera: Mostro mitologico dal corpo di leone, sulla cui schiena cresce una testa di capra e per coda ha un serpente, le zampe anteriori sono quelle del felino, mentre quelle posteriori sono dell'ovino. Figlia di Echidna e Tifone, sorella di Cerbero e di Orto. Nella mitologia classica fu sconfitta da Bellerofonte e Pegaso.

    Centauro: Esseri metà uomo, metà cavallo. anche se dotati di una grande saggezza, spesso erano inclini a comportamenti selvaggi, dotati di sangue velenoso. i centauri più famosi sono: Chirone, il mentore di molti eroi della mitologia greca; il più famoso è achille. un altro centauro celebre è Nesso, il cui sangue uccise Eracle.

    Cerbero: Era l'enorme cane a tre teste, figlio di Tifone ed Echidna. Era posto a guardia delle porte degli inferi.

    Ciclope: I ciclopi, erano giganti dalle fattezze umane con un unico occhio al centro della fronte, i ciclopi maggiori figli di Urano e Gea, furono rinchiusi dal padre nel tartaro che ne temeva la forza smisurata, quindi liberati dal figlio Crono, alcuni lo seguirono nella guerra contro Zeus, altri si allearono contro di lui. finita la titanomachia, furono assoldati da Efesto per lavorare nella sua fucina, i ciclopi minori, invece sono molto più bassi dei loro fratelli e figli di Poseidone.

    Circe: Figlia di Elio il titano del sole, famosa per trasformare coloro che arrivavano sulla sua isola in animali, tra i più si ricordano la ninfa Scilla e i compagni di Odisseo trasformati in maiali.

    Cocito: È il principale fiume dell’Ade è il fiume del lamento nel quale scorrevano fiamme (in alcune versioni vi scorreva acqua).

    Crono: È la personificazione del tempo, figlio di Gea ed Urano, dopo aver spodestato il padre divenne il re dei titani e divorò i suoi figli nati dall' unione con Rea (gli dei) perché un oracolo avrebbe annunciato la sua morte ad opera di uno dei suoi figli, ma uno riuscì a scappare a questo destino: Zeus che riuscì a recuperare i suoi fratelli e sorelle e a sconfiggere il padre facendone a pezzi il corpo e gettandolo nel Tartaro.

    D

    Dioniso: Figlio di Semele e di Zeus, sua madre morì prima ancora di partorirlo quindi fu custodito nella coscia del padre fino alla nascita, fu quindi affidato alle ninfe del monte Nisa. Fu accolto tra gli dei grazie alla sua invenzione: il vino divenendo il dio della follia, del delirio dell’ebrezza e dell’euforia, incarna perciò lo spirito più selvaggio dell’animo umano.

    Dracani: dracani Mostri primordiali nati dal Tartaro, serpenti dalla vita in giù e dal busto di donna. Molto simili alle naghe della mitologia indiana, si differenziano per il temperamento e per il numero di code, infatti la nagini della mitologia induista ha solo una coda mentre le dracani ne possiedono due.

    Drago: I draghi della mitologia greca, si differenziano dal classico drago europeo per l'assenza di ali e l'alito incendiario, e in alcuni casi anche delle zampe, infatti i draghi greci erano enormi serpenti, in alcuni casi dotati di zampe ma tutti avevano la caratteristica di sputare veleno, inoltre alcuni avevano più teste come Ladone, privo di zampe e con sei teste differente dall'idra per la mancanza della rigenerazione.

    Draug: Nella mitologia nordica i Draug sono gli spiriti dei morti inquieti condannati alla non morte, per scacciarli occorreva bruciarne il corpo e spargere le ceneri in acqua pura. Draug è un termine generico che identificava sia gli spettri che scheletri viventi o altre forme di non morte, spesso dovute ad una morte non onorevole.

    Driade: Sono le ninfe dei boschi, create da Gea quando creò il mondo. Abitano negli alberi e sono vincolate al loro albero.

    Duat: Regno dei morti della mitologia egizia.

    E

    Ebe: Coppiera degli de e dea della giovinezza, sposerà Eracle una volta che questi è divenuto un dio.

    Ecate: Titanide figlia di Perse e Asteria, titanide della magia e degli incroci non che delle fasi lunari, combatte con i titani nella titanomachia, fu però risparmiata da Demetra che la fece accogliere nell' Olimpo per l'aiuto datole nella ricerca di Persefone.

    Ecatonchiro: Giganti figli di Urano e Gea. Erano dotati di cento braccia, assistettero Zeus e gli dei nella guerra contro i titani, vennero imprigionati nel tartaro con loro alla fine della guerra. combatterono quindi contro l'olimpo nella guerra dei giganti.

    Efesto: Dio delle fucine, figlio di Zeus e di Era, da lei azzoppato quando lo scagliò giù dall’Olimpo quando vide il suo brutto aspetto, da allora prese dimora in vari vulcani tra cui l’Etna e Vulcano nelle isole Eolie. Famoso per aver forgiato gli automi, suoi aiutanti nelle fucine insieme ai ciclopi e il colosso Talo, creò anche i tori delle Colchide.

    Einherji: Letteralmente “combattente Unico” è il singolare di Einherjar: i guerrieri di Odino.

    Enea: Figlio di Afrodite e di Anchise fu uno dei troiani che sopravvisse alla guerra di Troia, dopo una serie di avventure raccontate ne “L' Eneide" giunse in Lazio e qui fondò Roma.

    Eolo: Nato mortale e poi reso un dio da Zeus, è considerato il dio dei venti e risiede nelle isole Eolie.

    Era: Figlia di Rea e Crono, sorella e moglie di Zeus dea della famiglia e del matrimonio, madre di molti dei dell’olimpo, Particolarmente Gelosa del marito e delle sue mancanze ai vincoli di fedeltà, punì con ferocia ogni figlio nato da relazioni extraconiugali salvo piccole eccezioni.

    Eracle: Figlio di Zeus e Alcmena, reso celebre dalle sue dodici imprese per ottenere il perdono del suo crimine, una volta morto per mano di Deianira ingannata dal Centauro Nesso, venne accolto tra gli dei e divenne il guardiano dell’ Olimpo e prese in moglie Ebe.

    Erinni: Dee infernali che punivano il tradimento nate dalle gocce di sangue di Urano quando Crono lo uccise, erano rappresentate come donne dalle vesti nere con una chioma di serpenti e ali di pipistrello. Erano tre Alecto, Tisifone e Megera.

    Eris: Dea della discordia figlia di Nyx (la notte) e Caos o Erebo, l'evento più famoso collegato a lei è senza dubbio il giudizio di paride che assegnò la mela doro per la più bella donatogli dalla ad Afrodite causando così il rapimento di Elena, dando inizio alla guerra di Troia.

    Eros: Figlio di Afrodite e di Efesto. Dio dell’amore e della passione, figlio di Afrodite ed Efesto, era rappresentato come un giovane con ali bianche e una faretra ed armato d’arco, con il quale scagliava le frecce dell’amore.

    Estia: Nome greco della dea romana Vesta, primogenita di Crono e Rea, sorella di Ade, Poseidone Demetra Era e Zeus. Dea del focolare e della casa.

    Eurizone: Figlio di Ares a guardia insieme ad Ortro alle vacche di Gerione.

    F

    Fafnir: Dapprima nano buono e onorevole fu trasformato in un drago dopo che Loki uccise suo padre ed egli si appropriò del suo oro senza dividerlo con il fratello, quindi preso dall’avarizia nascose l’oro dei nibelunghi in una caverna e si pose come suo guardiano, assumendo quindi le fattezze di un drago o in alcune versioni del mito di viverna.

    Fenice: Nella mitologia araba la fenice era un uccello di fuoco che aveva la capacità di rinascere dalle proprie ceneri, fu successivamente importata nella mitologia greca con alcuni cambiamenti fisici.

    Fenrir: Il “Lupo di Asgard” colossale lupo figlio di Loki e la gigantessa Angrboða, fratello di Hel dea dell’oltretomba e di Jörmungandr il serpente di Midgard. Fu allevato dagli dei ad Asgard, fino a quando impauriti dalle dimensioni che stava raggiungendo lo legarono su di un’isola, per poterlo legare con Gleipnir la catena che lo avrebbe tenuto legato fino al Ragnarok Tyr dovette infilargli il braccio in bocca in segno di fiducia, tuttavia quando il lupo si trovò legato staccò di netto il braccio al dio che fino a quel momento lo aveva sfamato durante il periodo trascorso ad Asgard, era in grado di parlare e pensare come un essere umano, il suo destino è di divorare Odino nella battaglia finale e morire per mano di Viorr del figlio di quest’ultimo.

    Fimbulveter: L'ultimo dei segni che preannunciano Ragnarok, sono tre inverni ogni uno dei quali dura tre anni, durante i quali il sole non brilla mai, al termine dei quali il sole e la luna verranno divorati dando inizio al Ragnarok.

    G

    Garmr: Cane a guardia del mondo di Hel è legato a una montagna, uno dei segni del Ragnarok è la sua liberazione ha il pelo nero e incrostato del sangue dei morti che non sono riusciti a oltrepassarlo, nella battaglia finale morirà uccidendo a sua volta il dio Tyr.

    Gea: Titanide della terra nata da Caos generò Urano e quindi tutti gli altri titani insieme a lui, dopo la titanomacchia (guerra dei titani) fu imprigionata nel tartaro insieme agli altri titani che avevano assaltato l'Olimpo.

    Gerione: Gigante con tre busti e tre teste, era invincibile a meno che non si uccidessero i tre busti in un unico colpo. Insieme a Orthos e a Eurizone era a guardia delle mucche rosse del dio Apollo; fu ucciso da Eracle.

    Giapeto: Figlio di Urano e Gea, padre di Prometeo e Atlante, combatté affianco del fratello Crono, nella mitologia fu condannato da Zeus assieme a gli altri titani.

    Glepnir: Erano le catene i forgiati dai nani per tenere imprigionato Fenrir, che questi divorò il braccio di Tyr. Forgiati con sei ingredienti: rumore dei passi dei gatti, barba di donna, radici di montagne, nervi di orsi, fiato di pesci e sputo di uccelli. Erano delicate come la seta e resistenti come l’acciaio.

    H

    Hapi: Dio del Nilo racchiude in sé aspetti maschili e femminili, era infatti rappresentato come un uomo barbuto e il busto femminile, coronato di loto a rappresentare il Nilo dell’alto Egitto (Sud). Spesso rappresentato insieme ad una sua copia in un canneto di papiro simbolo del Nilo del Basso Egitto rappresentante il Nilo del nord.

    Hathor: Dea dell’amore, dei lavori domestici e protettrice la regina. È spesso raffigurata come una donna con le corna bovine che sorreggono il disco solare o come una donna dalla testa di mucca, è nata dalla scissione di Sekhmet.

    Heimdallr: È il dio che sorveglia il Bifrost, il ponte dell'arcobaleno che collega i mondi riesce a vedere ogni mondo allo stesso tempo, se un pericolo minaccia Asgard suona il suo corno che può essere udito in qualunque parte del mondo. oltre ad essere destinato ad uccidere Loki nel Ragnarok ha anche il compito di suonare il corno per radunare tutti i soldati per la battaglia finale.

    Hel: Dea e regina dell’ oltretomba destinato ai morti senza gloria, ossia tutti coloro moti di vecchiaia o di malattia, o per coloro che hanno condotto un’esistenza malvagia. Figlia Loki e della gigantessa Angrboda, dunque sorella di Jörmungandr e di Fenrir. È per metà una donna dall’aspetto ordinario mentre per metà è in decomposizione, è suo compito punire i morti soprattutto i trasgressori della morale, nel Ragnarok guiderà i morti contro gli Aesir.

    Helheim: Il mondo dei morti, uno dei nove regni (o mondi) della mitologia norrena, governato da Hel la dea della morte e della putrefazione.

    Hell: Altro nome di Helheim

    Horus: Figlio di Iside e Osiride divenne il nuovo dio del sole quando la madre costrinse Ra ad abdicare. Oltre a essere il dio del sole è il dio della vendetta è rappresentato con la testa di un falco. Dopo che i suoi occhi furono strappati dallo zio Set, furono sostituiti con due nuovi organi uno di color oro rappresentante il sole e l’altro d’argento che rappresenta la luna.

    Hrimthurs: Giganti primordiali fatti di ghiaccio, sono i primi abitanti del mondo e ne conoscono ogni segreto, sono in grado di mutare forma e sono padroni della magia e del linguaggio runico,sono i discendenti di Ymir il gigante di ghiaccio da cui ebbe origine il mondo. per via della loro vasta conoscenza sono perennemente in guerra con gli dei.

    Hvergelmir: secondo la mitologia norrena è la sorgente di tutti i fiumi del mondo su cui è posata una delle tre radici di Yggdrasil, l'albero del mondo.

    I

    Idra: Figlia di Tifone ed Echidna era un mostruoso serpente a nove teste che viveva nel lago di Lerna, il suo sangue era molto velenoso, era inoltre dotato della straordinaria abilità rigenerativa infatti per ogni testa che gli veniva mozzata essa veniva sostituita con due nuovi capi.

    Iperione: Titano rappresentante la luce solare, padre di Elios il sole. fu esiliato dopo aver combattuto assieme a crono nel Tartaro.

    J

    Jörmungandr: Figlio di Loki e la gigantessa Angrboða, fratello di Fenrir e di Hel. E' un immenso serpente ingrado di avvolgere il mondo intero nelle sue spire, è l'opposto di Thor, nel ragnarok verrà finalmente ucciso dopo una lunga battaglia da quest'ultimo.

    Jotunn: La razza dei giganti che popola il mondo di Jotounheim, il mondo che affianca quello mortale.

    K

    Kamaitachi: :”Donnola dalle falci”. Demone donnola, portatore di raffiche di vento sferzante, si pensava che abitasse i valichi montani dove spira un vento tagliente, per questo è rappresentato come una donnola nascosta dentro un vortice di vento, con artigli di ferro oppure capace di usare due falci. In alcune versioni sembra fosse composto da tre donnole distinte, la cui abilità era tale da far grondare sangue ad un uomo senza provocargli alcun dolore.

    Kraken: Mostro della mitologia nordica rappresentato come un gigantesco calamaro, era così grande da sembrare un’isola è destinato a emergere nel giorno del Ragnarok.

    URL=https://i.imgur.com/0vNcNfc.jpg]Kriss[/URL]: Pugnale tipico dell’India, caratterizzato dalla lama a biscia molto lavorata, in grado di causare ferite irregolari e quindi difficilmente rimarginabili.


    Khopesh: Spada tradizionale egizia nata dalla necessità di unire la forza di un'ascia da guerra con la manovrabilità di un pugnale, dalla tradizionale forma storta e dalla caratteristica. È spesso associata al dio Horus.

    L

    Lete: Fiume dell’oltretomba, era il fiume della dimenticanza, serviva a far scordare alle anime dei morti la vita terrena, una sola goccia poteva cancellare ogni ricordo.

    Leto: Figlia dei titani Ceo e Febe era collegata alla tecnologia e alla conoscenza ma anche all’invisibilità e al mistero, Zeus si innamorò di lei dopo averla vista, con lei generò Apollo e Artemide, dopo di che Zeus l’abbandonò. Per volere di Era fu inseguita per tutto il mondo senza mai poter riposare da Pitone, un enorme drago che fu ucciso dai due gemelli, Apollo ne donò la pelle al tempio di Delfi.

    Loki: Pur essendo figlio di due giganti ma fu accolto comunque ad Asgard. Dio della menzogna del caos e dell’astuzia, fu cacciato da Asgard quando durante un banchetto uccise Baldr, quindi Odino lo condanno a restare incatenato in una grotta in attesa del Ragnarok quando guiderà l’esercito dei giganti.

    Lykófos (Crepuscolo): Nome della spada di Fos.

    M

    Maat: Dea egizia dell’ordine e della verità e della giustizia, figlia di Ra forse la dea più importante di tutto l’Egitto. Era rappresentata come una donna alata, che portava una corona sormontata da una piuma di struzzo simbolo di purezza era anche la dea delle offerte ella riceveva una coppa dal faraone quando si instaurava un nuovo sovrano come simbolo che nel regno governava ancora l’ordine.

    Manticora: Mostro della mitologia greca importato da quella persiana, era rappresentato come un leone dal volto umano con una coda da scorpione con aculei che poteva lanciare in tutte le direzioni come dardi. Si pensa fosse originaria dell'India.

    Mastini infernali: Mostruosi cani che abitano l’Ade il loro compito è quello di punire alcune anime nei campi della pena, dilaniandole per l'eternità o finche il torto che hanno commesso non sarà perdonato dai viventi.

    Menadi: Termine generico per definire le seguaci di bacco, ninfe che si abbandonavano agli istinti selvaggi e all’ebrezza facendo a pezzi i malcapitati.

    Mitrhil: Rarissimo metallo dalle prodigiose qualità Infatti era leggerissimo e più duro del diamante, è spesso associato ai nani di Midgard che lo lavoravano per la fabbricazione di armi e corazze.

    Mjollnir: Era il martello di Thor fabbricato per lui dai nani era dotato di un incredibile potere distruttivo ma anche di ottime capacita per la creazione, tuttavia il dio doveva indossare un guanto per impugnarlo in quanto i nani sbagliarono le misure.

    Moire: Le moire sono le tre dee del destino, si occupavano di creare misurare e tagliare il filo della vita di ogni mortale.

    Monte Otri: Il monte Otri era la montagna dove era posto il palazzo dei titani.

    N

    Naglfar: È la nave fatta di unghie dei defunti, il suo varo darà inizio al Ragnarok, porta con sé oltre alle armate di Hel i giganti di fuoco.

    Nemes: il copricapo del faraone, caratterizzato dalle bande blu ed oro spesso sormontato da un cobra simbolo di regalità.

    Nereidi: Ninfe marine, abitavano le fonti di acqua salata come i mari. Figlie di Nereo, antico dio del mare figlio di Ponto e Dione figlia di Oceano. Erano ninfe benigne si riteneva infatti che aiutassero i marinai.


    Nereo: Primo dio dei mari, figlio del titano primordiale delle acque Ponto e di Gea, la madre terra. Oltre al dominio sul mare che cedette a Poseidone al momento della suddivisione dei regni era in grado di predire il futuro. Sposò l’oceanide Doride, dalla quale ebbe le nereidi tra le quali anche Calipso.

    Nike: Figlia del titano Pallante e della oceanide Stige, sorella di Cratos, dio della potenza, Bia, il dio della forze e Zelos l’ardore. È la dea della vittoria, e l’auriga del carro di Zeus, ossia guida il carro di Zeus quando questi scende in guerra.

    Ninfa: Le ninfe erano dee minori della natura, avevano l'aspetto di ragazze sempre giovani, possiedono nome diverso a seconda dell’elemento naturale che presiedono, ad esempio le Asterie è famigli delle ninfe del cielo, le Naidai sono le ninfe dei fiumi.

    Nut: Figlia di Shau e di Tefnet. Dea del cielo, era raffigurata come una donna gigantesca il cui corpo blu era il cielo stesso trapuntato di stelle, dalla sua unione con Geb, il dio della terra ebbe Iside, Osiride, Nefti e Set, fu quindi separata dal marito per questa unione da Ra ma le fu consentito vederlo e mai raggiungerlo infatti è spesso rappresentata in posizione ad arco sopra a Geb sorretta da Shu suo padre, il dio dell’aria.

    O

    Odino: Era il re degli dei di Asgard, ed uno dei pochi dei a comprendere il inguaggio delle rune, ossia il linguaggio che permette di modificare l'universo e quindi si può definire Odino come un mago. Padre di Thor e Baldr e molti altri dei, fra le principali imprese legate al dio si ricorda il sacrificio dell’occhio in favore della saggezza, l’occhio fu sostituito da due corvi che volando per il mondo rifervano alla sera quello che avevano visto. Si impiccò inoltre all’albero Ygdrasil per sperimentare la morte. Nel Ragnarok guiderà l’esercito degli dei ma è destinato a morire per mano di Fenrir che lo divorerà intero. Rappresentato come dio giusto e crudele al tempo stesso. Uno dei suoi tratti peculiari era il disprezzo per le donne.

    Ombra: Secondo la credenza classica le anime dei morti nell'Ade diventavano ombre: esseri incorporei e quindi condannati per i loro crimini, sono il corrispondente dei nostri fantasmi.

    Orfeo: Mitico musico suonatore di lira, la sua musica riusciva ad ammansire qualsiasi animale, scese negli inferi per recuperare l’anima della sua amata morta prematuramente, quindi suonò alla corte di Ade riuscendo ad ottenere il suo consenso a riportare l’anima della ragazza dal regno dei morti, solo se fosse riuscito a percorrere la strada che lo separava dal regno dei vivi senza mai voltarsi, però quando fu quasi arrivato fuori si voltò per vedere se l’amata lo seguiva ancora e così la perse per sempre quindi si tolse la vita per restarle accanto.

    Oreadi: ninfe dei monti, accudirono Zeus in fasce.

    Ortro: (o Orthos) Mostro figlio di Tifone e di Echidna è il fratello minore del cerbero e della chimera e condivide parte dell'aspetto dei fratelli era infatti un cane a due teste con un serpente come coda era posto a guardia delle mucche di Gerione insieme ad Eurizone.

    Ourae: Ourae: Dei delle montagne, figli di Gea, furono sconfitti nella titanomachia.

    P

    Persefone: Figlia di Zeus e della sorella Demetra, fu rapita da Ade di cui successivamente diventerà moglie, è la dea della primavera, visto che la madre la voleva accanto a sé e che fu rapita dal fratello sotto consiglio di Zeus stesso Demetra ottenne il permesso di poterla riavere dall’oltretomba per due periodi all’anno, nei due periodi prestabiliti la terra germogliava e dava frutti e fiori mentre nei due periodi che la dea passava con il marito il mondo rinsecchiva e diveniva sterile nacquero così le stagioni.

    Ponto: Figlio di Gea e fratello maggiore di Urano, essendo stato concepito senza il suo intervento. Era il titano che diede origine alle acque prima che Oceano ne ottenesse il dominio per successivamente cederlo a Nereo e quindi alla caduta dei titani passasse a Poseidone.

    Prometeo: Titano figlo di Giapeto e di Climene, creò l'uomo con del fango soffiandoci dentro la vita, combattè per gli dei nella titanomachia, fu condannato per aver rubato il fuoco agli dei e averlo donato agli uomini, fu quindi incatenato da Zeus ad una rupe dove un'aquila gli divorava il fegato ogni giorno essendo però immortale l'organo si rigenerava in continuazione creando un ciclo infinito. Fu liberato da Eracle.

    Poseidone: Figlio di Crono e fratello di Zeus ed Ade, nonché di Era e Demetra, è il dio del mare e dei terremoti. Diventato famoso per la sua arma: il tridente; è inoltre collegato ai cavalli, infatti secondo il mito furono creati da Poseidone dalla spuma delle onde del mare.


    R


    Ra: Dio del sole era uno degli dei più importanti d’Egitto aveva tre varianti a seconda della posizione del sole all'alba era un bambino al mezzogiorno un falco e al tramonto un vecchio. Il sovrano degli dei prima che Iside non lo costringesse ad abdicare con un tranello, permettendo a Horus figlio di quest'ultima di ascendere al trono. era rappresentato con una testa di falco.

    Ragnarok: È il giorno della fine del mondo, preceduto da tre inverni consecutivi in cui gli eroi del Valhalla combatteranno a fianco degli dei per ottenere la vittoria, in questo giorno molti dei sono destinati a morire.

    Rea: titanide moglie di Crono, e madre degli dei salvò la vita al piccolo Zeus nascondendolo dal padre in una grotta, fu rinchiusa nel tartaro poichè anch'essa era un titano.

    S

    Satiro: Spiriti dei boschi, caratterizzati dalle zampe di capra due corna caprine e il pizzetto, una volta sconfitta la madre terra si unirono al corteo di Dioniso, spesso pacifici, erano la controparte maschile delle ninfe.

    Sekhmet: Figlia di Ra e sposa di Ptah dea egizia dalla testa di leonessa della guerra e della medicina, delle epidemie e del calore solare. Dea venerata per la sua forza aveva una personalità sanguinaria per questo era anche molto temuta oltre che adorata.

    Set: Dio del deserto e del caos figlio di Nut (la dea del cielo) Geb (il dio terra) pur essendo parte della guardia di Ra durante il suo viaggio nella duat per portare il nuovo giorno aveva una personalità estremamente negativa, tanto da far sì che gli egizi collegassero il rosso a un colore malvagio infatti il colore di set è il rosso (come le sabbie del deserto) e la testa era di un’animale così repellente da non aver neppure il nome anche se è molto simile a un armadillo e a un coyote o a un lupo.

    Serket: Dea della magia, guardiana dei vasi canopi era venerata per la protezione dal veleno specie per quello dello scorpione è spesso rappresentata anche con sembianze da scorpione o con una coda di scorpione.

    Sfinge: Mostro importato dai greci dalla mitologia egizia, cambiandone completamente il significato, per gli egizi la sfinge era un’animale guardiano fedele ai faraoni, per questo è spesso rappresentata all’entrata di templi o piramidi. In Grecia diventa un mostro dotato di grandissima intelligenza e saggezza, Figlia di Orthos e Ceto (dea) divorando tutti coloro che non sapevano rispondere ai suoi enigmi.

    Skadi: Dea dell' inverno e della caccia, inventrice degli sci. Pur essendo una gigantessa fu accettata dagli dei, moglie di Njord, dio del mare.

    Sobek: Dio delle acque, dal suo sudore naquero i fiumi era rappresentato con la testa di un coccodrillo.

    Stige: Fiume del lamento che scorre negli inferi i giuramenti su questo fiume erano sacri, le sue acque avevano il potere di conferire l'immortalità alle parti del corpo che venivano a contatto con le sue acque.

    Surt: È il re degli Múspellsmegir, la razza dei giganti del fuoco che abitano uno dei nove mondi di Yggdrasil, nel Ragnarock è destinato a incendiare la terra con le sue fiamme.

    Svartàlf: Sono gli elfi scuri, caratterizzati, provenienti da Svartalfheim il mondo delle tenebre di Yggdrasil.

    T

    Tartaro: È la zona più remota dell’Ade ed è la prigione dei titani e di coloro che hanno sfidato gli dei,oltre ad essere la sua stessa personificazione.

    Telchino: Demoni acquatici erano fabbri eccezionali, a loro si deve la creazione del tridente di Poseidone, il fulmine originale di Zeus e all'elmo di Ade, vivevano nell'isola di Rodi dove era anche posta la loro fucina.

    Thanatos: Figlio di Nyx e di Erebo, era il dio della morte.

    Thor: Dio del tuono, figlio di Odino e di Jord la dea della terra. Il più forte degli dei e dei mortali, noto per la sua ferocia e grande uccisore di giganti. Risiede a Thundrvangr, nel suo palazzo. Oltre al martello possiede altri due oggetti megici i guanti di ferro senza cui non potrebbe brandire il maglio e una cintura che raddoppia la forza di chi la indossa.

    Tiche: Dea greca della fortuna e del caso, è spesso rappresentata con gli occhi bendati, da qui l’espressione: "La fortuna e cieca". ed il suo soprannome: "La dea bendata".

    Tori della Colchide: Mostruosi tori i di bronzo in grado di sputare fuoco forgiati da Efesto. erano uno dei mostri a guardia del Vello d’oro.

    U

    Uaget: Dea cobra della regalità, era associata al faraone. Inseme a Nekbeth la dea avvoltoio legittimava il potere del faraone dividendosi tra alto e basso egitto Uaget infatti rappresentava il basso Egitto (Nord). faceva inoltre parte dell'equipaggio della
    barca del sole.

    Uccelli dello Stinfalo: Mostruosi uccelli dalle piume di bronzo e artigli in acciaio che abitavano la regione paludosa dello Stinfalo, la loro uccisione era una delle dodici fatiche di Eracle.

    UpuautEra un dio della guerra raffigurato come un’ uomo dalla testa di lupo che indossava un’armatura, oltre ad avere una funzione guerriera era anche un dio funebre poi assimilato ad Anubi.

    Urano: È la personificazione del cielo notturno (o cielo stellato), figlio di Gea e suo marito fu il re dei titani prima che il figlio corno lo uccidesse facendo a pezzi il suo corpo. da lui nacquero i titani, i ciclopi maggiori i giganti Centomani e alla sua morte nacquero Afrodite e le erinni.

    V

    Valchiria: Le valchirie erano le servitrici degli dei, il loro compito era quello di raccogliere gli spiriti dei guerrieri più valorosi morti in battaglia e di condurli al Valhalla, per guidarli nel giorno del Ragnarok.

    Valhalla: Uno dei palazzi di Asgard, Luogo in cui le valchirie accompagnavano gli eroi che erano valorosamente caduti in battaglia qui le anime dei guerrieri combattevano ogni giorno e banchettavano ogni sera rigenerando le loro ferite in attesa del Ragnarock quando avrebbero accompagnato gli dei nell'ultima guerra.

    Viverna: Mostro originario della mitologia norrena, simile a un drago europeo si differenzia da quest'ultimo per le dimensioni più ridotte, gli arti anteriori assenti o poco sviluppati e la presenza di un pungiglione velenoso sulla coda, alcune viverne inoltre sanno sputare fuoco o veleno, la viverna più famosa è probabilmente è Nidhoggr, la viverna che si ciba delle radici di Yggdrasill.

    X

    Xiphos: Spada greca di età omerica, con una lama che poteva andare dai 60 ai 70cm di lunghezza, affilata su entrambi i lati. in dotazione alla fanteria greca.

    Y

    Yokai: È la parola giapponese per identificare i demoni, che siano animale o oggetti posseduti.

    Z

    Zeus: il più giovane dei figli di Crono e Rea signore del cielo e delle tempeste e re degli dei forse il più famoso degli dei della mitologia classica a lui si deve la caduta dei titani e molte altre vicende mitologiche.


    Immagine creata da phoenix* non copiatela da qualche parte senza dirlo mi farete piangere :( e non copiate neppure la fan fiction qui di seguito mi farete super piangere :piango:

    *quelle del glossario, a parte quella di Telchino sono googlate.

    Salve a tutti, non so se vi ricordate di me, sono quello che scrive fan fiction sulla mitologia con successi discutibile ma lo faccio per hobby e assolutamente no profit se avete pagato per leggerla WOW vi stimo tanto per aver pagato per leggere sta brodaglia informe :D comunque vi presento il prologo di un nuovo progetto abbastanza ambizioso ossia fondere mitologia classi, egizia nordica e una spolverata proprio un velo di mitologia giapponese e gia questo è tremendo maaaaaaaaaaaaaaa UDITE UDITEEEEEEEEEEEE!!!! aggiungiamoci pure i pokekmon che non guastano mai! per cui non mi resta altro che augurarvi buona lettura


    Prologo: Sognando il passato

    Il ragazzo seguì in silenzio Anubi, il dio egizio dei riti funebri, l'aspetto della divinità lo aveva sempre divertito fin da quando aveva notato per la prima volta la sua statua al tempio degli dei; era un uomo dalla carnagione scura, baciata dal sole i muscoli da atleta in bella mostra, bracciali d'oro gli cingevano gli avanbracci, un pettorale dello stesso metallo gli ricadeva dal collo a coprire i pettorali infine un gonnellino di lino bianco legato da una cintola dorata lasciava scoperte le gambe. Niente di inusuale, un abbigliamento che un qualsiasi egiziano di ceto nobile avrebbe sfoggiato tutti i giorni, la parte curiosa era la testa del dio: era il muso allungato di uno sciacallo dal lucido pelo nero, gli occhi bruni e le orecchie ritte, indossava un sudario di color blu a strisce dorate; uno dei simboli di potere sull’Egitto. Non amava particolarmente il dio specie dopo gli ultimi avvenimenti, aveva assistito a tutto l'odio che serbava per il figlio. Lungo il tragitto non poté far a meno di pensare che poco prima stava salendo in cielo con la sua novella sposa ed ora stavano camminando alla cieca verso est.
    -Quindi mi hai portato via un figlio e hai lasciato morire l'altro! Ben fatto umano- ringhiò schifato mentre i due giungevano a quello che sembrava un piccolo porto, un’unica barca di canne intrecciate era legata a poco più di un passo da loro -ma guarda, ora ti va di fare il padre? Non ho nulla da dirti, per cui conducimi al tribunale dei morti in silenzio- lo rimbeccò asciutto il ragazzo salendo in barca, si sdraiò e si addormentò. Non ricordava l'ultima volta che aveva sognato eppure quel sonno fu interrotto da un sogno riguardante il passato. Era ancora sdraiato, ma i caldi raggi di un sole estivo ormai al tramonto gli ferivano gli occhi, mentre il morbido abbraccio delle spighe di grano lo ristorava. Avrebbe riconosciuto quel poto tra mille: Eliospiti in Arcadia, la sua vecchia casa. Un Damos molto meno accorto stava finendo di mietere prima di rincasare... un moto di nostalgia serrò la gola del sognatore, allora la vita era molto più semplice o almeno lo era stata fino a quel giorno: il giorno in cui gli uccelli del lago Stinfalo avevano raso al suolo il suo villaggio nel giro di pochi istanti la sua vita era cambiata per sempre.
    Come per dar ragione a questo pensiero uno stormo di uccelli dalle lucenti piume di bronzo, affilate come rasoi che alla necessità usavano come dardi spuntò dall'orizzonte portandosi dietro una scia di morte e distruzione senza eguali. Il sogno fu molto più infido di quello che il giovane avrebbe mai potuto immaginare, il tempo si fermò e lo spazio lo attirò verso una ragazza che spaesata aveva gettato da parte la lira che fino a poco fa stava suonando ed era corsa ad aiutare i più anziani a fuggire da quella minaccia alta. Il ragazzo dovette schiarirsi più volte la voce prima di mormorare -Clio- allungò il braccio sinistro per accarezzarle una guancia ma l'immagine tremolò come una fiamma. Clio figlia di Vespria una ninfa delle stelle che aveva conosciuto molti secoli prima della sua vita come Damos, quando il suo nome era ancora Fos il figlio di Urano, titano delle stelle e primo re dei titani, e di Zoe una comune mortale. Quei tempi prima degli dei erano duri per gli esseri umani, i titani non si curavano minimamente ai loro sudditi e i mostri erano sempre in agguato. Ripensò al suo addestramento con Prometeo il creatore degli umani, uno dei pochi titani a cui quelle misere creature nate dal fango sembravano importanti il titanotitani gli insegnò tutto sull'arte della spada e una volta concluso l'addestramento aveva incontrato una delle persone più importanti per lui: Kentas, un centauro dai lunghi capelli vermigli e il cuoio nero che divenne il suo miglior amico, insieme avevano trovato ed istruito il giovane Zeus anche se l'irruenza del Fos di quel tempo lo portò più volte a scontrarsi con il dio ma non impedì al mezzo titano di schierarsi a difesa degli uomini durante la guerra contro i titani, durante una campagna incontrò Orthos il cane bicefalo che adottò come animale di compagnia e Calipso, Nereide figlia di Nereo antico dio del mare schierata dalla fazione opposta, più volte capitolò contro Afros la spada della ragazza in grado di controllare bolle e schiuma in grado di corrodere le carni.
    mise un freno ai ricordi prima di perdervisi e tornò a concentrarsi su quello che aveva difronte: Clio, il suo più grande errore Damos aveva una storia con quella ragazza ma guardandola ora sentiva solo un grande senso di colpa alleviato solo dalla certezza di aver fatto la cosa giusta, anche se troppo tardi. Non poté far altro che vederla sparire tra le fiamme, mentre il sé stesso del passato era svenuto dopo aver distrutto i volatili metallici grazie alla moneta di Demetra, un sigillo degli dei oggetti donati ai mortali dagli dei, in grado di attingere alla forza del dio in questione sfruttando la propria concentrazione o la forza vitale dell'individuo.
    Il sogno mutò si trovava in una grande piazza d'arme una ragazza dalla pelle scura e i lunghi capelli corvini in abito lilla e manto rosso gli stava presentando un ragazzo più giovane di lui, tuttavia il suo portamento dimostrava una grande sicurezza e intelligenza Amir il suo maestro al tempio e ... una lacrima scivolò dai suoi occhi fino a terra Rashja la ragazza più tenace e coraggiosa che avesse mai conosciuto e lui un mezzo titano, immune allo scorrere del tempo, immortale se non in battaglia non era riuscito a fare una cosa così stupida come salvarla dalla morte!
    Il sogno mutò di nuovo ora era insieme alla sua combriccola del tempio: Elly, Amir in possesso dell’anello di Anubi, suo padre che gli conferiva il potere di evocare gli sciacalli e un discreto controllo sulle salme, Nathan; il dio del sole sotto mentite spoglie non che mastro di Raul, quest’ultimo era un semplice pescatore il cui villaggio era stato distrutto da un’idra ed era l’unico superstite, aveva ricevuto da Poseidone il suo amuleto in grado di evocare il tridente del dio del mare e controllare le acque, in una piccola casa in Egitto, Alex un compagno di Amir era a terra privo di sensi, come uno sparti acque tra loro ed un manipolo di figure in mantello nero. Il loro capo, Ahmed era una copia in chiave più dura e disciplinata del fratello Amir. In pochi minuti le cose erano precipitate: i tipi in mantello nero avevano attaccato ed il gruppo si era diviso per fronteggiare la minaccia. Istintivamente Fos si strinse il braccio destro anticipando il futuro, infatti pochi istanti dopo, il suo secondo più grande errore: si era frapposto tra il suo maestro e Ahmed riportando la ferita che gli avrebbe portato via per sempre l'uso del braccio destro, l'amuleto di Anubi del ragazzo era in grado di evocare una doppia lancia egizia in grado di recidere l'anima degli oggetti che mieteva. Lo shock tuttavia lo portò a conoscere suo padre e a stringere un patto con lui: la fine del caos in cambio della sua vecchia vita come contadino. Quella fu la prima volta che dopo secoli tornava ad impugnare Lykofos "crepuscolo" una spada nera come la notte con l'intero firmamento riprodotto su di essa in grado di evocare le costellazioni.
    Un nuovo cambio di scena e si ritrovò tra le rovine del tempio, distrutto dalla legione della morte guidata da Rashja alleata con lì fidanzato Ahmed, fin dal principio. Fos o meglio il Damos del passato stava fronteggiando Clio, ora un membro della legione, svuotata dalle emozioni per un patto con Gea, titaneide della terra madre e moglie di Urano uccisa dallo stesso Fos nella titanomachia dopo che questa uccise Kentas e sua madre Zoe. Gea ricolmò Clio di sete di vendetta nei suoi confronti per averla abbandonata mesi prima il giorno in cui il loro villaggio.
    Ricordava perfettamente la sua morte, non era stata poi tanto male delle driadi lo avevano ucciso trafiggendo ogni centimetro del suo corpo con dardi, probabilmente avvelenati. Giù nell'Ade aveva rincontrato le erini sue sorelle, demoni incaricate di punire i crimini contro la famiglia, se da un lato la discesa all’Ade era stata felice dall'altro proprio qui aveva perduto Alex, soggiogato da Set il dio egizio del Caos. Dopo aver percorso il sentiero di Orfeo grazie a Xavier era tornato in vita.
    Il sogno lo riportò a Ogigia era insieme a Basylius, un ragazzo figlio di Zeus conosciuto poche ore prima quando lui non era che un tenero coniglietto e Basylius lo aveva salvato d s l diventare la cena della maga Circe. Ora invece erano al cospetto di Calipso e nella sua casa dalla fine della guerra dei titani. Il ragazzo si era trasferito a Ogigia dove Zeus aveva confinato la Nereide, rivederla aveva risvegliato i ricordi della sua vita precedente decretando la fine di Damos e la rinascita di Fos. Non appena ebbe ripreso la sua vecchia vita quello che era stato il suo salvatore ora si poneva contro di lui, Basylius infatti sotto ordine del padre avrebbe dovuto trovare e ucciderlo, il loro scontro si concluse in piena parità e con quella che si poteva considerare un’amicizia.
    -mostrami tutto ma non quella scena- sibilò mentre il sogno sbiadiva e tornava a fuoco in un'altra scena era al capezzale di una Rashja sofferente e stava dando tutto sé stesso per trasferirle la sua energia per mantenerla in vita mentre Sekmeth la dea egizia della guerra, del calore solare e della medicina. Sigillata nel suo corpo stava divorando la sua intera linfa vitale. Elly principessa Egitto e sorella d'anima di Rashja, aveva ingaggiato un feroce duello con Sekmeth anche se con il pieno potere di Horus riusciva a tenere a bada la dea Fos riusciva ad avvertire la vita di Rashja che scivolava via dalle sue dita. La situazione precipitò quando Ahmed accorso per assistere la fidanzata si piegò in due dal dolore e il suo occhio sinistro contenente il potere di Crono il titano del tempo e padre degli dei fu finalmente pronto a tornare in vita, per far fronte al nemico il ragazzo sacrificò la sua vita sulla bilancia dell'ordine, pesando il suo cuore contro quello del titano, per spezzare l'equilibrio Rashja mise sul piatto anche il suo cuore che insieme a quello dell'amato risultava più leggero di quello del secondo re dei titani. Dopo aver affidato la bambina appena nata agli zii Elly e Amir, la coppia si spense stringendosi.
    -Anubi, tu eri lì e non hai salvato tuo figlio né la sua fidanzata, lasciando che una bambina innocente cresca senza genitori, non avrai il mio perdono!- dopo aver perso tutto Fos si diresse all'Olimpo deciso a chiudere la disputa con Zeus e chiedere in moglie Calipso di fronte a tutti gli dei, dopo che fu fatta pace si diresse a Eliospiti per fronteggiare Gea per limitare i danni provocati dalla legione che intendeva distruggere il mondo per ricrearne uno più puro senza guerre ed odio. La squadra capitanata da Xavier e composta da Daniel il suo giovane allievo e Raul compagno di studi di Fos ed utilizzatore dell'amuleto di Poseidone grazie all'aiuto di Basylius giunto a Midgard riuscì a fermare il Ragnarok, la fine del mondo nelle terre nordiche. Tuttavia in Egitto la squadra del tempio ottenne la più grande sconfitta: Ra fu divorato da Aphopis portando la notte eterna in tutta la terra d'Egitto.
    Fos giunto in Grecia per fermare l'ascesa della signora della terra modificò il patto con suo padre Urano: una volta fermato il Caos avrebbe dato la sua vita per salvare Clio. Dopo aver distrutto Gea, il ragazzo fu attaccato da Chaos la dea primordiale del caos. Dopo aver con uno stratagemma sacrificato la sua vita e disperso il caos il ragazzo rispettò la parola data e per evitare la morte ancorò la sua esistenza ad un fiore donatogli da Kathlina, ninfa delle stelle e personificazione della costellazione della fenice; costellazione molto amata dalla madre. Quindi tornò a Ogigia per prendere in moglie Calipso. Dopo aver assunto il ruolo di dio del crepuscolo Fos fu convocato da Anubi per andare a testimoniare per Ahmed e Rashja davanti ai giudici dei morti ed Osiride.
    Il giovane si svegliò e scese dalla barca che evidentemente aveva subito svariati danni da chissà quali creature a giudicare dagli squarci sullo scafo. Non se ne curò più di tanto e si diresse verso il grande edificio sulla riva un grande palazzo di ossidiana il soffitto aveva un quadrato di almeno dieci piedi dal quale entrava la luce naturale della duaat: una fioca luce rossa un lungo viale di larghe colonne che sorreggevano il soffitto decorate con geroglifici d'argento conducevano al vestibolo del tribunale, una doppia fila di lanterne dalla fiamma verde gettavano un'ombra spettrale in tutto il palazzo.
    Fos stava percorrendo quel sentiero obbligatorio quando si sentì sprofondare nell'oscurità, non riuscì a capire da quanto stava precipitando, un secolo? Un secondo? O forse un’eternità dopo il suo corpo cadde pesantemente a terra dallo schiocco che riuscì a sentire una o più costole non aveva retto all'impatto la sua bocca si riempì del sapore ferroso di sangue mentre la vista gli si annebbiò mentre pallini di luce gli danzarono davanti agli occhi, una fitta di dolore acuto gli mozzò il respiro -dannazione- sibilò tra i denti rimettendosi dolorosamente in piedi. Era in una città, una cinta di mura di pietra grigia racchiudeva un borgo formato da piccole casette mentre una seconda cinta di mura divideva la città da quella che doveva essere la residenza del signore locale, un palazzo in pietra rissa ad essere onesti il ragazzo non ne aveva mai visti di simili alte mura dalla merlatura a coda di rondine davano accesso ad una grata di ferro che conduceva ad un ponte levatoio abbassato un drappello di uomini era disposto sulle mura dietro alle quali una torre alta circa otto metri era collegata a svariate altre torri più basse. Era molto grezza e molto più efficiente in difesa che non i palazzi dei te greci, molto sfarzosi e ideati per mettere in risalto la ricchezza del padrone di casa. Per quanto si sforzasse non riusciva aa trovare una falla nella roccaforte scarlatta. Il bastione mostrava uno stendardo dorato con ricamati due martelli argentei incrociati, sormontati da una corona.
    -Questo posto non so cosa sia, né tanto meno dove sia- mormorò rivolgendosi a sé stesso. Sicuramente non era il tribunale dei morti, non era in Egitto e non si trovava in Grecia, doveva capirne di più,


    mi ritaglio questo piccolo spazietto pubblicitario per chiedervi se vorreste partecipare! basta che mi diciate nome del pesonaggio e bhe il pokemon il mio cervello si sforzerà di fare il resto!

    Ricordo inoltre di leggere non dico l'intera fan fiction perchè occorre uno stomaco d'acciaio ma almeno il glossario alla fine di ogni capitolo click

    Edited by Phoenix93 - 28/5/2017, 16:42
  3. .
    Però ci sono le flashcard. ;)
    Ce ne sono una casino valide.

    Come la GateWay 3DS, MT-Card (richiedono il firmware 4.5 su 3ds), e le Sky3DS e R5SDHC (funzionano anche con l'ultimo firmware).
  4. .
    Zaffiro Alpha ONLINE!

    Edited by x7l7j8cc - 21/11/2014, 18:09
  5. .
    Ragazzi/e lo volete un Regalo?
    Si? Eccolo...

    LINK AGGIUNTI AL TOPIC PRINCIPALE!

    Edited by x7l7j8cc - 22/11/2014, 20:51
  6. .
    Testato e Funzionante su Gateway 3DS 2.6 / MT-Card 2.2 + EmuNAND 9.2.0-20.
    Un Ringraziamento a x7l7j8cc per le ROM.

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    Pokémon Zaffiro Alpha (Multi7, ITA Compreso) (1.2GB)

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    Edited by ~Link~ - 13/9/2017, 21:58
  7. .

    Per vedere i miei lavori grafici clicca qui:
    GALLERY
    In continuo aggiornamento.

  8. .
    ç_ç IO VOGLIO IL CAPITOLOOOOOOH!
  9. .
    Molto bene ecco il primo capitolo, dalla lunghezza esigua (?), forse potrebbe risultare un po' noioso perché è un capitolo più che altro descrittivo e non accade molto se non presentare il personaggio protagonista nel suo essere e il suo modo di fare e il mondo in cui viene catapultato, prima di cominciare apro le iscrizioni per entrare a far parte della fan fiction, chiunque sia interessato mandi un mp a me o Phoenix (preferirei che mi contattaste in webchat), che altro dire... Ah sì il massimo è di 11 concorrenti, potrete scegliere un tipo Pokémon ad esclusione dei tipi Folletto, Buio, Veleno, Acciaio, Roccia e Coleottero (e Normale che non c'è in questa fan fiction dato che è alquanto inutile), perciò candidatevi che abbiamo bisogno di voi :°-°:. Detto questo buona lettura e commentate o vi ammazzo vi abbraccio diversamente piano. :zizi: Si inizia! :Siz_K:


    Capitolo 1
    Nello specchio

    Il cristallo che aveva trovato Lionade emetteva una strana luce rosea. Era raro trovare cristalli da quelle parti, e dato che la felicità aveva lasciato posto alla miseria da ormai fin troppi secoli era bene accaparrarsi ogni singolo cimelio che potesse risultare prezioso. Ma che simpatico cristall... D'un tratto il sedicenne scivolò sul terreno bagnato, e la pietra gli sfuggì di mano, ricadendo nel lago. -Eh no, ora che ti ho trovato non puoi più sfuggirmi!- Perciò si piegò e cercò di riprendere il cristallo, ma si sporse troppo e cadde nello specchio d'acqua. Nello specchio... Pensò istintivamente, quasi come se quel pensiero gli dovesse per forza balenare in mente, programmato da molto tempo prima. Il ragazzo aprì gli occhi azzurri, per poi poggiarsi lievemente al suolo. Si trovava in un luogo surreale, che non aveva mai visto. Attorno a sé era tutto coperto da una nebbiolina che tendeva a rendere roseo il paesaggio circostante. Non appena il ragazzo fece un passo sentì il dolce fruscio dell'erba bagnata sotto i suoi piedi, quindi capendo di trovarsi su un campo probabilmente irrigato continuò a camminare a stentoni, per via della vista annebbiata. Continuò girando il volto a destra e sinistra per capire dov'era. Ora che quella nebbia si stava diradando un po' aveva potuto notare una sfilza di alberi con delle gemme incastonate, di tutti i colori. Erano spogli di foglie, e a Lionade parve di contare, a colpo d'occhio, una ventina di colori diversi fra loro. Il ragazzo continuò il suo cammino, mentre quelle gemme con luce propria rischiaravano l'ambiente, guidando il ragazzo sempre diritto, senza una meta. Non appena il percorso di alberi terminò Lionade giunse in un campo di fiori alti poco più di lui, lì la nebbia era sparita e due lune capeggiavano su quel cielo stellato che si era appena immesso nel firmamento. Aspetta un momento... due lune?! Lionade rialzò lo sguardo per verificare che non avesse avuto le traveggole, e in effetti aveva visto bene. Tuttavia non gli parve tanto strano, pensandoci. Se non altro ora sapeva che quello era un luogo irreale e che non poteva essere nel suo mondo. -Sto sognando, qualcuno mi dia un pizzicotto.- Sbuffò, poi si fermò a fissare i due corpi celesti, l'uno accanto all'altro nell'immensità del cielo, che almeno quello sembrava lo stesso di casa sua, se non fosse stato per le due lune. D'un tratto sentì un verso ripetuto più volte, anzi erano due versi. -Glum Glum Glum Vail Vail- Erano due versi buffi, e ripetuti più volte parevano intonare una canzone. Lionade capì da dove provenivano, ma non voleva crederci. Dietro di lui gli enormi fiori che aveva visto poco prima iniziarono a muoversi facendo una specie di balletto sotto la luce delle due lune. Non appena "i fiori" si fecero vedere un po' di più il ragazzo notò che erano di due tipi, tuttavia accomunati da parecchie cose. Tutti avevano un corpo blu a palla, bulboso, con un paio di zampe anteriori e posteriori. Alcuni dei "fiori" avevano gli occhi chiusi e della bava gli scendeva da due grosse labbra viola, mentre altri erano più grandi e avevano due occhietti rossi e sembrava facessero fatica a sostenere il fiore sul capo. Questi ultimi erano di vario tipo, alcuni ancora erano chiusi e dovevano sbocciare, altri che erano sbocciati già in magnifiche Rafflesie1 rosse dai punti bianchi. Man mano che le creature si muovevano a passo di danza, lasciavano delle spore giallastre che ricoprivano l'ambiente circostante. Avido di curiosità Lionade toccò quelle spore e le annusò. In un attimo si paralizzò e ci volle che una delle creature gli sputasse in faccia la bava che gli colava dalla bocca per far passare la paralisi. -Hmm... Ma è nettare!- Constatò il ragazzo assaggiando la bava della strana creatura, che aveva un sapore straordinariamente dolce. Lionade fuggì da lì con passo felpato, quindi continuò ad andare diritto a sé giungendo in una specie di mini-foresta composta da tanti alberi di media altezza. Il ragazzo notò però che la sfilza di alberi terminava dopo una ventina di arbusti l'uno accanto all'altro, quindi decise di superare la foresta. Fece un passo, e non appena toccò il tronco di uno degli alberi l'intero bosco si ricoprì di un'energia verde, e la zolla di terreno sul quale si trovava si librò in cielo, radici degli alberi comprese, salendo sempre di più. -Uahh! Ci mancava solo la foresta volante!- Urlò in preda al panico, tentando di rimanere ben saldo ad uno degli alberi, ma riusciva solo a sballottare di qua e di là tra un arbusto e l'altro. Non appena la zolla di terra si fermò a mezz'aria Lionade cadde a terra con un tonfo, quindi si rialzò e debolmente iniziò a strascicarsi all'interno della foresta. -Celeee!!- Ma un qualcosa gli sfrecciò davanti a tutta velocità emettendo un verso piuttosto singolare, e quando Lionade perse l'equilibrio e cadde a terra quel qualcosa gli si piazzò davanti porgendogli una zampa per aiutarlo a rialzarsi, fu in quel momento che il ragazzo poté vedere di cosa si trattava. Era un piccolo umanoide di colore prevalentemente verde chiaro, aveva una testa a goccia la quale punta terminava in un ciuffo di un verde più scuro. Sopra di essa delle piccole antenne dalla punta azzurrina si muovevano baldanzosamente quasi come se quella creaturina fosse felice. Due grandi occhi con le pupille celesti i quali bordi erano neri riempivano quel faccino altrimenti povero per via della bocca sottile e minuta. Le braccia che finivano in tre piccole dita erano evidentemente sproporzionate rispetto al resto del corpo, troppo lunghe e robuste, mentre si capiva che non usava i piedi molto spesso dato che erano piccoli e tondi, inadatti per il cammino. Ben presto Lionade capì che quel piccoletto riusciva a muoversi grazie a un paio di piccole alette trasparenti che aveva sul dorso, che utilizzava per volare. -Cele?- Ripeté quello, notando lo sguardo assente del ragazzo. -Come? Ah sì, ehm... Cele.- Rispose non capendo cosa significasse, ma assecondando l'umanoide che sembrava tanto una piccola fata del bosco, di quelle che aveva visto nei tanti libri di mitologia che aveva comprato. La creatura lo prese per mano e muovendo velocemente le alette e faticando un po' riuscì a sollevare Lionade. Successivamente l'aura verde che avvolgeva la foresta sparì e la zolla di terra ricadde sul suo luogo d'origine. -Certo che potevi avvertire prima, o se non altro essere meno brusco...- Bofonchiò il ragazzo che, frastornato, si era dovuto rialzare da terra per l'ennesima volta. Il piccolo mostriciattolo verde fece un volo intorno a lui, e continuò a girare felice finché Lionade non lo acchiappò con la mano e lo fermò. -Stai fermo, sto per sentirmi male!- Sbottò infuriato, la creatura si liberò dalla sua presa ridendo, poi lo prese per mano e si buttò in un varco che si era aperto misteriosamente su un tronco di uno degli alberi, trascinando il ragazzo con sé. Vide tutto bianco per un secondo, successivamente si ritrovò in un campo enorme costellato di piccole collinette e intervallato da alberi di alto fusto, inoltre un vulcano ricopriva gran parte di quella terra che aveva un nonsochè che Lionade riteneva "spartano". Ad un tratto la terra iniziò a sobbalzare, come se un qualcosa di enorme stesse per arrivare. E in effetti dopo un po' sbucò una creatura enorme. -M-Ma quello è un tirannosauro?- Chiese tremolante, ricordando di aver letto qualcosa su quel dinosauro in un vecchio catalogo sui fossili. L'esemplare che aveva dinanzi era rosso con una specie di corona gialla sul capo ed una criniera bianca sul collo, inoltre portava al mento un insolito mucchio di barba incolta. -... Voglio morire.- Fu l'unica cosa che riuscì a dire per la paura, poi si ricordò che era stata la creaturina verde a portarlo fin lì. -Tu! Senti non so come hai fatto e non so se questo è un sogno o no e non voglio saperlo, ma ti prego portami via di qui! Insomma non hai paura di essere calpestato da questo... coso?!- Iniziò a dire Lionade sputando parole a raffica dettate dall'ansia e dalla paura. -... No mi spiace, ma non riesco a prenderlo sul serio con quelle braccia così piccole! È così tenerello!- Disse ad un tratto il mostriciattolo verde scoppiando in una risata prendendo in giro le corte e gracili zampette che aveva il t-rex. -No aspetta tu parli?! No cioè tre ore di "Cele" e "Cele" e ora scopro che sai parlare?!- Chiese stupito il ragazzo. D'un tratto il piede del dinosauro per poco non lo colpì. -Ho motivo di credere che non gli sia piaciuto essere chiamato "coso".- Sogghignò la creatura verde. -E tu allora, che hai detto che ha delle braccine corte?- Bofonchiò Lionade, il tirannosauro iniziò ad inseguirlo infuriato. Ad aiutarlo ad uscire illeso dalla folle corsa da un t-rex fu un Diplodocus2 che lo sollevò sul suo collo e poi respinse il predatore con una potente codata. Era blu e aveva dei fantastici diamanti azzurri sulla schiena. Una gigantesca cresta che ricordava i colori dell'aurora boreale sovrastava l'intero capo dell'animale preistorico, che sembrava più interessato alle foglie degli alberi lì vicino che alla carne del ragazzo. L'erbivoro continuò a camminare, fino a giungere in un campo pieno di stranissime creature, parecchio deformi. La maggior parte erano rosa e possedevano una lunga e sottile coda, delle gambe posteriori molto grandi simili a quelle di un coniglio e corte braccia con zampe da tre artigli l'una. Le orecchie a forma di triangolo ricordavano vagamente quelle di un gatto, e due occhi blu distoglievano lo sguardo dal pelo completamente rosa. Attorno ad una delle creature si formò una bolla rosa, facendo spaventare Lionade che aveva visto comparire quella sfera senza preavviso. -Visto così sembrerebbe... un feto con gli occhi, e la bolla somiglia tanto ad una sacca amniotica, come la coda ricorda un cordone ombelicale.- Rifletté il ragazzo ad alta voce, poi il Diplodocus sul quale era seduto si fermò dinanzi ad un lago, e si abbassò per bere. -Uaah!- Lionade cadde in acqua, e ne uscì bagnato fradicio. -Dannazione, ci voleva solo quest...- Non riuscì nemmeno a terminare la frase che un qualcosa lo investì in pieno. Non appena alzò lo sguardo vide un grosso uccello con possenti ali viola. Il corpo era di un grigio violastro, mentre la mascella era piena di zanne aguzze e la coda finiva in una punta a forma di freccia, perfetta per trafiggere le prede. Lionade riuscì a scansarsi, poi la creatura verde di prima ricomparve, e quando l'uccello preistorico riuscì ad azzannare Lionade e lo prese per la maglietta il vulcano iniziò ad eruttare e a far uscire la lava che scorreva sempre più verso il ragazzo, che imprecò contro l'esserino che l'aveva portato lì, poi ridendo il mostriciattolo verde creò un altro portale, quindi spostando il mostro alato con poteri psichici prese Lionade per mano e lo riportò nel presente. Tuttavia non erano più nella foresta bensì in cima al cratere di un vulcano. Prima che Lionade potesse nuovamente imprecare contro l'esserino verde quello scomparve nel nulla. -Dannazione!- Sbuffò, poi decise di cimentarsi alla ricerca di un'uscita o di un'entrata per un altro scenario meno... infuocato. Scese verso la base del vulcano e intravide un'apertura nella roccia, era a forma quadrata come un'entrata ma senza porta, ai lati c'erano due colonne bianche in stile corinzio3 come per dare solennità al posto in cui si entrava tramite l'insenatura, come se qualcuno avesse allestito di proposito un mini-tempio. Incuriosito Lionade entrò e vide una grande via di roccia magmatica intervallato di venature di lava che costellavano le pareti, non appena raggiunse la fine vide un enorme campo della stessa roccia del viale, e sotto di essa il magma che ribolliva emettendo qualche lapillo. In fondo vi era un trono decorato finemente che mostrava varie creature che sputavano fuoco. -Draghi?!- Pensò istintivamente il ragazzo, poi però notò che alcuni di quegli animali non avevano le ali ed altri erano persino carini, come quello che sembrava un piccolo maialino dalle quali narici faceva uscire del fuoco. Invece cosa che non notò affatto fu che ad un tratto dinanzi a lui comparve una di quelle strane creature. A primo impatto pareva una volpe dalla spessa pelliccia dorata, ma ben presto Lionade notò che possedeva nove code che terminavano in una ciocca arancione. Inoltre aveva una cresta in cima alla testa e un paio di occhi rossi incutevano timore, pareva fossero pieni di chissà quali poteri. -Ehm... Ciao.- Mormorò il ragazzo timoroso, poi la volpe tentò di investirlo con una fiammata ma quello si scansò in tempo. -Non so in quale mondo sia ma una cosa è certa, avete uno strano modo di dare il benvenuto qui.- Bofonchiò Lionade, poi cercò di fuggire ma la volpe riuscì a spostare con la mente un masso e posizionarlo dinanzi all'uscita, Lionade la fissò, non provava il minimo sforzo fisico semplicemente gli occhi da rossi erano divenuti di un celeste chiaro e intenso ed il ragazzo era stupito da tanta agilità mentale. L'animale fece un verso ricoprendosi di un'aura azzurrina, quindi otto rocce appiattite spuntarono da sotto terra e si posizionarono a cerchio circondando Lionade, poi la volpe dalle nove code fece un salto posizionandosi su uno degli otto spuntoni e lanciò una fiammata potente contro il ragazzo la quale fine pareva essere vicina, ma poi vide tutto bianco e appena riaprì gli occhi si ritrovava nel punto iniziale in cui era stato catapultato, e vicino agli alberi costellati di gemme e tra la nebbiolina rosea intravide una sagoma animale. Lionade si avvicinò con cautela, quindi scoprì che si trattava di un cervo, tuttavia piuttosto anomalo. Aveva le corna dorate che presentavano protuberanze che al ragazzo parverso essere semplicemente delle fantastiche gemme, come quelle incastonate sui rami degli alberi. La parte superiore del suo pelo era blu, quella inferiore di un marrone scuro. Le zampe presentavano striature color panna che sostituivano gli usuali zoccoli, e una coda da una parte blu e dall'altra marrone era mossa dal flebile e dolce vento che spirava in quel luogo. -Benvenuto sull'Albero della Genesi4.- Disse il cervo, la sua voce era dolce e soave, ma allo stesso tempo aveva un tono forte e deciso. -Albero della Genesi?- Chiese Lionade facendo capire che voleva sapere di più. -Chi sei tu?- Aggiunse poi, notando che l'animale aveva le pupille a forma di X. -Il mio nome è Xerneas, e in un certo senso sono il capo in questo posto, anche se preferisco definirmi uguale a tutti gli altri Pokémon.- Rispose quello. -Pokémon? Di che parli?- Chiese Lionade sempre più curioso. -Ah sì beh quelle creature che hai visto durante la tua visita in questo mondo si chiamano Pokémon, e a differenza degli animali che popolano il tuo mondo qui tutti hanno dei poteri straordinari quanto pericolosi.- Spiegò, quindi sospirando attese la fatidica domanda che era sicuro il ragazzo avrebbe fatto a breve. -Ah ma quindi esistete davvero? Pensavo foste una leggenda, una fiaba per bambini.- Disse Lionade, Xerneas parve ferito dalle sue parole ma dopo un po' si riprese. -Gli uomini tendono a dimenticare tutto.- Rifletté Xerneas, poi si girò verso il ragazzo. -In questo mondo come avrai capito ci sono ben poche cose uguali a quello tuo. Gli alberi presentano gemme, le lune sono due e una di esse riversa sempre dell'acqua durante la notte, ci sono vari ambienti diversi raggiungibili in poco tempo...- Iniziò ad elencare il cervo blu, ma Lionade lo fermò. -Posso sapere perché mi hai portato qui?- Chiese il ragazzo. -Beh...- Xerneas si girò totalmente verso di lui e lo fissò profondamente negli occhi, quindi dopo aver constatato nuovamente che era lui il tipo giusto lo invitò a sedersi come per dire "Mettiti comodo che è una lunga storia".

    Glossario:
    1Rafflesia: Genere di pianta parassita, rappresentata da un fiore velenoso rosso con dei punti bianchi. Altrimenti detta "pianta cadavere" per il suo forte odore di carne putrefatta, presenta il fiore più grande al mondo. [Immagine]
    2Diplodocus: Uno dei più lunghi dinosauri mai apparsi nel pianeta, è un sauropode vissuto nel Giurassico superiore. Era erbivoro e con una caratteristica coda che ricorda una frusta. Inoltre aveva un collo lungo, tuttavia a differenza delle giraffe che lo tengono in verticale i Diplodocus lo tenevano sempre in orizzontale. [Immagine]
    3Corinzio: Ordine architettonico dell'architettura greca e in seguito romana, caratterizzato dagli stessi elementi dell'ordine ionico, con un capitello decorato con foglie d'acanto ed incisioni varie. [Immagine]
    4Genesi: Termine che deriva dalla parola greca ghènesis, ovvero "nascita", "creazione" ed "origine".

    Edited by Shane~ - 8/2/2014, 21:52
  10. .
    Salve a tutti come avrete già capito dalla descrizione siamo all'innaugurazione di una nuova fan fiction, ma non solo anche di una prosperosa alleanza, fino ad ora mi avete visto scrivere in solitaria e con il mio collega spix ma oggi sono qui per proporre una nuova alleanza con neinte meno che con il mio amico amicissimo Shane. Il titolo criptico sarà presto svelato con questo breve prologo spero ci seguirete e buona lettura

    Prologo
    Lacrime di rinascita

    Tanto tempo fa, abitavano nel mondo che tutti noi conosciamo delle strane e portentose creature chiamate Pokémon, che obbedivano agli umani soggiogati dalle lacrime del mondo, dei cristalli nati dal pianto di uno dei Pokémon più potenti, Xerneas. Erano tempi bui, l'intera popolazione del mondo era concentrata in un'enorme regione chiamata Avest ritenuta la capitale dell'intero pianeta, e i Pokémon venivano maltrattati sempre di più; ed è qui, agli albori della storia, che il maestoso Xerneas vide la crudeltà che gli uomini riservavano ai Pokémon pur di raggiungere il potere. In quel periodo scoppiarono numerosi scontri che videro l'inutile morte di innumerevoli Pokémon, e il pianeta, messo a dura prova dalla atrocità dei combattimenti, si squarciò nella più totale disperazione. A vedere quanta morte e distruzione aveva seminato l'essere umano, Xerneas versò diciasette lacrime che si cristallizzarono e risanarono il pianeta dalle sue cicatrici, quindi decise di affidare questi gioielli a uomini dal cuore puro che portarono la pace in tutta la regione e ristabilirono l'armonia, ma, come molte volte succede, ripristinato l'equilibrio la memoria degli uomini tende a cancellare gli episodi dolenti, e tutta la storia venne in parte dimenticata e in parte romanzata, così che tutti quegli avvenimenti assunsero una nuova veste, la leggenda, e i cristalli vennero perduti, fino a quando molti anni dopo un ragazzo che pescava sulle sponde del lago non vide un misterioso cristallo sul fondale e decise di tenerlo per sé.

    Edited by Phoenix93 - 8/2/2014, 18:38
  11. .
    1WrlN 3oTMq r7v4cm_by_chuffo36-d605nyo n4CMY Pmdr8 w1viP Pdwkc FRffH yougU kzpcN LfyWB y9KO5 uQDBC dMxlz fVUmS v9ZAD FZVfN < collab. ft. Sixteen 29Ji8 CQ9R9 y8F8C rB9zJ eFrsq VMekQ vLoBhpM My2pCwP OBpV9r6 U5f7hpN n4bn6_by_chuffo36-d5zt4s915dd3b6e8a5c2a72b905b1544f2f02bc r7v4cm_by_chuffo36-d605nyo 7d083069eaa734d5a2ae31868e9c812b U8pJVml Ed4nkrK space_halo_man__by_chuffo36-d659joy photograph_by_chuffo36-d65xh2b prisoner_by_chuffo36-d67wnfd alagamun_lan_by_chuffo36-d68ct6g gabolkka_by_chuffo36-d68qio6 kid_cudi_v2_by_chuffo36-d6916m0 guitar_pro_sound_by_chuffo36-d69u1kz wiz_khalifa_by_chuffo36-d6b0nbm zelda_by_chuffo36-d6bh6z0 fulmineal_by_chuffo36-d6bh7bt underwater_guy_by_chuffo36 d6bmhnt dragon_ball___lumina_goku_by_chuffo36-d6btauv babe_by_chuffo36-d6c8cex destroy_man_by_chuffo36-d6d6f5y gaara_by_chuffo36-d6eaczx water_girl_by_chuffo36-d6ead77 tekken_by_chuffo36-d6elfkl boyer_by_chuffo36-d6evshf naruto_by_chuffo36-d6f9ymz chukino_by_chuffo36-d6f9yy9 devilsx_by_chuffo36-d6f9z56 remind_by_chuffo36-d6fo2kc 7186910MoveIt 4100189Advent 1234018CyanorGreen 721780Revenge 25717Destroy 7598315SerahV2 7694599Strike 7545702Enjoy png 9094596Centurion_lg 723096Stock 732003Yaq 3906157Asian 7647961Stock 9781732WhatdoestheFoxsay 4329674GearsofWar 5328919StarFull 8796630Imgonnapopsometags 9632493SCC 8917324Gew 5275817LedHuman 4751682Detersivo 864964Gayy 5843355Fantasy 1872985Flareon 8736314Versus 5594029Hitfa 249657Buddha 6106147Look
  12. .
    Queste Fusion le ho fatte io senza copiare ne prendere spunto da nessun'altra fusion.
    Comunque queste sono le mie prime fusione

    7333990Keldua
    Keleo+Zorua

    6973573Zoreo
    Zorua+Keldeo

    7299966lucario_gallade
    Lucario+Gallade

    2096165gallade_lucario
    Gallade+Lucario

    8703370Magar_Eleckid
    Electabuzz+Magmar

    8513213suikou
    Suicune+Raikou

    2512966scikrai
    Scizor+Darkrai

    5123844darkscisor
    Darkrai+Scizor

    3159475chaloves
    Blastoise+Venusaur+Charizard

    9206435Blastoise_Charizard
    Blastoise+Charizard

    9940641Charizard_Blastoise
    Charizard+Charizard

    1385139Mewtwo_Feraligatr
    Mewtwo+Feraligatr

    4733609Ursaring_Beartic_Copia
    Beartic+Ursaring

    4791037Ursaring_Beartic
    Ursaring+Beartic


    4435947Growlithe_Cyndaquil
    Growlithe+Cyndaquil

    8811419Riolu_Chimchar
    Riolu+Chimchar



    Vietato Copiare!!!

    Vietato Riutilizzarle o Usarli Come Sprite Per Hack Rom!!!


    Lasciate un bel +1.

    Edited by Mirko-Star - 17/5/2014, 14:16
  13. .
    It's impossible. Non può esistere un pokemon del genere!L'unità 731 era ancora peggio dei campi di concentramento:gli puntavano le bombe per testarle e se non ricordo male avevano ficcato alcuni prigionieri in una grande centrifuga! Non solo,facevano la vivisezione SENZA ANESTESIA per "paura" di modificare i risultati!
  14. .
    Salve a tutti!

    Come avrete capito dal titolo, noi di Pokémon Forever distribuiremo per tutti voi gli starter di Seconda Generazione in X e Y!

    In Pokémon in questione sono:

    Uovo di Chikorita
    png

    Scheda:
    Tipo: //
    Natura: //
    Abilità: //
    Livello: //
    Strumento: //
    Attacchi:
    //


    Uovo di Cyndaquil

    png

    Scheda:
    Tipo: //
    Natura: //
    Abilità: //
    Livello: //
    Strumento: //
    Attacchi:
    //


    Uovo di Totodile

    png

    Scheda:
    Tipo: //
    Natura: //
    Abilità: //
    Livello: //
    Strumento: //
    Attacchi:
    //




    Ovviamente i Pokémon sono Legit al 100%! Dimostrato dal fatto che il pentagono nelle Info è colorato
    Per ricevere un uovo vi basterà essere Fan Forum! Se non sapete come diventarlo cliccate qui!
    Invece se volete ricevere ben due uova, dovrete prima mettere +1 al topic, poi dovrete averci votato in Top 200 ed infine cliccare il banner pubblicitario nella Home. Vi ricordo che il numero massimo di uova distribuite per ogni utente è di 2!

    La distribuzione si concluderà a metà Gennaio!

    Infine, vi lascio il mio codice amico e il modulo da compilare:

    Codice amico di Spixon: 2681-0365-5995



    Modulo da compilare:

    CODICE
    <b>Gioco in cui riceverò i Pokémon</b>: X/Y
    <b>Nick che ho nel gioco (opzionale)</b>:
    <b>Codice Amico</b>:
    <b>Giorno e orario in cui sono disponibile</b>:
    <b>Uova che voglio</b>:



    COME TI AGGIUNGO ALLA LISTA AMICI?
    A differenza dei vecchi giochi della serie, in Pokémon X e Y la lista amici è integrata al 3DS. Quindi basta aggiungermi nella lista amici del 3DS, avviare Pokémon X/Y, attivare il PSS ed effettuare lo scambio. Per conoscere il proprio codice bisogna accendere il 3DS, andare nella lista amici e cliccare nella propria scheda Mii: apparirà in basso il codice.

    CITAZIONE
    La distribuzione ti piace? Faccelo sapere cliccando sul pollice in su, in questo modo sapremo che le distribuzioni interessano e continueremo a migliorare i servizi! png

  15. .
    Girovagando per il web cercando "7 gen pokèmon" ho trovato per puro caso questa intervista che Sugimori ha rilasciato a proposito della 7 generazione nel Magazine "We love pokèmon".
    Ecco a voi l'intervista in inglese:
    CITAZIONE
    When asked what the next generation of Pokémon games will be like if such a plan exists, Sugimori commented that they will not add more layers of complexity, but rather revert back to simplicity, in part by using elements found in Pokémon Red and Green. Therefore, there is now speculation that Game Freak may opt for this route in developing Generation VII.

    As a side note, not only the number of games, but also the number of Pokémon, moves, abilities, items, etc. increase as each new generation is introduced, to such a degree that is difficult to remember all of them. It is impossible to decrease the amount of Pokémon, and such a move is assumed to be uncalled for, but some fans have claimed that it might be better to significantly organize/trim the moves, abilities, items, etc.

    Also, Sugimori thought that other than the content of the game, Pokémon designs could probably be simplified, as well. As an extra, he stated in the same magazine that his favorite Pokémon of all times, even now as of the Pokémon XY series, is still Gengar as in the past.

    Ed eccola tradotta con Google Traduttore (è sera e sono mezzo morto davanti al PC, quindi beccatevela tarocca... ehm tradotta)
    CITAZIONE
    Alla domanda su cosa la prossima generazione di giochi Pokémon sarà come se tale piano esiste , Sugimori ha commentato che essi non aggiungere ulteriori livelli di complessità , ma piuttosto tornare indietro alla semplicità , in parte utilizzando elementi che si trovano in Pokémon Rosso e Verde . Pertanto , vi è ora la speculazione che Game Freak possono optare per questa rotta nello sviluppo di VII generazione .

    Come nota a margine , è introdotta non solo il numero di giochi , ma anche il numero di Pokémon , mosse , abilità , oggetti , ecc aumento, come ogni nuova generazione , a tal punto che è difficile ricordare tutti loro . E ' possibile diminuire la quantità di Pokémon , e una tale mossa si presume essere fuori luogo , ma alcuni fan hanno sostenuto che sarebbe meglio organizzare / tagliare le mosse, abilità , oggetti , ecc significativamente

    Inoltre , Sugimori pensò che oltre il contenuto del gioco , disegni Pokémon potrebbe probabilmente essere semplificate , pure. Come extra , ha affermato nella stessa rivista che il suo Pokémon preferito di tutti i tempi , anche ora come della serie Pokémon XY , è ancora Gengar come in passato .

    Se vi è piaciuta questa news mettete +1! (fatelo schiavi miei :siz: )
215 replies since 31/3/2012
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